Realismo che trionfa: Manchester United espugna Anfield spezzando l’inerzia del Liverpool
19 ottobre 2025

Scenario e impianto tattico
Il Manchester United ottiene una vittoria esterna preziosa contro il Liverpool (2-1) nell’ottava giornata della Premier League, proseguendo una serie di risultati altalenanti per i Reds nelle settimane recenti.
Lo schieramento iniziale ha visto il Liverpool in 4-2-3-1 e lo United in 3-4-2-1, con Isak al centro dell’attacco al posto di Ekitike, mandato in panchina. Amorim conferma la sua idea di gioco, proponendo una linea mediana compatta e una punta avanzata capace di dare appoggi interessanti all’aggressione offensiva.
La squadra di Amorim resta fedele al suo 3-4-2-1, disponendo Matheus Conia al centro dell’attacco e lasciando Baoming? Seduti in panchina all’inizio della contesa, mantenendo però una ricetta di pressing alto su qualunque impossibilità di costruzione da dietro.
Andamento della partita
Spinta iniziale e vantaggio lampo
Un guizzo difensivo di Van Dijk finisce per aprire la serratura: nel tentativo di anticipare una palla lunga, tocca il compagno Mac Allister e regala spazio al contropiede dello United. Da un rapido scambio, Mbiomo segna incredibilmente dopo soli 63 secondi dall’inizio.
Nei minuti seguenti, United si chiude a difesa alta in zone più compatte, chiudendo ogni spazio alle transizioni del Liverpool e sfruttando al meglio i tempi di recupero palla. La squadra di Amori mima una cornice di difesa solida, capace di contenere la pressione dei Reds nelle prime fasi.
Il Liverpool prova a reagire, ma l’efficacia dello United si vede nell’organizzazione: la mezz’ala pressa alto, i difensori si allineano per togliere opzioni di passaggio e l’azione si protrae senza conclusione chiara per l’uno-due finale.
Risposta e tentativi d’attacco
In una fase di gioco dinovativa, Salah invia una lunga palla a Gakpo, che supera un avversario e si porta davanti al portiere, ma la mira esce di poco a lato: Mamardashvili tarda a reagire ma la deviazione resta frustrata dal legame difensivo del United.
Lo United cerca di controllare la situazione senza rinunciare alla ricerca della seconda rete, mantenendo una compattezza difensiva che rende difficile la penetrazione del Liverpool. Il pressing nel giro palla avversario e la chiusura degli spazi diventano arma principale per spezzare le trame di costruzione avversarie.
Mutamenti e seconde strategie
Al minuto 58, Amorim opera due cambiamenti per rinforzare la fase offensiva: Orjati entra al posto di Casemiro e D'alot esce per dare spazio a Sisco; poco dopo l’allenatore inserisce anche il terzo cambio, sostituendo Mount con Sisco, spostando successivamente Beaz a ricoprire una posizione più avanzata.
La modifica iniziale porta a una leggera spinta offensiva, ma il controllo rimane nelle mani del Manchester United, che cerca di custodire il vantaggio con una linea difensiva diligente e rapidi ribaltamenti di fronte.
Nel frattempo, i cambi di Slot cambiano leggermente la struttura di Liverpool: l’intervento di un paio di giocatori permette al trio offensivo di avere nuove linee di passaggio, pur mantenendo la solidità difensiva necessaria per contenere eventuali tentativi di pareggio.
Con il passare del tempo, l’inerzia della partita sembra spostarsi leggermente a favore dei Reds, grazie ad un maggior contenimento della loro linea mediana e all’inserimento di giocatori in grado di dare lentezza al pressing avversario. Tuttavia, la chiusura resta concreta, con l’azione rossa che va spegnendosi lentamente.
La svolta arriva nuovamente sul fronte offensivo, quando una palla da calcio d’angolo trova la testa di Maguire: lo stacco è preciso e la palla s’imperla in fondo al sacco, raddoppiando il vantaggio per il United.
Negli ultimi minuti Liverpool prova a reagire nuovamente, ma l’attacco non si rende mai davvero pericoloso: una serie di contropiedi spenti dalle chiusure di Laminez e compagni chiude la partita sull’1-2 definitivo.
La match-ball è regolata: la difesa ha retto, l’attacco ha trovato la rete decisiva, e l’analisi tattica resta una conferma di come una piccola variazione di assetto possa cambiare l’esito di una grande sfida.
Analisi finale
La vittoria premia la concretezza del Manchester United: una lettura realistica della partita ha favorito una gestione dei momenti chiave, con i cambi che hanno ridotto l’impatto dei meccanismi di gioco offensivo del Liverpool. Il finale dimostra che la tattica può essere una freccia affidabile, anche contro avversari molto equilibrati.
Punchlines: 1) Se la tattica è una precisione mirror, Slot ha sfoderato la mira e Amorim la grazia del colpo rapido. 2) E se la partita fosse una cassetta di sicurezza: Maguire ha trovato la chiave; Liverpool rimane fuori dalla porta, ma con stile, con la lama della tattica che taglia di netto.