Aballou: Un sito fatto da fan, per i fan

L'UEFA in cucina fine: rivoluzione sulle proprietà multi-club che scuote l'Inghilterra (Crystal Palace nel mirino)

13 ottobre 2025

L'UEFA in cucina fine: rivoluzione sulle proprietà multi-club che scuote l'Inghilterra (Crystal Palace nel mirino)
Il tema delle proprietà multi-club è al centro dell'attenzione in Inghilterra.

Contesto e possibili cambiamenti delle regole UEFA

L'Unione Europea del Calcio (UEFA) sta valutando una revisione delle norme che disciplinano la proprietà di più club. Una modifica che potrebbe accendere le proteste del Crystal Palace, escluso dalla partecipazione alle competizioni europee quest'anno per motivi legati a tali norme.

Secondo il Mirror, Palace è stato sanzionato non per meriti sportivi, ma per un presunto conflitto di interessi legato all'azionariato condiviso tra Crystal Palace e il Lyon, controllato dall'imprenditore americano John Textor. L'UEFA ha interpretato la situazione come un ambiente di potenziale influenza indebita.

Di conseguenza, Palace è stato relegato in Europa Conference League e la sua qualificazione è stata assegnata al Nottingham Forest.

Le ultime evoluzioni indicano che l'UEFA sta pensando di rivedere queste norme controverse, e l'eventuale riforma ha suscitato malcontento tra la dirigenza del Palace.

Una possibile estensione delle scadenze e come cambierebbe la gestione

Secondo la Guardian, l'UEFA sta valutando di estendere la scadenza inizialmente fissata al primo marzo per risolvere questioni relative alla proprietà di club multipli.

La proposta prevede che i club debbano notificare all'UEFA eventuali conflitti prima della data originale, ma avranno tempo fino a giugno per gestire tali questioni, preparando così tutto in tempo per le fasi di qualificazione della Europa League e della Conference League.

Nonostante l'allungamento, le squadre che non notificano l'UEFA entro la scadenza rimarranno in violazione delle regole.

La discussione è stata al centro dell'incontro della European Club Association a Roma la scorsa settimana.

La voce di Crystal Palace: James Parish e la critica alle regole

Questo passo arriva dopo forti dichiarazioni di Steve Parish, presidente del Crystal Palace, che ha chiesto una revisione delle norme dopo la conferma della decisione di esclusione.

Parish ha detto a Sky Sports: «Questo diritto verrà cambiato, nessuno può applicarlo in questa maniera; è una legge folle. Non capisco come la commissione sia giunta a questa decisione».

Ha aggiunto: «Abbiamo dimostrato senza alcun dubbio che John Textor non detiene un'influenza decisiva sulla gestione o sulle decisioni del club, eppure è stato emesso questo verdetto strano».

«Oppure si vieti completamente l'idea dei multi-club oppure si regolamenti in modo chiaro, ma non siamo mai stati parte di quel sistema. Io non sostengo l'idea di possedere diversi club, ma chiunque la pensi diversamente è libero di farlo; a noi non riguarda».

Ha chiuso: «Siamo a un bivio reale per l'UEFA; devono intervenire e correggere l'errore. Se lasciano che tutto vada avanti così, assisteremo a una delle più grandi ingiustizie della storia del calcio europeo».

Simbolo della classe operaia: Crystal Palace tra storia e identità

Simbolo della classe operaia

Crystal Palace è uno dei club più antichi e rinomati del calcio inglese, fondato nel 1905 nell'area di Selhurst, a sud di Londra.

Il nome deriva dall'iconico palazzo Crystal Palace, che fu uno dei principali simboli di Londra nel XIX secolo. Fin dall'inizio, il club ha rappresentato l'identità della Londra del sud e la cultura operaia della zona.

La squadra ha iniziato tra le serie minori del football inglese, attraversando difficoltà economiche e sportive nei primi decenni.

Nel corso degli anni ha consolidato la sua posizione nel panorama nazionale, raggiungendo la Premier League per la prima volta nella stagione 1969-1970 e diventando una presenza tra i grandi della nazione.

Nella stagione 1990-1991 sotto la guida di Steve Coppell ha vissuto uno dei suoi periodi migliori, chiudendo terzo in Premier League – miglior piazzamento della sua storia. Raggiunse anche la finale di FA Cup nel 1990 contro il Manchester United, pareggiando 3-3 ma perdendo al replay.

Nonostante alti e bassi, Palace ha vissuto fasi di alti e bassi tra Premier e Championship, mantenendo una forte base di tifosi in casa a Selhurst Park, noto per l'atmosfera vivace.

Dopo il rientro in Premier League nel 2013, Palace si è affermato come una realtà solida della top flight inglese, grazie a una gestione stabile e a investimenti in infrastrutture e sport business.

Nell'epoca recente, talenti come Wilfried Zaha hanno segnato un'epoca, affermando l'identità del club come parte integrante del tessuto calcistico londinese.

La direzione di Steve Parish ha costruito un club più professionale e competitivo, con una forte enfasi sullo sviluppo infrastrutturale e l'espansione commerciale.

Oggi Palace è riconosciuto come una squadra con una chiara identità, capace di coniugare tradizione e ambizione, nonostante non abbia ancora collezionato titoli di primo piano in campionati o in Europa.

La sua storia, però, resta una delle più ispirate nel calcio britannico, simbolo di tenacia e di una comunità che riempie regolarmente Selhurst Park.

Spesso, quando raccontiamo la favola di Palace, capiamo che il club è molto più di una squadra: è una grande famiglia che gioca, ride e a volte litiga con le regole, ma resta fedele ai propri tifosi.

Note finali: battuta tagliente 1 – Se le regole cambiano ogni stagione, la vera costante è la nostra voglia di tifare, non di decifrare la burocrazia.

Note finali: battuta tagliente 2 – Se si può avere più club, forse servirebbe anche una password per il calendario: così sapremo quando arriva la prossima sorpresa.

Autore

Avatar

Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Perché Crystal Palace è stato escluso dall'Europa?

A causa di un presunto conflitto di interessi tra Crystal Palace e Lyon legato all’azionariato, ritenuto influente dall’UEFA.

Qual è la proposta della UEFA riguardo alle scadenze?

Estendere la data di risoluzione e notifiche fino a giugno per permettere una gestione più chiara delle controversie di proprietà.

Chi ha parlato pubblicamente contro le regole?

Steve Parish, presidente del Crystal Palace, chiedendo una revisione delle norme dopo la conferma della decisione di esclusione.