La Supercoppa egiziana non è mai stata così incerta: Piramids contro Zamalek, Jurčić svela il piano
5 novembre 2025
Anteprima: le parole di Jurčić
Il croato Krunoslav Jurčić, allenatore del Piramids, ha espresso gioia per essere ad Abu Dhabi per disputare la Supercoppa egiziana, confermando che la sfida contro lo Zamalek sarà intensa e difficile e che l’atmosfera nello spogliatoio è ideale. L’obiettivo è conquistare un nuovo trofeo, dopo aver recentemente ottenuto quattro titoli nazionali e continentali.
Durante la conferenza stampa pre-partita, prevista per domani, Jurčić ha ricordato gli eventi della scorsa edizione della Supercoppa contro lo Zamalek, quando fu annullato un gol di Piramids al 89’, ma la squadra arriva a questa sfida con una rinnovata determinazione: non c’è alternativa alla vittoria, a qualsiasi costo.
Non teme chi potrà essere avversario in finale: che sia Al Ahly o Ceramica Cleopatra, entrambe le squadre sono grandi e la strada verso la finale sarà estremamente impegnativa.
La sua analisi prosegue spiegando che questa versione della Coppa è diversa dalla precedente: Piramids ha maturato esperienza sufficiente per affrontare grandi appuntamenti, superando un lungo periodo di crescita.
Jurčić sottolinea che tutto il gruppo ha lavorato sodo nell’anno scorso affinché arrivassero i trofei recenti, e che l’ambizione resta alta per ulteriori conquiste future.
In seguito, l’allenatore ha annunciato l’assenza di alcuni giocatori importanti come Ramadan Sobhi, Mustafa Fathi, Osama Jalal e Blati Touré, riconoscendo che la rosa dovrà compattarsi nonostante le assenze.
Riguardo a un nuovo tecnico allo Zamalek, Jurčić ritiene che l’impatto iniziale sarà di energia fresca nello spogliatoio, ma che l’impronta tattica richiederà tempo per essere evidente.
Ha concluso che tutte le quattro squadre partecipanti hanno chances reali di portare a casa il trofeo, e che Piramids è pronto a proseguire la sua marcia verso nuovi successi grazie a una panchina competitiva e a un’organizzazione solida.
Jurčić ha aggiunto che i successi recenti non cambiano la pressione di restare al top, ma confida nei suoi giocatori, disposti a dare tutto per la causa.
Shenawy: pronti ad affrontare lo Zamalek
Ahmed Shenawy, portiere del Piramids, ha espresso soddisfazione per la sua quarta volta in Emirati, riconoscendo che lo Zamalek resta una squadra grande e con un seguito notevole. Nonostante la sfida appaia difficile, Piramids è pronto e in grande forma; i giocatori hanno una forte voglia di sollevare nuovamente un trofeo.
Shenawy ha osservato che i successi dello Zamalek in passato sono stati influenzati anche da circostanze favorevoli, ma ora la concentrazione è sulla sfida di domani e la fiducia è tutta per Piramids.
Ha ribadito che la sua esclusione dalla nazionale è una decisione tecnica, ma ha fiducia nel percorso del team nazionale, sottolineando che l’obiettivo resta il successo del Piramids e la gioia dei tifosi.
Ha concluso evidenziando l’esperienza dei giocatori dello Zamalek, ma affermando che Piramids mira in alto e vuole vincere per continuare a emozionare i propri supporters.
Intercontinentale
In parallelo, la FIFA ha annunciato che il Qatar ospiterà le tre finali della Coppa Intercontinentale, a cui partecipa Piramids. Il Qatar aveva già ospitato la competizione nel 2019, 2020 e 2024, con Real Madrid campione al Lusail Stadium, celebre arena che ha visto anche la finale del Mondiale 2022.
Le fasi finali inizieranno il 10 dicembre con la sfida della Coppa delle Americhe; il vincitore affronterà Piramids il 13 dicembre per la finale, per poi incrociare la squadra vincente contro Paris Saint‑Germain, campione della Champions League, il 17 dicembre per la Coppa del Mondo per Club.
Piramids è arrivato a questa fase dopo una camminata lunga: ha conquistato per la prima volta la Champions League africana, ha battuto Auckland City 3-0 in Cairo e ha superato l’Al Ahli Saudi a Jeddah. L’obiettivo è superare i record del compatriota Al Ahly, che ha conquistato la bronziera al Mondiale per club in quattro occasioni.
Il Piramids dispone di una rosa di grande spessore, con nomi tra i più illustri dell’Africa: Sheref Ikrami, Ahmed Shenawy, Ali Jabr, Ramadan Sobhi, Mahmoud Zalaka, Mahmoud Mari, Mohamed Hamdi, Karim Hafiz, Mahmoud Jad, Ahmed Sami, Didi El Gabas, Marwan Hamdi, Osama Jalal e, tra gli stranieri, Mohammed Al-Shaibi, Walid Karti, Blati Touré ed Everton.