Doku fa cappotto al Liverpool e conquista la palma di miglior giocatore della giornata
11 novembre 2025
La serata Manchester City contro Liverpool
La Premier League ha annunziato che Jérémy Doku, esterno del Manchester City, ha vinto il premio al miglior giocatore della giornata 11. I Citizens hanno domato il Liverpool 3-0 all"Etihad", con Doku autore di una rete decisiva e protagonista di iniziative che hanno spezzato gli equilibri della sfida.
La serata ha visto il City dominare una gara combattuta, spinta da un gol di Doku e dalla gestione tattica che ha evitato rischi eccessivi contro una squadra sempre temibile.
Reazioni e dati chiave
Il premio arriva dopo una prestazione dall’impatto deciso contro i Reds, che includeva la segnatura di Doku e la creazione di occasioni significative, nonché il rigore procurato che Haaland ha però sbagliato.
Con questa vittoria, il Manchester City sale al secondo posto della classifica, con 22 punti, a quattro lunghezze dall’Arsenal capolista. Un margine che lascia aperta la corsa al titolo, ma che premia una serata di grande rendimento collettivo.
Dichiarazioni post-partita
«Penso che le partite grandi siano sempre più difficili, sono felice per la vittoria e per la prestazione della squadra», ha detto Doku a Sky Sport. Ha aggiunto di sentirsi più forte grazie ai compagni e al supporto di chi gli sta accanto.
Robin Dias ha invece commentato: «Siamo felici per questa notte: non c'è livello superiore a questo. Tutti hanno disputato una gara straordinaria.»
1000 partite di Guardiola
Nel corso della serata, l’allenatore Pep Guardiola ha celebrato la sua 1000ª partita da allenatore, ringraziando lo staff e i giocatori per aver reso possibile questo traguardo al Manchester City. «È una grande onore; ora riposo e ricarico le batterie», ha spiegato, accennando al peso di una carriera lunga e piena di tappe storiche.
Guardiola ha poi ricordato i propri trascorsi, riconoscendo che l’esperienza maturata alla guida di Barcelona B è stata decisiva, e ha espresso rispetto per il club e per labarra di ligas che hanno accompagnato la sua evoluzione.
Statistiche e curiosità
Secondo Opta, dopo il rigore sbagliato da Haaland, il City ha confermato una tendenza: molte delle ultime 5 risposte ai rigori contro Liverpool si sono risolte in errori o risultati negativi per la squadra ospite. Haaland ha inoltre raggiunto 14 gol in 11 partite di Premier League in questa stagione, segnando una delle migliori reti iniziali di sempre nella competizione.
La partita ha inoltre sottolineato l’egosistema del City: c’è chi ha guidato la manovra, chi ha fornito assist e chi ha contribuito a controllare i tempi della partita, nonostante la marcatura serrata di Liverpool. Doku, dal canto suo, è stato protagonista in diversi frangenti, dimostrando una capacità di trovare spazi utili e di creare superiorità numerica nelle transizioni.
In termini di statistiche, la sfida ha messo in luce la capacità del City di condurre le partite in avanti, mantenendo la doppia cifra di passaggi chiave e di tiri in porta utili. L’importanza di questa vittoria va al di là del punteggio: il gruppo conferma compattezza e ambizione, elementi chiave di una stagione ancora in evoluzione.
Impressioni finali
Lo sforzo di ogni giocatore ha alimentato una prestazione collettiva solida, con Doku che ha brillato come trampolino di lancio per una ricca fase di stagione. Il club guarda avanti, consapevole che la strada è lunga ma che la fiducia è ritrovata.

La partita resta una tappa significativa della stagione, con la squadra che guarda con fiducia alle prossime sfide.
Parole finali
“Se vuoi vincere contro Liverpool, devi saper far girare la palla e muoverti come una freccia,” potrebbe essere detto dai fan al termine della serata. Se il City continua così, la prossima settimana potrebbe proseguire la corsa. E ora, brindiamo: la palla non è mai rotonda… ma qui sembra rotonda davvero per Doku.
Punchline 1: Se la prudenza è una virtù, Doku è l’istruttore di volo: vola alto senza mai cadere in fuorigioco. Punchline 2: Il Liverpool ha tentato di fermarlo, ma quando c’è talento, persino la difesa si sente in fuorigioco con la propria dignità—e noi ridiamo per non piangere.