La nazionale saudita partecipa alla Coppa Arabica 2025 a Doha, in un torneo che vede la giovane capitale qatariota tornare a essere palcoscenico di grandi imprese calcistiche. L’Arab Cup, giunta all’undicesima edizione e seconda sotto l’egida FIFA, si svolgerà dal 1 al 18 dicembre. L’Arabia Saudita è inserita nel gruppo con il Marocco e i vincitori delle sfide tra Oman-Somalia e tra Isole Comore-Yemen, offrendo subito uno scenario di alta tensione sportiva.
La narrativa delle quattro imprese parte dalla prima Coppa Arabica che Doha ha ospitato nel 1998: per la prima volta la competizione è stata organizzata in Qatar, e i Sauditi hanno scritto una pagina importante della storia del torneo, tornando a sollevarlo in terra qatariota dopo oltre due decenni.
La prima Coppa Arabica
Nella cornice di Doha, la Saudi Arabia ha consolidato il proprio palmarès nel torneo arabo, offrendo una dimostrazione di continuità tra le generazioni. L’evento ha rinforzato l’idea che il continente arabico sia una casa comune per il calcio e che Doha possa essere un vero e proprio talismano per la vittoria.
Una pagina che si collega a una stagione storica per i sauditi: prima di questo trionfo, la nazionale aveva già lasciato impronte decisive in ambiti continentali, tra stadi ardenti e pubblico in delirio. Il cammino, insomma, è stato lungo ma molto proficuo.
I Mondiali: 1994 e 1998
Prima di questa timeline, cinque anni prima, la Saudi Arabia aveva già segnato una pietra miliare: la partecipazione ai Mondiali per la prima volta, nel 1994, disputati negli Stati Uniti. L’ultima fase delle qualificazioni, però, è stata vissuta interamente in Qatar, con una dura maratona tra Iran, Giappone, Corea del Nord, Corea del Sud e Giappone. Il 28 ottobre 1993, a Doha, l’Arabia Saudita ha chiuso la corsa qualificante superando l’Iran 4-3, conquistando così la qualificazione al Mondiale degli USA e raccontando una storia di successo nata sull’erba qatariota.
La strada non si fermò qui: nel 1998, ancora una volta Doha fu teatro della tanto agognata qualificazione. Nella fase decisiva, l’Arabia Saudita ha dovuto superare una sfida cruciale contro il Qatar, giocata in casa del rivale, e il 12 novembre 1997 ha chiuso con una vittoria per 1-0, assicurando l’accesso diretto al Mondiale di Francia 1998 e consolidando un legame storico tra monarchia saudita e terra qatariota.
La Coppa d’Asia storica
Ben prima di questi superamenti maliziosi, nel dicembre 1988, il capitolo storico: l’Arabia Saudita vinse la Coppa d’Asia per la seconda volta, una conquista in terra qatariota che corrispose al secondo nuovo titolo consecutivo. L’edizione si svolse in Doha, con una finale emozionante contro l’Iran conclusa ai rigori (4-3) dopo i tempi regolamentari e supplementari, decretando il secondo titolo di fila per la selezione saudita.
In quella cornice, Doha non fu solo un palcoscenico: fu una vera e propria culla di successi che hanno contribuito a plasmare l’identità calcistica del regno e ad alimentare la famosa narrativa di una squadra capace di trasformare la pressione in gol.