Hakimi firma una doppietta e abbraccia la filosofia di Enrique: PSG in vetta e sogno Pallone d'Oro africano
25 ottobre 2025
La gara
Il Paris Saint‑Germain ha dominato Brest nel match della nona giornata della Ligue 1, imponendosi 3-0 grazie a una prestazione corale impeccabile e a una Hakimi in grande forma. Il laterale marocchino ha acceso la partita segnando una doppietta nei primi minuti della prima frazione, mettendo subito al sicuro i tre punti e dimostrando di essere una freccia costante nell’arma offensiva parigina.
La doppietta e la prestazione
Hakimi ha messo a segno i primi due gol del PSG in campionato in questa stagione, completando l’eroica rimonta nei primi 10 minuti di gioco. De Zerée, o meglio De Zerbi, scusate, Desiré Doué ha aggiunto un terzo gol poco dopo, consolidando una serata in cui la squadra ha mostrato compattezza eciniche bernesche. L’uomo della partita è stato Hakimi, premiato per l’impatto decisivo sulle corsie esterne, la rapidità e la precisione nello sfruttare gli spazi.
Parola a Enrique e contesto di classifica
Après la partita, Hakimi ha elogiato la filosofia di gioco di Luis Enrique, affermando di sentirsi in sintonia con il tecnico spagnolo e di vedere la sua idea di calcio come un vestito su misura per le sue caratteristiche. La vittoria permette al PSG di salire temporaneamente in vetta con 20 punti, a due lunghezze dal Marsiglia, che è stato sconfitto in precedenza; la prossima trasferta sarà contro Lorient, mentre Brest affronterà il Le Havre.
Durante la stagione europea, PSG aveva già conquistato la Supercoppa Europea ai rigori contro Tottenham e proseguito un cammino promettente in Champions League con tre vittorie consecutive contro Atalanta, Barcellona e Bayer Leverkusen. Hakimi ha quindi mostrato una continuità non solo a livello di gol, ma anche di rendimento difensivo e di leadership offensiva.
Hakimi, intervistato via BeIn Sports, ha espresso fiducia nel gruppo: “Mi sento bene nel contesto di Enrique; sto lavorando per stare al massimo con i compagni e per offrire il mio contributo a questa squadra ambiziosa”. Ha inoltre rimarcato che la sua risposta sul campo è la chiave per restare utile al progetto collettivo e che la vittoria è un tassello importante per la corsa al titolo.
Nel frattempo, il capitolo personale non passa inosservato: “Se dovessi raggiungere il Pallone d’Oro africano, sarei felice, ma continuerò a dare priorità al successo di squadra”, ha chiosato Hakimi, sottolineando al contempo la progressiva integrazione della sua filosofia di gioco nel plan di Enriqué. Il collega Lucas Chevalier ha elogiato la sua velocità, la dedizione e la capacità di creare occasioni in spazi ristretti, confermando che Hakimi sta vivendo una stagione di grande impatto.
Per Brest, la serata si è rivelata amara: la squadra ha visto interrompersi una serie di buoni risultati, rimanendo ferma a 9 punti in classifica e crollando al dodicesimo posto. Nella prossima giornata, Brest ospiterà Le Havre, sperando di ritrovare compattezza e risultati utili. Il PSG, dal canto suo, resta in corsa per un’annata da protagonista in Francia e in Europa, con l’obiettivo di consolidare la leadership e puntare a traguardi importanti.
Conclusione: Hakimi ha ribadito la fiducia nel progetto di Enrique, mentre la squadra sembra aver trovato una chiave di lettura che valorizza la sua velocità e dinamicità. Con la doppietta contro Brest, la stella marocchina ha confermato una stagione ambiziosa e un legame forte con la musica del gioco proposto dall’allenatore.
Risultati PSG in questa stagione: 6 vittorie, una sconfitta contro l’Olimpico Marsiglia (0-1) in un classico della Ligue 1 trasformato in un momento di attesa per la cerimonia del pallone; poi due pareggi consecutivi. Le vittorie contro Nantes, Angers, Tolosa, Lens e Auxerre hanno costruito una base solida, prima dei test di autunno. In Europa, l’apice è stato la Supercoppa, seguito da tre successi in Champions League che hanno alimentato l’ottimismo della tifoseria.
Note finali: prima la gloria collettiva, poi i sogni personali — questa sembra essere la nuova bibbia di Hakimi e degli azzurri di Enrique. E se il pallone d’oro attraversa l’Africa, la vera domanda resta: chi può fermare Hakimi quando accelera? La risposta, probabilmente, è: nessuno, finché l’Altissimo della tattica non illumina la panchina.