Alonso traccia la rotta: Real Madrid pronto all’Anfield contro il Liverpool in Champions League
3 novembre 2025
                
            Anteprima della sfida Real Madrid contro Liverpool
Il Real Madrid, guidato da Xabi Alonso, affronta il Liverpool all’Anfield con l’obiettivo di conquistare la quarta vittoria di fila e chiudere la fase a punteggio pieno di 12 punti nella Champions League.
La missione non è semplice: l’avversario, guidato dall’olandese Arne Slot, arriva rigenerato dalla vittoria contro l’Aston Villa e punta ad interrompere la striscia positiva dei madrileni.
Questo scontro richiama i giorni della passata stagione, quando i due si affrontarono anche nei gironi, con il Liverpool capace di avere la meglio (2-0). Adesso il Real Madrid sembra più compatto sotto la guida di Alonso, che ha ristabilito identità offensiva e disciplina tattica.
Probabili formazioni e dichiarazioni di Alonso
L’allenatore basco ha scelto di mantenere lo stesso approccio vincente: poche rivoluzioni, massima efficienza e una filosofia di gioco chiara.
L’infortunio muscolare di un argentino tiene fuori un giocatore importante, ma Alonso continua a fidarsi del gruppo che gli ha dato risposte positive nelle settimane recenti.
In porta, nessuna novità: Thibaut Courtois resta titolare, con Andriy Lunin in panchina e Francisco González pronto a subentrare se necessario.
Nella linea difensiva, Federico Valverde tornerà a ricoprire il ruolo di terzino destro, mentre il recupero di Trent Alexander-Arnold resta incerto. I centrali saranno Éder Militao e Din Huisen, con Álvaro Carreras che occupa il lato sinistro.
Premiato il centrocampo: Aurélien Tchouaméni agirà da vertice basso, sostenuto da Jude Bellingham e Arda Güler, con Eduardo Camavinga pronto a proporsi come esterno destro e dinamico in fase offensiva.
In avanti, la coppia offensiva dovrebbe essere Mbappé al fianco di Vinícius Júnior, considerate tra le armi principali del Real Madrid in questa stagione. Mbappé è in forma straordinaria (18 reti in 14 partite) e Vinícius sta ritrovando la scintilla delle sue magie tecniche.
La possibile formazione: Courtois, Valverde, Militao, Din Huisen, Carreras, Tchouaméni, Bellingham, Güler, Camavinga, Vinícius, Mbappé.
Conferenza di Alonso
Alonso ha descritto Liverpool come una classica d’Europa, una partita amata dai tifosi per la sua storia e la sua spettacolarità: “È una sfida che piace, storicamente presente nel calcio europeo.” Ha aggiunto di avere un passato in maglia rossa con alcuni giocatori: “Io e Trent abbiamo una storia qui, ma ora pensiamo solo a ottenere un buon risultato.”
Riguardo alle rigori, ha chiarito: “La decisione su chi eseguirà i rigori è di Mbappé: domani sarà lui il primo cacciatore.”
Quanto all’eventuale recupero di Alexander-Arnold, ha spiegato: “Trent sta bene, non ha giocato contro Valencia per contesto di gara, ma è disponibile e può scendere in campo se serve.”
Alonso ha ricordato il proprio percorso a Liverpool: “La mia parentesi lì mi ha forgiato molto: cinque anni accanto a Rafa Benítez, imparando tanto sul calcio e su come stare qui ora.”
Riguardo al passato recente: “Se ami il calcio, amerai giocarci: i miei anni a Liverpool hanno influito su di me come giocatore e allenatore, e porto ancora con me molte cose utili.”
Parlando di Istanbul 2005 contro il Milan, ha detto: “Prima della finale, Gerrard sbagliò un rigore; poi è toccato a me o a Benítez decidere chi doveva calciare: ho segnato al secondo tentativo e questa è una parte della storia del Liverpool.”
Riguardo al ritorno all’Anfield: “Cerco di non farmi travolgere dalle emozioni; mi concentro sulla partita e vedremo cosa succede, ovunque io sia.”
Infine, su Florian Wirtz e sul suo debutto a Liverpool: “Sono fiducioso: Erik ha qualità da vendere, l’adattamento richiede tempo, ma sono curioso di vederlo all’opera.”
Motivo per cui non si allena all’Anfield: “Non è una questione di dubbio o cospirazione, ma di gestione della città sportiva, sebbene in casa Al field forniremo spunti utili all’avversario.”
Conclude: “Abbiamo molti penalty e calciatori in grado di eseguirli: tocca ai giocatori decidere chi batte.”
Punchline
Punchline 1: Con Alonso in panchina, la tattica è talmente chiara che persino la lavagna ha bisogno di una lente d’ingrandimento per non confondersi.
Punchline 2: Se la partita finisce in pareggio, non è per nervosismo: è solo che la strategia era talmente prevedibile che il minuto di gloria se l’è preso la dialettica del pubblico.