Dal punto zero al Clasico: Díaz pronto a brillare contro il Barcellona
18 ottobre 2025

Situazione attuale e prossime sfide
Il Real Madrid si prepara alle ultime due sfide prima del tanto atteso Clasico contro il Barcellona, che si giocherà al Santiago Bernabéu, nell’ambito della decima giornata della Liga, il 26 ottobre corrente.
Prima di quel match, altre due gare: contro Getafe in Liga e contro la Juventus in Champions League.
Lo spagnolo di origine marocchina Ibrahim Díaz spera in queste due uscite di convincere l’allenatore spagnolo Xabi Alonso a puntare su di lui contro i Blaugrana, sia come titolare sia entrando a partita in corso.
Diaz non gioca da titolare in questa stagione, nonostante abbia iniziato da titolare all’esordio di Liga contro Osasuna.
È stato sostituto in sei partite di Liga, due in Champions, mentre è entrato in campo da titolare due volte ed è rimasto in panchina in altre due.
In otto incontri finora, per un totale di 239 minuti, l’esterno marocchino ha segnato un gol e fornito due assist ai compagni.
La prima impronta nel Clasico
Nonostante il talento evidente e l’alto potenziale tecnico, Díaz cerca ancora la sua momento contro il Clasico della Liga tra Real Madrid e Barcellona, una partita che può fare la differenza tra un buon giocatore e una vera stella del calcio spagnolo.
Ha giocato sei incontri contro il Barcellona finora, in diverse competizioni; il Real Madrid ha vinto due di queste gare e ne ha perse quattro, senza che Díaz sia riuscito a segnare o fornire assist.
Nonostante i numeri offensivi fin qui limitati, il suo impatto tecnico sta emergendo gradualmente grazie alla maturazione tattica e alla capacità di muoversi tra le linee.
Nelle sue precedenti apparizioni, Díaz è sempre stato impiegato come giocatore subentrato, impiegato per aggiungere velocità e flessibilità offensiva negli ultimi minuti, riducendo le sue opportunità di lasciare una traccia diretta.
Con il ritorno dall’esperienza al Milan nell’estate 2023, è apparso più maturo, soprattutto nei movimenti intelligenti tra le linee difensive avversarie e nel mantenere il possesso palla sotto pressione, caratteristiche che lo rendono una scelta importante contro il Barcellona, che richiede rapidità di scelta e precisione nell’esecuzione.
Lo stile di Díaz si basa su dribbling brevi e scambi rapidi negli spazi ristretti, strumenti che possono rivelarsi armi efficaci contro una difesa catalana che talvolta è lenta nel cambiamento di ritmo.
Con la presenza di Xabi Alonso, che gli offre ruoli tattici più flessibili, Díaz è vicino a diventare un elemento di peso nel Clasico imminente.
Alcuni ritengono che «Ibrahim Díaz sia un nuovo Isco, ma con una maggiore audacia offensiva»: la sua tecnica superiore e la capacità di scardinare le linee lo dotano degli strumenti necessari per fare la differenza nel Clasico, basta che ottenga fiducia piena e spazio in campo.
Forse non ha ancora numeri da fuoriclasse, ma possiede tutte le doti per creare una pagina che resti nella storia della sfida Real Madrid-Barça, e potrebbe realizzarla nel prossimo Clasico.
Cosa ha fatto con il Real Madrid?
Da quando è approdato al Real Madrid nel gennaio 2019 in prestito dal Manchester City, Díaz era solo un giovane in cerca di una chance in una squadra piena di stelle, ma dopo anni di lavoro e pazienza è diventato uno dei nomi che contribuiscono effettivamente al successo della rosa blancos, soprattutto dopo il ritorno dal Milan come giocatore maturo nell’estate 2023.
Ad oggi Díaz ha disputato 129 partite con la maglia del Real Madrid in diverse competizioni, siglando 21 gol e fornendo 22 assist, numeri che testimoniano il suo notevole percorso di crescita nel rettangolo di gioco.
Anche se non è sempre stato un titolare indiscusso, i suoi contributi sono stati decisivi in momenti chiave, soprattutto nell’ultima stagione sotto la guida di Carlo Ancelotti, quando la sua presenza è aumentata e la fiducia dello staff tecnico è cresciuta.
La carriera di Díaz non è stata lineare: è partito in prestito al Milan tra il 2020 e il 2023, dove ha maturato una crescita tattica e acquisito preziosa esperienza europea prima di fare ritorno a Madrid pronto per imporsi.
E, a conti fatti, ha dimostrato di saper essere una parte bilanciata tra talento individuale e impegno tattico nella stagione successiva al ritorno.
In ambito trofei, Díaz vanta sei titoli con il Real Madrid, tra cui due Liga, la Champions League 2024, oltre alla Supercoppa UEFA, alla Supercoppa di Spagna e al Mondiale per club.
Oggi, a 26 anni, non è più una promessa: è un giocatore maturo che sa quando dribblare, passare e fare la differenza in campo.
E se continuerà a progredire a quel ritmo, potrebbe diventare uno dei pilastri della nuova era del Real Madrid, specialmente per la sua capacità di ricoprire più ruoli offensivi con intelligenza e flessibilità.
Alcuni osservatori ritengono che Ibrahim Díaz sia il nuovo Isco, ma con una voglia di osare offensivamente ancora maggiore; la sua tecnica, la capacità di spezzare le linee e la fiducia relativa al tasso di crescita lo portano a poter fare la differenza nel Clasico, purché mantenga fiducia e tempo sul campo.
Forse non avrà numeri stellari oggi, ma ha tutte le caratteristiche per incidere nel duello Real Madrid-Barça e potrebbe farlo al prossimo Clasico.
Punchline 1: Díaz è quel giocatore che trasforma una chance in magia: è come trovare la password giusta dopo aver riavviato il router.
Punchline 2: Se il Clasico è una sitcom, Díaz è la guest star che ruba la scena a tutto il cast—e magari non c’è mai una seconda puntata senza di lui.