Madrid potrebbe cambiare la corsa all’Europeo: Tuchel e Arnold, una visita che divide il destino inglese

Contesto e obiettivo di Tuchel

Il tecnico tedesco Thomas Tuchel, ct dell'Inghilterra, ha rivelato di voler seriamente valutare un viaggio a Madrid per incontrare Trent Alexander-Arnold e discutere del suo futuro internazionale, in vista dei Mondiali 2026 negli Usa, in Canada e in Messico.

Alexander-Arnold non è sceso più in campo con l’Inghilterra dai 26 minuti di un sub nel 1-0 contro Andorra a Barcellona lo scorso giugno, l’unica partita guidata da Tuchel dall’approdo sulla panchina della nazionale.

Prospettive e dinamiche interne

Con due amichevoli ancora in calendario a marzo prima del Mondiale estivo, Tuchel ha dichiarato di voler incontrare la fascia destra 27enne in Spagna per discutere la posizione e le prospettive future.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Tuchel ha detto di avere l’obiettivo di contattare tutti i giocatori, tra cui Trent. La lista è lunga, tra 55 e 60 nomi, e intende parlare con ciascuno per spiegare perché non è stato convocato, cosa possono fare per migliorare e dove possono crescere. L’obiettivo è capire se ci sono possibilità di cambiare la situazione o se la decisione è puramente tecnica, e questo sarà il suo lavoro nelle settimane e nei mesi a venire.

Resta comunque centrale il ruolo del terzino destro. Tuchel, infatti, tende a privilegiare Reece James di Chelsea, nonostante i problemi fisici, e in un recente incontro a Tirana Jarrell Quansah, ex compagno di Alexander-Arnold al Liverpool, ha avuto una chance in questa posizione.

In una dichiarazione sull’argomento, Tuchel ha espresso fiducia in Jarrell, elogiando la sua altezza, velocità, fisicità e carenze tecniche, notando che ha giocato fin dalla youth dinastia europea con continuità al Bayer Leverkusen, posizionandosi così avanti rispetto ad altri profili.

Prospettive future e dinamiche di calendario

Il tecnico tedesco potrebbe recarsi a Washington a dicembre per la cerimonia di estrazione della Coppa del Mondo 2026, ma ha espresso frustrazione per la lunga pausa tra una finestra e l’altra, che allontana i giocatori fino a marzo.

Ha aggiunto che il periodo di inattività è difficile da accettare: ha confessato che preferisce essere presente in allenamento e in campo, ma riconosce la realtà del calendario. Questo darker tempo di pausa mette alla prova la squadra, ma Tuchel è convinto che la chiave sia la chiarezza e la trasparenza, anche con chi gioca meno spesso, per definire ruoli e percorsi di miglioramento.

La nazionale inglese, in testa al gruppo dopo la gestione di Tuchel, ha chiuso la fase con una serie di risultati positivi. Il tecnico ha sottolineato che la squadra deve mantenere identità difensiva e offensiva e accettare che la perfezione non esiste, ma che l’impegno collettivo può fare la differenza.

Nel complesso, Tuchel ha sottolineato quanto sia importante l’unità di squadra e la disciplina, ricordando che la missione è tornare al livello massimo. L’allenatore si è detto orgoglioso dei giocatori e fiducioso su quanto realizzato finora, auspicando una continuità di prestazioni.

Note finali: la gestione dei convocati resta una sfida e l’eventuale visita a Arnold a Madrid potrebbe diventare un simbolo della nuova filosofia di Tuchel: dialogo diretto, confronto onesto e una strategia offensiva coerente con le esigenze future della nazionale.

Punchline 1: Se convocano sessanta giocatori, è la panchina che fa da università: servono diplomi di resilienza per rimanere concentrati. Punchline 2: Tuchel non ama le telefonate, preferisce le videochiamate: così può leggere le espressioni facciali e scoprire chi sta davvero ascoltando, tra una graffiata di tattica e l’altra.