Dopo il Clasico, Laporta scuote il Barça: la rinascita parte adesso
27 ottobre 2025
Reazione immediata di Laporta
Un resoconto della giornata indica che il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha reagito subito dopo la sconfitta nel Clasico.
Il Barcellona è caduto 2-1 contro il Real Madrid, nel derby disputato domenica sera al Santiago Bernabéu, nell’anticipo della decima giornata della Liga.
Secondo Marca, Laporta è stato presente insieme al gruppo nell’area di allenamento della Ciudad Deportiva e anche in spogliatoio, per offrire sostegno e incoraggiamento ai giocatori.
La stampa evidenzia che Laporta ha scelto di non lasciare soli i giocatori in un momento delicato, preferendo parlare a tutto il gruppo e non puntare il dito su nessuno in particolare.
Il presidente ha trasmesso fiducia: la stagione è ancora aperta e la sconfitta va intesa come una battuta d’arresto, non come una condanna.
Laporta è arrivato all’impianto poco tempo dopo la partenza di alcuni giocatori, ma ha rivolto un discorso generale, sottolineando che la squadra può fare bene in tutte le competizioni e che l’allenatore Hans Flick ha le capacità per guidarli.
Contesto e aspettative
La sua visione è che il Barça possa recuperare terreno e trasformare l’episodio in una spinta positiva per il resto della stagione.
Con la certezza che ogni minuto conta, Laporta ha ricordato ai giocatori che il cammino è lungo e che ogni partita può ribaltare la classifica.
La decisione di parlare a tutto il gruppo invece che concentrarsi su singoli dimostra una volontà di coesione e una leadership orientata al collettivo.
Secondo lui, il Barcellona ha la qualità per vincere i trofei in calendario e la fiducia nel potenziale del gruppo e dell’allenatore tedesco Hans Flick.
Conseguenze nell’ottica della squadra
Tra le note riportate dall’ambiente blaugrana, si è parlato di una “gaffe” che potrebbe trasformarsi in una spinta motivazionale, qualora la comunicazione interna venga gestita con maturità e pazienza.
La vittoria del Real Madrid ha ampliato il distacco a cinque punti, ma Laporta ritiene che sia necessario trasformare la rabbia in energia positiva per le prossime sfide.
Esigenze, non rancori: l’obiettivo è rialzarsi senza perdere equilibrio, restando fedeli alla filosofia del club.
Dinamiche post-clasico in spogliatoio
Il quotidiano descrive spigoli e tensioni all’interno della casa madrilista, dove i dirigenti hanno rifiutato commenti poco edificanti e hanno lavorato per preservare l’armonia interna dopo i commenti di Yamal.
In particolare, Lamine Yamal ha avuto una distanza crescente dall’ex capitano del Real, Dani Carvajal, dopo una serie di dichiarazioni rilasciate dall’ala blaugrana relative all’uso degli arbitri.
La stampa spagnola riporta che Carvajal ha avuto un momento di confronto con Yamal al termine della gara, seguito da una scena turbolenta tra alcuni membri dei due staff tecnici e giocatori, che ha richiesto l’intervento della box tecnica.
La partita si è conclusa con un 2-1 a favore del Real Madrid e con ulteriori tensioni tra i due club, che sembrano pronte a lasciare strascichi anche nelle prossime settimane.
Giornata e sguardi futuri
Nonostante l’esito, l’eco delle dichiarazioni di Yamal ha reso chiaro che la tensione non si è esaurita con il fischio finale: la gestione dei rapporti tra i giovani talenti e i leader del Real Madrid resta una questione chiave da affrontare per evitare che la situazione sfumi in un contenitore ancora più fragile.
In chiave nazionale, la dirigenza e i giocatori hanno espresso l’auspicio che le dinamiche interne non compromettano lo spirito della nazionale spagnola né la coesione tra i club.
Gusto della sfida
In sintesi, la squadra può fare molto bene nel corso della stagione e la ripartenza parte ora.
La battaglia non è finita: è solo l’inizio di una stagione in cui il Barcellona dovrà dimostrare di poter trasformare le difficoltà in vittorie.
Si chiude con la consapevolezza che la Liga resta aperta e che tutto può cambiare già dalle prossime sfide, a patto che la squadra resti unita e concentrata.
Gag finali
Punchline 1: Se il calcio fosse una ricetta, questa rimane solo una shin-shin: basta aggiungere un pizzico di fiducia e un cucchiaio di humour per non bruciare nessuna tattica.
Punchline 2: E se la classifica è una scala, il Barca deve iniziare a salire… con una certa “ramma” di determinazione e una spolverata di spettacolo, al resto pensa il destino (e magari un caffè).