Piramids verso la Supercoppa egiziana: tra infortuni, promesse e una storia in crescita
2 novembre 2025
Anteprima e contesto
Il Pyramids è stato colpito da un nuovo infortunio proprio mentre si avvicina alla Supercoppa egiziana, in programma negli Emirati dal 6 al 9 novembre.
La squadra affronterà lo Zamalek giovedì prossimo in semifinale della Supercoppa egiziana, mentre l'Al Ahly giocherà contro Ceramica Cleopatra nello stesso turno.
Stato di forma, assenze e infortuni
Piramids non ha mai vinto la Supercoppa egiziana, ma ha vinto la Coppa d'Egitto nel corso della sua storia.
La squadra parte su invito degli sponsor della competizione, accanto all'Al Ahly detentore del titolo di campione della Premier League, allo Zamalek detentore della Coppa d'Egitto e a Ceramica Cleopatra detentrice della Coppa della Capitale.
Piramids ha ottenuto una vittoria importante contro l'ospite Al Ittihad di Alessandria, 2-1, grazie alle reti di Marwan Hamdi e Ahmed Atef ("Cat").
Con questa vittoria, guidato dall’allenatore croato Krunoslav Jurcic, il club è salito a 20 punti in 9 partite, al 4° posto, con due gare in meno contro Petrojet e Kahraba Ismailiya.
È stata annunciata una nuova infortunio: Blati Touré ha riportato dolore al muscolo posteriore e dovrà sottoporsi a risonanza magnetica per valutare l’entità dell’infortunio prima della partenza per gli Emirati.
L’allenatore croato Jurcic aveva già escluso dalla sfida contro l’Al Ittihad il terzino sinistro Mohamed Hamdi, a causa della stanchezza dovuta agli impegni recenti.
Piramids soffre anche di assenze pesanti come Ramadan Sobhi, Mustafa Fathi, Osama Jallal e Yousef Ibrahim Oubaama per motivi di preparazione non ottimale.
Storia, sviluppo e prospettive
Piramids è tra i progetti calcistici più recenti e rapidi della storia del calcio egiziano, riuscendo a imporsi tra i grandi club del campionato e a competere con Al Ahly e Zamalek per i titoli locali e continentali.
Fondato originariamente come Asyut SC nel 2008 a Beni Suef, l’obiettivo era sviluppare il calcio nel cuore del Delta e offrire un modello gestionale professionale.
Dopo la promozione in Premier League nella stagione 2014-2015, la squadra ha iniziato a catturare l’attenzione per il suo progressivo sviluppo, fino a essere acquisita nel 2018 e trasformata in Pyramids FC.
Con il passaggio di proprietà dall’investitore saudita Turki Al Sheikh a un gruppo di investitori egiziani, Piramids ha radicalmente modificato la sua identità, investendo massicciamente in infrastrutture, contratti e nel reclutamento di nomi di rilievo come Abdullah Sayed, Omar Jaber, Ahmed Shenaoui e Ali Jaber, tra gli altri, oltre a dirigenti e allenatori di livello internazionale come Ramón Díaz e Sebastián Desabres.
Fin dall’inizio, la gestione è stata improntata a standard professionali tipici delle società europee, con una struttura amministrativa solida, marketing sportivo e sviluppo continuo dei giocatori.
Il successo non è mancato: nel 2018-2019 la squadra è arrivata in finale di Coppa d’Egitto, e l’anno successivo ha raggiunto la finale della Confederation Cup africana, perdendo contro il Razionale di Berkane ma segnando una pietra miliare storica per il club.
Le partite si disputano al stadio Defense di Cairo, considerato tra i migliori impianti del Paese, e Piramids si è distinto per un organico tecnico e dirigenziale tra i più forti del campionato, con partecipazioni regolari alle competizioni africane, accumulando esperienza nelle sfide continentali.
Negli ultimi anni, Piramids è diventato uno dei pilastri del calcio egiziano moderno, grazie a una gestione disciplinata e a una politica di contratti che combina esperienza e giovani talenti, trasformando l club in uno degli esempi di ambizione che sfidano l'egemonia di Al Ahly e Zamalek.
In questa stagione, Piramids ha collezionato trofei importanti includendo la vittoria della Champions League africana per la prima volta, la Supercoppa africana e la Coppa d’Egitto, oltre a una vittoria significativa in una competizione internazionale per club, promuovendo l’immagine del club come una potenza emergente nel panorama calcistico africano.