La fine della coppia Milinković‑Savić e Mitrović: l'Hilal chiude un'era
3 octobre 2025

Contesto e protagonisti
L'assenza del serbo Sergej Milinković‑Savić, centrocampista dell'Hilal, prosegue anche in questa finestra internazionale: è stato escluso dalla lista della nazionale serba dal ct Dragan Stanković per le qualificazioni al Mondiale 2026 contro Andorra e Albania.
Nonostante anni di rendimento e un lungo periodo di forma con l'Hilal, Milinković‑Savić non ha trovato spazio accanto al suo ex compagno Alexander Mitrović, ora al Rayyan, che continua a rimanere parte della Serbia.
Attualmente entrambi cercano di assicurarsi un posto in nazionale, sperando di disputare il Mondiale 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
La fine della coppia e il nuovo capitolo all'Hilal
Tuttavia l'esclusione ricorrente di Savic rischia di preannunciare un'assenza dal Mondiale 2026 se la situazione resta invariata. Inoltre resta incerto il futuro del giocatore con l'Hilal al termine della stagione, con voci di un possibile interesse italiano per ingaggiare la stella ex Lazio.
Fine della coppia
Dall'estate 2023, l'Hilal aveva unito i due serbi Milinković‑Savić e Mitrović, entrambi con esperienza in Europa tra varie leghe e club.
La loro intesa a centrocampo offriva robustezza difensiva, qualità offensiva e capacità di collegare le linee, con un attaccante che sfruttava al meglio anche le mezze occasioni create. Era una coppia che portava equilibrio e gol, una vera spina nel fianco per le difese avversarie.
Quella partnership è stata una delle colonne dell’Hilal sotto l’allenatore Jorge Jesús, tralasciando una stagione scorsa segnata da infortuni di Mitrović.
Alla fine della stagione la dirigenza ha deciso di chiudere la collaborazione: Mitrović è passato all'Al-Rayyan, mentre la guida tecnica ha puntato su nuovi innesti offensivi, con l'arrivo di un tecnico come Simone Inzaghi, dalla panchina dell'Hilal.
Da quel momento Sergej sembra aver risentito della partenza dell’amico e compagno, con prestazioni non sempre al livello precedente, pur mantenendo numeri di grande spessore.
Savetić si è imposto rapidamente come uno dei perni del club: esperienza europea, versatilità e capacità di guidare la manovra, diventando un punto di riferimento soprattutto in una stagione carica di impegni nazionali e continentali.
Savic è considerato un centrocampista completo “box to box”, capace di unire forza fisica e gioco di costruzione. Non è solo una mezzala: è un punto di riferimento capace di trovare il corridoio giusto per i compagni e incidere con tiri vincenti e colpi di testa decisivi. Inoltre, la sua proiezione tra le linee offre soluzioni supplementari per sbloccare le difese avversarie.
La sua influenza si estende anche al reparto difensivo, dove aiuta a recuperare palloni e a contenere la pressione degli avversari, alleggerendo la fase difensiva e offrendo opzioni tattiche al tecnico. Accanto a giocatori come Neves, la sua versatilità rafforza il controllo del centrocampo e dà al trainer la libertà di variare assetti tra possesso e transizioni rapide.
In termini di leadership, Savic ha mostrato una personalità solida dentro e fuori dal campo, sostenendo i compagni e assumendosi responsabilità nelle sfide più ardue. Questa leadership lo ha consacrato come una figura di riferimento, quasi un capitano in seconda linea, a testimonianza del suo valore tecnico e umano.
Guardando alle prospettive dell'Hilal per il campionato nazionale e la Champions asiatica, Savic resta una chiave imprescindibile, un elemento capace di influire sugli eventi a ogni grande prova.
Dubbi sull'impatto internazionale
La robusta concorrenza a centrocampo in Serbia potrebbe indurre lo staff a prendere decisioni audaci anche a livello di nazionale, tra alternative che includono giocatori di Juventus, Fulham, Siviglia, Atalanta e altri club europei. L’agente di Milinković‑Savić ha già lasciato intendere che non ascolterà offerte europee finché non arriverà una proposta di rinnovo dall’Hilal, segno di una confidenza reciproca e di una volontà di restare in Arabia per consolidare il progetto.
In conclusione, la serpentina di tempi incerti potrebbe far bene a Milinković‑Savić e all’Hilal se si giocherà con intelligenza le proprie carte, ma resta da capire se la vicenda porterà a un rinnovo, a un trasferimento o a una nuova sfida internazionale. E nel frattempo, due giocatori che hanno scritto pagine importanti nel calcio serbo continuano la loro avventura nel mondo, tra mercato, prestigio e tifoserie in attesa di segnali concreti.
Punchline 1: Se la palla è la tua arma segreta, Milinković‑Savić la userà per fare una magia: segnare un rinnovo come se fosse un golazo.
Punchline 2: E se il mondiale sembra una bilancia, la bilancia sembra orientata verso una domanda: chi paga per i sogni di due serbi ai massimi livelli? Per ora, l’Hilal tiene la barra e la bilancia in mano.