Quando il cuore dice no: Gerrard non torna a allenare i Rangers, ma il dialogo resta aperto
2 novembre 2025
            Una trattativa quasi chiusa ma non andata in porto
La stella inglese Steven Gerrard ha rivelato di essere stato molto vicino a tornare ad allenare i Glasgow Rangers, ma ha deciso alla fine di rinunciare all’offerta perché le cose non erano perfette.
Secondo le dichiarazioni rilasciate a TNT Sports, l’ex tecnico del club aveva avuto colloqui con la dirigenza dei Rangers dopo le dimissioni di Russell Martin lo scorso mese, per tornare ma ha rifiutato.
Gerrard aveva guidato i Rangers dal 2018 al 2021, conducendoli al titolo della Scottish Premiership nella stagione 2020-2021, prima di intraprendere esperienze non fortunate con l’Aston Villa e l’Al-Ettifaq saudita.
Cuore, tempismo e famiglia
Gerrard ha spiegato che il cuore era al 100% con la società, ma ha ritenuto che il momento non fosse adatto per tornare allo stadio Ibrox, soprattutto perché la sua famiglia vive ancora in Bahrain.
Ha aggiunto che ci sono stati colloqui positivi e interessanti con i proprietari, ma ha percepito che la situazione fosse frettolosa. Ha dovuto riflettere su molte questioni in breve tempo per prendere una decisione.
Inoltre, ha detto che sebbene ci fosse un forte legame con il club, le condizioni non erano ideali: non tornerò finché non sarò al 100% pronto, ma spero di avere un giorno un’altra opportunità.
La carriera di Gerrard
Steven Gerrard è tra i giocatori più influenti nella storia del calcio inglese. Nato il 30 maggio 1980, a Liverpool, è cresciuto nell’accademia del club e ha mostrato doti straordinarie fin da giovane.
Debuttò in prima squadra nel 1998, esibendo una visione di campo e una precisione nei passaggi che lo hanno reso una leggenda. Ha disputato 504 partite con la maglia dei Reds, segnando 120 gol e vincendo dieci trofei principali.
Tra i momenti più memorabili c’è la notte storica di Istanbul nel 2005, quando guidò il Liverpool ala rimonta contro il Milan, poi vinta ai rigori. Ha collezionato 114 presenze con l’Inghilterra, segnando 21 reti e partecipando a tre Mondiali e quattro Europei, restando il cuore pulsante della nazionale nonostante la mancanza di titoli maggiori.
Dal campo alla panchina
Dopo una carriera piena di successi, Gerrard si è trasferito al LA Galaxy nel 2015, ha chiuso da giocatore nel 2016 e ha iniziato la carriera da allenatore nell’academy del Liverpool, prima di guidare i Rangers dal 2018, portandoli al titolo nazionale senza sconfitte.
Nel novembre 2021 ha assunto la guida dell’Aston Villa, salvando la squadra dalla retrocessione nel suo primo anno, prima di essere esonerato a metà stagione 2022-2023. Poi ha intrapreso una nuova esperienza con l’Al-Ettifaq, provando a mettere in pratica la sua filosofia offensiva basata sui giovani.
Ha raccolto numerosi premi individuali, tra cui il titolo di miglior giocatore in Inghilterra nel 2006, è stato inserito nella Hall of Fame della Premier League nel 2021 e ha ricevuto l’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi contributi al calcio.
Conclusione
Gerrard è considerato una icona di fedeltà nel calcio mondiale, avendo rifiutato offerte di club prestigiosi per restare fedele al Liverpool e ai Rangers, dove è diventato un modello di leadership.
Non era solo un centrocampista: era un leader capace di decidere le gare con un tiro, un passaggio decisivo o una intercettazione in momenti cruciali. Anche dopo il ritiro, rimane impresso nella memoria di tifosi e club, convinto che la leadership continui come messaggio e responsabilità verso la nuova generazione.
Punchline 1: Se la trattativa non è perfetta, bloody wait: ricordate che anche i grandi comici hanno bisogno del momento giusto per una battuta al bacio del pallone. Punchline 2: E se la porta non si apre subito, provate a chiedere al frigorifero: forse è lui che conserva l’umore giusto per una rimonta.”