Il Real Madrid sfida il Rayo Vallecano nonostante le assenze: testa alla Liga in alto mare
8 novembre 2025
Anteprima della sfida
Il Real Madrid presenta la formazione per la sfida di La Liga contro il Rayo Vallecano, in programma domani pomeriggio all’Estadio Vallecas. La squadra di Xabi Alonso cerca di mantenere la leadership nonostante le difficoltà e le assenze pesanti che potrebbero influenzare le scelte tattiche.
Il club ha annunciato che David Alaba è di nuovo disponibile dopo aver tornato agli allenamenti ieri, ma resta da valutare la condizione generale della linea difensiva e del pacchetto centrocampo, in vista di un match che richiederà ordine e reattività.
In lista mancano quattro giocatori chiave per infortunio: Antonio Rudiger, Dani Carvajal, Franco Mastantuono e Aurélien Tchouaméni. La presenza di Alaba riapre però delle opportunità a livello di impostazione difensiva e transizioni, mentre la mancata disponibilità di altri protagonisti obbliga il tecnico a scelte alternative.
Madrid occupa la testa della Liga con 30 punti, mentre il Rayo Vallecano segue a distanza con 14 punti. La classifica racconta di una squadra capace di difendere il vantaggio, ma anche di una formazione avversaria che ha dimostrato di saper creare problemi ai big quando gioca tra le mura amiche e non solo.
La formazione ufficiale di Real Madrid
Portiere: Thibaut Courtois – Andriy Lunin – Sergio Mistrì
Difesa: Éder Militao – David Alaba – Trent Alexander-Arnold – Raúl Asensio – Álvaro Carreras – Franco Mastantuono – Ferland Mendy – Dine Hoisen
Centrocampo: Jude Bellingham – Eduardo Camavinga – Fede Valverde – Arda Güler – Dani Ceballos
Attacco: Vinícius Júnior – Endrick – Kylian Mbappé – Rodrygo Goes – Gonzalo García – Ibrahim Díaz
In vista della partita, è interessante notare che l’ultima uscita di Real Madrid contro Liverpool si è chiusa con una sconfitta per 0-1 ad Anfield, un risultato che ha alimentato la necessità di ritrovare equilibrio e fiducia prima della sosta internazionale.
Contesto e obiettivi
La squadra madridista è intenzionata a consolidare la propria posizione in vetta, sfruttando la possibilità di allungare la distanza dalla concorrenza. L’obiettivo è proseguire le vittorie nel campionato domestico e ritrovare il piglio giusto per le grandi occasioni, tenendo presente che gli equilibri della squadra potrebbero essere rivisti a seconda delle condizioni fisiche e delle scelte individuali.
In termini di rendimento, Real Madrid ha infilato quattro vittorie consecutive in Liga dopo la pesante sconfitta 2-5 contro l’Atlético Madrid. La gestione della classifica vede ancora i blancos al comando, pur con la prudenza dettata dalle posizioni di Barcellona e dalle possibili sorprese del calendario. Barça, ad esempio, è in una situazione di leggera flessione, e ogni giornata può influire enormemente sugli scenari di vertice.
Nonostante la distanza tra Real Madrid e il vicino di casa, il Vallecano ha già dimostrato di poter dare fastidio alle grandi squadre, arrivando spesso in parità o anche superando i favoriti in determinate circostanze. Questo rende la sfida particolarmente interessante, non tanto per la classifica quanto per le letture tattiche e l’atteggiamento mentale richiesto ai blancos.
Il tecnico Alonso dovrà affrontare un’altra variabile: la gestione delle rotazioni. Nonostante le promesse di una squadra dinamica capace di variare il registro, l’ultima partita ha mostrato una linea base basata sui titolari, con poche ventate di novità. Questo tema è al centro delle discussioni tra tifosi e stampa, che monitorano con attenzione ogni scelta tattica e ogni segnale d’unità nello spogliatoio.
Analizzando la rosa, Mbappé continua a depositare numeri di livello eccellente: oltre 18 gol tra Liga e Champions League in 14 incontri, una fase di crescita che lo pone al centro del progetto offensivo. La condizione del francese resta una componente chiave per le ambizioni della squadra, soprattutto in gare complicate dove la freddezza sotto porta può fare la differenza.
La campagna di stampa ha messo in evidenza anche tensioni interne. Secondo Sport, alcune frizioni nello spogliatoio avrebbero aumentato la preoccupazione del presidente Florentino Pérez circa la capacità di Alonso di gestire al meglio i rapporti e le dinamiche tra i giocatori. Le dinamiche dell’ultima settimana hanno posto l’accento su discussioni relative all’uso di Vinícius come esterno e sulle scelte riguardo Endrick, oltre a un cambio di ruolo per Trent Alexander-Arnold durante una gara recente contro Liverpool. Questi episodi hanno acceso un dibattito sull’approccio del tecnico alla gestione del gruppo.
Dal punto di vista tattico, l’impressione è che Madrid si affidi ai propri leader senza grandi rotazioni, puntando sull’intensità di Mbappé, Vinícius e Bellingham. La critica principale riguarda l’assenza di rotazioni significative, che potrebbe pesare sul rendimento a lungo termine in partite ravvicinate o ad alto ritmo.
In chiusura, la dirigenza sembra convinta che questa versione del Real Madrid possa crescere ancora, ma richiede una gestione più equilibrata delle energie e una maggiore lucidità in fase offensiva. La stagione resta aperta, e ogni gara sarà utile per capire se la squadra ha davvero imparato a muoversi senza dipendere esclusivamente dai propri campioni.
Nozione finale: se Alonso riuscirà a trovare il giusto equilibrio, la squadra potrà continuare a rallentare solo per prendere fiato, poi ripartire con la stessa qualità. In caso contrario, il margine di errore si ridurrà sempre di più man mano che ci si avvicina al clou della stagione.
Se la Liga è una partita di scacchi, Real Madrid sta dimostrando di saper muovere pezzi pesanti. E se qualcuno si domanda perché la panchina sembra così tranquilla, sanno che la vera panchina è una sala d’attesa di lusso: il calciomercato non dorme mai, ma la squadra che gioca resta quella che conta.