Inghilterra perfetta sotto Tuchel: otto vittorie su otto e domande che bollono per il Mondiale
17 novembre 2025
La maglia numero 10: una rivalità interna
La nazionale inglese ha chiuso la fase di qualificazione al Mondiale in modo impeccabile. Sotto la guida di Tuchel, ha collezionato otto vittorie su otto, segnando 22 gol e subendo zero, un cammino che alimenta le speranze e le chiacchiere su cosa accade dietro le quinte.
La competizione per il ruolo di numero 10 tra Jude Bellingham e Morgan Rogers è al centro delle attenzioni: un confronto che Tuchel spinge a essere “amichevole” in superficie, ma che serve a stimolare la voglia di successo dentro la squadra. I due talenti hanno mostrato caratteristiche diverse ma complementari, e la decisione finale potrebbe riflettere una scelta di equilibrio tra creatività e quantità di lavoro.
Secondo le osservazioni interne, Bellingham ha dimostrato una leadership consolidata nei grandi palcoscenici, mentre Rogers ha acceso lampi di incidenza offensiva che hanno acceso discussioni su come utilizzare al meglio la sua corsa e il suo inserimento negli spazi stretti.
Chi sostituirà Kane? pensieri sull’attacco
Con Kane che continua ad accumulare reti, l’interrogativo su chi possa prenderne il posto resta centrale: l’assenza non è imminente, ma la gestione delle risorse in attacco è cruciale. Kane rimane il riferimento storico con 78 gol in 112 apparizioni, ma le alternative non mancano: Welbeck e Watkins hanno avuto brevi prove di contenuto, mentre guida/rinforzo come Rashford e Gordon emergono con ruoli ibridi che permettono a Tuchel di variare il modello offensivo.
Rashford, in particolare, punta a un ruolo che gli permetta di essere decisivo in momenti chiave, sfruttando la sua versatilità: non solo finalizzatore, ma creatore di occasioni. Altri nomi, come Madueke, offrono soluzioni diverse ma non sempre definitive, mentre l’opzione di far ricorso a un attaccante più dinamico potrebbe essere una carta da giocare in occasioni specifiche.
In sede di riflessione, la domanda resta: chi completerà il trio offensivo in occasione del Mondiale? La risposta non è scontata e dipenderà dalle prossime settimane di lavoro e dalle condizioni fisiche dei giocatori.
Le domande difensive e il terzino sinistro
In difesa, Tuchel ha avuto chance diverse di sperimentare con Stones che ha dimostrato duttilità, alternando compiti di difesa pura e momenti di gioco da regista abbassando la squadra. Le altre coppie centrali si giocano tra Konsa e Jowei, con l’emergente Quanesah che ha mostrato sicurezza ma deve consolidarsi dopo l’infortunio. La stabilità a sinistra resta il vero rebus: tra O’Riley, Lewis-Skely e Livramento, la scelta non è ancora definita e potrebbe dipendere da chi arriva con la forma migliore al periodo delle partite internazionali di marzo.
Tuchel potrebbe persino aprire a soluzioni diverse a seconda dell’avversario, mantenendo la difesa a quattro come base ma senza escludere variazioni tattiche che potrebbero incidere sulle gerarchie. Intanto, la linea difensiva si prepara a fronteggiare un Mondiale dove la solidità sarà tanto importante quanto la fantasia offensiva.
Con la fase di riflessione già iniziata, il tecnico tedesco appare determinato a scegliere con calma la rosa definitiva per affrontare la competizione, già guardando alle insidie e alle opportunità che si presenteranno nelle prossime settimane. In questo contesto, l’unico elemento certo è che l’Inghilterra continua a essere una squadra ricca di talento, ma pronta anche a lavorare sugli aspetti da perfezionare prima della grande scena del Mondiale.
Conclusione: il lavoro di Tuchel sta entrando nella fase cruciale: tra ottimi numeri, potenzialità da esprimere e dubbi da sciogliere, l’Inghilterra si prepara a una sfida che potrebbe scrivere nuove pagine della sua storia. E se la strada resta irta di domande, beh, almeno la panchina resta una palestra di idee e di talento pronto a emergere.
Se la tattica è una partita a scacchi, Tuchel ha già le pedine pronte: ora serve la mossa giusta, al momento giusto. E ricordate: la palla non è mai in fuorigioco se c’è una battuta pronta nell’angolo della sala stampa.
Punchline 1: Se questa Inghilterra dovesse vincere il Mondiale, la maglia numero 10 potrebbe pagarsi lo smoking… perché finalmente avrà una serata da ricordare senza prenderla in contropiede.
Punchline 2: Se i dubbi restano, beh, non è colpa tua: è la fase di riflessione. E nella tattica, come in una battuta ben piazzata, tutto è possibile con un po’ di humour e una squadra che resta in corsa.