L’Egitto si allena per il Mondiale 2026: due amichevoli in calendario con Uzbekistan e Nigeria e altre sfide in vista
26 ottobre 2025
Programma delle amichevoli di novembre
La nazionale egiziana, guidata dall’allenatore Hossam Hassan, ha comunicato i dettagli del ritiro e delle partite amichevoli previste per il mese di novembre. Il ciclo si aprirà con un soggiorno di squadra negli Emirati Arabi Uniti, dove l’Egitto parteciperà a un torneo amichevole che coinvolge Uzbekistan, Capo Verde (Cabo Verde) e Iran.
Secondo fonti vicine al gruppo, era previsto l’invito del Senegal, ma quest’ultimo ha rinunciato per impegni con la nazionale brasiliana. Al suo posto è stata inserita Capo Verde, che sta guadagnando prestigio dopo una storica, recente qualificazione alla Coppa del Mondo 2026.
Tale torneo prevede che l’Egitto incroci Uzbekistan il 14 novembre in UAE; Iran affronterà Capo Verde in semifinale, e la finale o la finalina arriveranno in base all’esito delle rispettive semifinali.
Una curiosità interessante è il possibile faccia a faccia tra l’Egitto e Uzbekistan: la sfida è vista come uno scontro tra Omar Marmoush, attaccante che milita nel Manchester City, e Abdulkadir Khusanov, difensore della selezione uzbeka. Uzbekistan è reduce dall’accesso al Mondiale 2026 sotto la guida di Fabio Cannavaro, ex Campione del Mondo che ha portato nuova linfa al team.
Amichevole Nigeria
In parallelo, è confermata anche la partita amichevole contro la Nigeria il 14 dicembre a Cairo, prima della trasferta in Marocco dove le Blues africane si prepareranno per la Coppa delle Nazioni Africane 2025.
Obiettivo AFCON 2025 e convocazioni interne
Il torneo continentale si giocherà in Marocco dal 21 dicembre al 18 gennaio, con l’Egitto inserito nel gruppo B insieme a Sudafrica, Angola e Zimbabwe. Hassan ha sottolineato la necessità di affrontare una sfida di livello e di valutare opzioni innovative convocando anche talenti emergenti del campionato domestico egiziano.
Tra i nomi sul tavolo figurano Ahmed Atif “Cat” del Pyramids, Salah Mohsen dell’El Qan?; Imam Ashour dell’Al Ahly, Yasin Mar’i e Muhammad Shukri dell’Al Ahly, e Ahmed Sharif dell’Zamalek, oltre ad Ahmed Farouk del Wadi Degla. L’obiettivo è rafforzare la rosa e prepararsi al meglio per le sfide in Marocco.
Hassan punta inoltre a far tornare in forma elementi come Imam Ashour qualora le condizioni sanitarie lo permettano, e a coordinarsi con i club europei per l’arruolamento dei giocatori chiave come Mohamed Salah e Umar Marmoush, nel rispetto degli impegni internazionali.
L’Egitto ha una storia gloriosa in Africa; è la nazionale africana con più titoli, avendo conquistato sette trofei e avendo un percorso costellato di finali perse nel 2017 e 2021, ma restando uno dei club più ambiziosi del continente. L’obiettivo è far tesoro delle lezioni del passato e puntare nuovamente al titolo continentale, riaffermandosi come potenza africana.
Giocatori sotto esame
Secondo fonti interne, Hassan sta monitorando talenti emersi nel campionato locale e potrebbe convocare volti nuovi per testarne la tenuta in un contesto internazionale ad alto tasso competitivo.
La volontà è di assicurarsi che la fase di preparazione sia completa e che l’undicesima ora non faccia capricci: la squadra vuole arrivare al Mondiale 2026 con una base solida, pronta a competere contro le grandi potenze mondiali. La strada è lunga, ma l’orgoglio egiziano non ha mai smesso di cercare la gloria.
Riepilogo storico
L’Egitto resta una potenza contesa nel continente: sette titoli africani, l’ultima consacrazione risale al 2010, ma la storia recente racconta di finali lottate e di una tradizione che chiede di tornare a brillare. Con Hassan al timone, la Nazione guarda avanti, convinta che la casa del calcio africano sia pronta a riaccendere i riflettori sul palcoscenico mondiale.
In attesa delle partite, i tifosi restano incollati agli aggiornamenti, tra notizie di convocazioni, eventuali club coinvolti e la curiosità di vedere come la nuova generazione possa convivere con i grandi nomi della squadra.
Ribadiamo: l’avvenire è adesso, la passione è infinita e la palla, si sa, ha sempre l’ultima parola.
Punchline finale
1) Se l’attacco è corto, alza la palla in aria: a volte è la migliore tattica per farla scoprire all’avversario. 2) Il segreto dell’Egitto? Giocare a nascondino con la palla: quando la trovano, è già in porta.