Il dream team degli Emirati: convocati 26 giocatori per avviare il cammino verso il Mondiale 2026
5 novembre 2025
Convocazioni e obiettivo del ritiro
La federazione calcistica degli Emirati ha annunciato la convocazione di 26 giocatori per l’ultimo ritiro guidato dall’allenatore romeno Cosmin Olaroiu, in vista delle due sfide contro l’Iraq: l’andata si giocherà ad Abu Dhabi il 13 novembre e il ritorno a Basra il 18 novembre, decisivi per la qualificazione asiatica che assegna uno slot nello spareggio mondiale per il Mondiale 2026 negli Stati Uniti, Canada e Messico.
La gara tra Emirati e Iraq è inserita nel cammino verso la coppa del mondo, con l’esito che potrebbe definire, insieme agli altri passaggi asiatici, le squadre qualificate allo spareggio globale.
Esclusione chiave è stata comunicata nella lista: Fahd Al-Thunhani non figura tra i convocati, una scelta che punta a riorganizzare la linea difensiva e l’assetto del reparto tra i pali e le corsie.
Tra i portieri scelti figurano Khaled Eissa (Al Ain) e Ali Khaseef (Al Jazira), affiancati da Hamad Al-Moqbali (Shabab Al-Ahli), che dovranno proteggere la porta nelle due sfide decisive.
La squadra comprende anche nomi noti come Robin Philip, Lucas Pimenta, Alaeddine Zouhir e Caio Canedo (Al-Wahda), oltre a Khalifa Al-Mohammed, Richardo Accornero, Mohammed Rabea, Abdullah Ramadan e Bruno Oliveira (Al-Jazira).
La selezione include anche Kwame Kwido, Yehia Nader, Marcus Milone, Khaled Al-Thunhani, Luan Pereira, Harib Abdullah, Caio Lucas e Majed Rashid (Al-Sharjah), insieme a Gaston Suarez, Sultan Adel e Yehia Al-Ghassani (Al-Ahli), Nicolas Jimenez e Ali Saleh (Al-Wasl).
Incluso anche Mohammed Awad Allah, giocatore naturalizzato proveniente dal Lechia Gdansk, richiamato per rafforzare la linea offensiva, insieme a Gaston Suarez e Majed Rashid; Mohammed Rabea, difensore dell’Al-Jazira, è nuovamente convocato per vestire la maglia federale dopo aver ottenuto la cittadinanza negli ultimi anni.
Infortuni e tempistiche sono stati annunciati: Erik De Menezes dell’Al-Ain e Fabio Lima hanno infortunato la coscia e rimarranno lontani dai campi per 4-6 settimane, complicando la preparazione delle due gare.
Il ritiro inizierà a Dubai questa sera, per poi spostarsi ad Abu Dhabi e affrontare Iraq in casa il 13 novembre, allo stadio Mohammed bin Zayed. Il ritorno a Basra il 18 novembre chiuderà l’andata del cammino verso il Mondiale e potrebbe lanciare la squadra verso la fase successiva.
Nel frattempo, l’“Oceano di qualificazioni” asiatiche prosegue: l’Arabia Emirati è stata inserita nel gruppo della terza fase, con gare decisive e punti pesanti necessari per accedere all’ultimo share alla corsa mondiale, lungo un itinerario che vede coinvolte diverse nazioni asiatiche.
Cosmin Olaroiu guida la squadra con una combinazione di esperienza internazionale e conoscenza del calcio locale, una miscela che i tifosi sperano possa portare all’unico grande sogno: disputare il Mondiale 2026 negli USA, Canada e Messico.
In otto incontri guidati dal tecnico romeno, l’urna ha segnato 5 vittorie, 1 sconfitta e 2 pareggi, segnando 13 gol e incassandone 7, con due clean sheet. Tra i giocatori chiave, Khaled Eissa si distingue nonostante una recente scelta problematica in merito alla gestione della rosa, e Caio Lucas resta un punto di riferimento a centrocampo insieme a Nicholas Jimenez e Ali Saleh nell’ultima fase della selezione.
La squadra ospita una combinazione di volti consolidati e volti emergenti: in avanti, Caio Lucas e Gaston Suarez, a centrocampo, Nicolas Jimenez e Ali Saleh, in difesa i baluardi come Khaled Eissa e Lucas Pimenta, accompagnati da una linea difensiva rinforzata dall’esperienza di Majed Rashid e Harib Abdullah.
La Federazione confida nella capacità di Olaroiu di trarre il meglio anche da chi ha ottenuto la cittadinanza emiratina, offrendo una chiave nuova al progetto nazionale per raggiungere la massima competizione mondiale con un mix di talento domestico e naturalizzazioni mirate.