Dembélé conquista Evreux: tra Pallone d’Oro, radici e una risata che scotta
12 ottobre 2025

La cerimonia e le parole della città
Ousmane Dembélé, stella del Paris Saint-Germain e della nazionale francese, ha conquistato il Pallone d’Oro 2025 in una cerimonia che ha animato Evreux.
La premiazione si è svolta davanti a circa 3.500 persone, con la consegna della medaglia da parte del sindaco della città e di altre autorità comunali, in una celebrazione semplice ma carica di significato.
Radici e futuro
Secondo Radio Monte Carlo, Dembélé ha ricordato le sue origini e ha espresso orgoglio per Evreux, città che lo ha formato e che resta nel suo cuore.
Il sindaco di Evreux, Legrand, ha dichiarato che questa medaglia è un onore per la città e che il suo legame con Dembélé resta forte, con una dedica speciale che resterà impressa.
Il giocatore ha anche risposto agli applausi con una nota sul percorso personale, ricordando le sue difficoltà e la crescita grazie all’amore della comunità.
Oltre alla cerimonia, il pezzo ricorda le statistiche di Dembélé con il PSG: 99 partite, 43 gol e 32 assist, con 10 ammonizioni e una sola espulsione.
La squadra ha annunciato che Dembélé si trasferirà a Doha per proseguire un programma di riabilitazione all’Aspetar, con un recupero stimato di circa due settimane e l’obiettivo di tornare in allenamento in vista della presenza contro il Bayer Leverkusen il 21 ottobre.
Viene citata anche la lunga storia dei vincitori francesi del Pallone d’Oro: Kopa, Platini, Papin, Zidane e Benzema, con Dembélé che parte come sesto italiano… scusate, sesto francese a sollevare l’alloro?
“Questa medaglia è anche una celebrazione della città,” ha detto Dembélé, che ha ringraziato Evreux per l’affetto ricevuto e ha sottolineato l’importanza di restare legato alle proprie radici.
La cronaca sportiva non manca di riferimenti al rientro: l’obiettivo è tornare a giocare al più presto, con il programma di Doha come tappa chiave della riabilitazione dopo l’assenza per infortunio durante le qualificazioni europee per il Mondiale 2026.
In chiusura, la cerimonia mette in risalto il legame tra atleta, città e comunità, con Evreux pronta a festeggiare ancora quando Dembélé tornerà in campo.
Punchline 1: se il Pallone d’Oro fosse una torta, Dembélé ne avrebbe già tagliata una fetta per Evreux e una per la sua carriera – perché lui serve a tutti quanti!
Punchline 2: e se la riabilitazione è una partita, Dembélé non si arrende: tra Doha, Evreux e il Bayer Leverkusen, la sua bilancia tra talento e fortuna resta impeccabile – a prova di cronaca satirica!