La famiglia prima: Regragui convoca tre infortunati chiave per rafforzare la squadra marocchina
7 ottobre 2025

La famiglia d’ordinanza: Regragui richiama tre infortunati per rafforzare la squadra
In una mossa che mette in luce l’importanza della coesione, il ct della nazionale marocchina Walid Regragui ha deciso di far partecipare al ritiro di preparazione al centro Mohammed VI tre pilastri infortunati, in vista delle amichevoli Bahrain e Congo e delle qualificazioni al Mondiale 2026.
I protagonisti sono Nassir Mazraoui (Manchester United), Sofyan Amrabat (recentemente trasferito al Real Betis) e Azeddine Onahi (Girona).
Anche se Mazraoui non era stato inserito inizialmente nella lista, Regragui ha insistito sulla sua presenza per rafforzare lo spirito di gruppo in vista della CAN.
Una fonte interna al ritiro ha spiegato che l’obiettivo è mantenere l'atmosfera di famiglia all'interno del team, ritenuta decisiva per il cammino verso la CAN e oltre.
Lo staff medico predisporrà protocolli di trattamento mirati per ciascun infortunato, in modo da prepararli fisicamente e mentalmente al ritorno in campo.
Il tecnico è stato chiaro: tutti i giocatori infortunati si presenteranno al ritiro e non potranno essere impiegati con le rispettive squadre finché non saranno pienamente abili.
Mazraoui è una situazione particolare: nonostante l’annuncio di un mese di stop da parte del suo club, Regragui ha ritenuto fondamentale convocarlo per mantenere la coesione del gruppo.
Mazraoui aveva saltato quattro partite della nazionale, e la sua convocazione è stata accompagnata dal supporto di una gestione psicofisica mirata e dall’invio del referto medico al settore sanitario della federazione.
Amrabat e Onahi hanno infortuni simili ma sono stati convocati per ragioni di coesione, sperando che restino parte dell’organico senza compromettere la loro forma.
Il piano tattico del commissario tecnico punta a un calcio di possesso e a una pressione alta, una svolta rispetto al Mondiale di Qatar che richiederà ulteriori stage e amichevoli per consolidare la filosofia di gioco.
Le società europee dei tre giocatori non hanno opposto resistenza, ma hanno chiesto di non farli giocare in partite ufficiali durante il ritiro.
In chiusura, Regragui ha tenuto un discorso motivazionale e ha celebrato Hakimi e Bono per i loro riconoscimenti internazionali, rimarcando che il viaggio verso la CAN richiede mente, cuore e una buona dose di humor.
Nayef Aguerd è arrivato in ritiro dopo un’aggressione all’aeroporto di Marsiglia; l’episodio è oggetto di indagine.
Concludendo, il tecnico ha espresso fiducia: il sogno della Coppa d’Africa è sempre più reale e i giocatori sembrano pronti a lottare insieme per l’obiettivo.
Se questa è la “famiglia”, allora la palla ha già trovato casa. E se la realtà è dura, la battuta è pronta: almeno qui si ride mentre si lavora duro.
Punchline 1: Se questa è una famiglia, allora il tavolo del pranzo è già pronto: si cucina pressing alto e si serve motivazione a fette sottili.
Punchline 2: E se Hakimi diventa davvero Pallone d’Oro, Bounou potrebbe fare da babysitter della difesa: nessun pianto, solo parate e risate.