La potenza d’attacco decide la battaglia: Liverpool contro Manchester United, derby d’Inghilterra sotto i riflettori
19 ottobre 2025

Formazioni e protagonisti
Il tecnico olandese Arne Slot e quello portoghese Ruben Amorim hanno reso note le formazioni di Liverpool e Manchester United per il Clasico inglese all’Anfield, ottava giornata della Premier.
La formazione Liverpool vede iniziare un trio offensivo esplosivo con Cody Gakpo, Alexander Isak e Mohamed Salah; in porta Georgi Mamardashvili, assente Alisson Becker per infortunio, annunciato oggi ufficialmente.
Anche la formazione dello United prevede la coppia Mont e Bruno Fernandes a centrocampo, mentre l’attacco è guidato da Amad Diallo, Mathias Konia e Mobeumo.
Di seguito le formazioni complete:
Liverpool: Mamardashvili - Kirkić - Van Dijk - Konaté - Bradley - Gravenberch - Szoboszlai - Mac Allister - Gakpo - Isak - Salah
Manchester United: Lamines - Dalot - De Ligt - Maguire - Shaw - Bruno Fernandes - Casemiro - Mount - Amad - Konia - Mobiyumo
Una rivalità storica
La sfida Liverpool-United è tra le più accese al mondo, non solo per la competizione diretta, ma anche per un lungo consenso tra le due città nel Nord-ovest dell’Inghilterra, custodito dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
Le radici di questa rivalità affondano nel XIX secolo, quando Liverpool era uno dei porti principali della Gran Bretagna e Manchester un polo industriale di rilievo; la nascita di nuove rotte commerciali alimentò un confronto economico intenso che si è poi trasferito sul campo di calcio.
Il confronto sportivo ebbe inizio all’inizio del secolo scorso, quando le due squadre si incontrarono per la prima volta nel 1894 in seconda divisione. Con il passare degli anni, Liverpool e Manchester United divennero simboli delle identità cittadine e, grazie a periodi di dominio alterni, hanno forgiato una delle rivalità più iconiche del calcio inglese.
Nella stagione tra gli anni ’70 e ’80 Liverpool dominò sia a livello nazionale sia europeo, guidato da leggende come Dalglish, Rush e Souness, accumulando trofei e consolidando la fama del club. Dall’altra parte, Manchester United visse una fase di ricostruzione che, con l’arrivo di Sir Alex Ferguson nel 1986, si trasformò in un’epoca d’oro capace di rilanciare la squadra ai vertici nazionali ed europei.
Un tirannico braccio di ferro
Le gare tra i due club hanno spesso alzato i toni, diventando un vero “derby inglese” seguito in tutto il mondo, con momenti storici e rimonte ardite che restano nell’immaginario dei tifosi.
La rivalità ha regalato momenti memorabili come sorprendenti prove di forza, ma resta viva anche quando le due squadre vivono fasi diverse: è una sfida tra identità, città e un modo di intendere il calcio che trascende i risultati settimanali.
E oggi, con Liverpool tornato protagonista e United in cerca di continuità, il derby continua a raccontare una storia di orgoglio, tecnica e passione che non conosce tregua.
Se questa partita fosse una cartella clinica, sarebbe piena di diagnosi importanti: testa fredda, attacco preciso, difesa a volte sospetta, ma soprattutto una dose gigantesca di spettacolo per i tifosi di tutto il pianeta.
Punchline: se la partita è una caccia, Klopp ha le trappole e il cronometro è il suo miglior souvenir di fine partita.
Punchline: e se l’arbitro ha dubbi, che sia la volta buona che la tifoseria conti fino a dieci e torni a fare il tifo come fossero punteggio in bilico.