Cape Verde conquista il Mondiale 2026: tra sogni, radici e una rotta tracciata dal mare
21 ottobre 2025

Una qualificazione storica e un progetto a lungo termine
Ryan Mendes non è una stella dei grandi palcoscenici europei: gioca attualmente nella seconda divisione turca con İğdırspor, ma nell’estate 2026 sarà accanto ai nomi più importanti del calcio mondiale, dopo aver guidato la squadra di Capo Verde a una qualificazione storica per la prima volta ai Mondiali.
Il giocatore di 35 anni è capitano della nazionale e ha giocato un ruolo chiave nel successo contro Eswatini (3-0), assicurando ai “Squalo Blu” la strada verso il Mondiale 2026 che si giocherà negli USA, in Messico e in Canada.
Una qualificazione storica e un progetto a lungo termine
Non è stato un caso: l’eredità calcistica portoghese è radicata nella squadra capoverdiana, con giocatori nati o formatisi in Portogallo grazie ai legami storici tra i due paesi.
Durante la Coppa delle Nazioni Africane 2023 in Costa d’Avorio, Capo Verde guidò il gruppo con Ghana, Egitto e Mozambico, uscendo ai quarti contro il Sudafrica ai rigori dopo una prestazione di alto livello.
Nelle qualificazioni al Mondiale 2026 in Africa, il team ha continuato a brillare, superando avversarie temibili come il Camerun e aprendo la strada alla storica partecipazione globale.
Dal singolo atto al racconto della squadra
“Quello che viviamo è il frutto di anni di lavoro”, ha detto Mendes. Nonostante la sua calma, ha espresso emozioni forti: le strade di Praia sono diventate un gigantesco carnevale dopo la vittoria contro Eswatini, prova tangibile di un momento che la nazione aspettava da tempo.
“Da ragazzo sognavo di vedere il Brasile guidato da Ronaldo, e ora quel sogno prende forma con la mia nazione”, ha aggiunto il capitano, riflettendo su una corsa che sembra destinata a scrivere nuove pagine.
Dal calcio francese al coronamento storico
Mendes ha mosso i primi passi in Francia con Le Havre, poi al Lille, con una breve esperienza in Inghilterra a Nottingham Forest, e tappe professionali in Cipro, Portogallo e Turchia.
Con la nazionale capoverdiana ha superato 70 presenze internazionali e segnato 16 gol, diventando uno dei volti più rappresentativi dell’arcipelago nella scena recente.
“Vogliamo raccontare la nostra storia con le nostre mani”, ha dichiarato. Capo Verde, con una popolazione di circa 525.000, è la seconda nazione meno popolata a partecipare a un Mondiale e la più piccola in termini di superficie tra coloro che hanno avuto questa opportunità.
Mendes conclude: “Potremmo non avere nomi blasonati come Ronaldo, ma abbiamo spirito di squadra e ambizione. Non partiremo per il Mondiale solo per tre partite; scriveremo la nostra storia, sperando che sia più bella anche della qualificazione”.
Storia e radici
La federazione di Capo Verde fu fondata nel 1982 e l’ingresso nella FIFA avvenne nel 1986. L’accesso al Mondiale 2026 segna la prima partecipazione globale della nazione. Ha preso parte a quattro edizioni della Coppa delle Nazioni Africane (2013, 2015, 2021, 2023) raggiungendo i quarti due volte. Il team è composto da giocatori professionisti in Europa, tra cui Vogínia (Saint-Clair), Gary Rodrigues e Ryan Mendes.
Caption: La gioia di Praia celebra la prima storica qualificazione al Mondiale 2026.
Punchline finale 1: Se il Mondiale fosse una pizza, Cape Verde ha già la mozzarella: talento, cuore e una spruzzata di portoghese.
Punchline finale 2: Se qualcuno si chiede dove sia Cape Verde, basta guardare dove batte forte la palla e dove cresce la voglia di vincere — è lì sul palcoscenico mondiale.