Francia senza Mbappé: giovani volti nuovi in campo contro l’Azerbaigian, la sfida che può cambiare il roster
15 novembre 2025
Francia senza Mbappé: una linea giovane contro l’Azerbaigian
Dopo la convincente vittoria sull’Ucraina, Didier Deschamps decide di dare spazio a una rosa più giovane e a riserve nella sfida di domenica contro l’Azerbaigian, chiudendo il percorso nelle qualificazioni mondiali 2026 come testa di serie del gruppo 4.
La Francia guida il gruppo con 13 punti, dopo aver battuto l’Ucraina 4-0. L’Islanda segue a 7 punti, l’Ucraina è terza e l’Azerbaigian resta ultimo con solo un punto.
Con Mbappé fuori causa per una infiammazione della caviglia sinistra e con Konaté squalificato, Deschamps potrebbe lanciare Chevalier tra i pali, per inaugurare l’esordio in maglia francese dopo 11 presenze in panchina. L’undici ipotizzato comprende Chevalier; Malo Gusto; Ibrahima Konaté; Lucas Hernandez; Theo Hernandez; Warren Zaïre-Emery; Khéphren Thuram; Florian Thauvin; Magnes Akliouch; Christopher Nkunku; Hugo Ekitike.
In una cornice che invita al turnover, Deschamps ha dichiarato di voler “provare l’impossibile” e di offrire una possibilità concreta ai meno utilizzati della rosa, in modo da preparare al meglio il Mondiale 2026.
Sul fronte dei protagonisti, Mbappé ha parlato ai microfoni di TF1: non bisogna dare per scontata la qualificazione e, pur riconoscendo le difficoltà, la squadra resta convinta delle proprie possibilità. Parla anche della sua ambizione personale: non è sufficiente segnare 400 gol, vuole superare i traguardi più ambiziosi pur restando consapevole della responsabilità di indossare la maglia della Francia.
Per quanto riguarda l’orizzonte internazionale, Deschamps guida la Francia in 174 match, con 112 vittorie, 32 pareggi e 30 sconfitte, 372 gol segnati e 164 subiti. Fra i trofei, il listening include la Coppa del Mondo 2018, l’Europeo 2021, la coppa delle finali europee perse nel 2016 e 2022, oltre alla medaglia di bronzo della Nations League 2025. Il tecnico, 57 anni, è al timone dal 2012 e ha annunciato che lascerà la panchina dopo il Mondiale 2026, chiudendo una parabola lunga otto anni.
Si chiude così una fase di transizione che potrebbe rivelarsi decisiva: la Francia, pur priva di Mbappé e con un centrocampo guidato da Zaïre-Emery, si presenta all’appuntamento con la volontà di costruire una base solida per il futuro e – perché no – per portare a casa una terza stella più ambita che mai.
“L’azione è tutto: l’impossibile è solo un altro modo di dire ‘andiamo avanti’.”
“Il Mondiale non è un miraggio, è un traguardo che parte dalla fase a gironi: dobbiamo restare concentrati e sfruttare ogni occasione.”
In conclusione, la Francia si prepara a chiudere il cammino di qualificazione con solidità, fiducia e una dose extra di giovani promesse pronte a brillare sul palcoscenico più grande.
Punchline 1: Se la difesa è una poesia, oggi è in rima baciata, ma senza Mbappé siamo comunque capaci di scrivere la prossima grande scena.
Punchline 2: E se l’Azerbaigian prova a sorprendere, ricordate che la vera sorpresa è che il baguette non diventi subito un arcobaleno di goal in Francia: il calcio è sempre una carte blanche.