Mondiali 2026: Rooney mette Grealish nel mirino e frammenta la lista inglese

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Gli indizi indicano che Jack Grealish, punto di riferimento dell’Everton, stia allontanandosi dalle convocazioni della nazionale inglese a poche settimane dall’inizio dei Mondiali 2026, in USA, Canada e Messico.

Nonostante una ritrovata forma in viaggio con l’Everton, Wayne Rooney ha tracciato un quadro cupo: le probabilità di rientro di Grealish sono ormai ridotte, e ha consigliato di prenotare le vacanze estive con nonchalance tagliente.

Grealish, 30 anni, sta vivendo una delle migliori stagioni in Premier League dall’arrivo in prestito dall’ex Manchester City, ma Thomas Tuchel, ct dell’Inghilterra, lo ha completamente escluso dall’ultima lista per Serbia e Albania, alimentando dubbi sul suo futuro.

La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che l’ultima uscita della squadra nazionale risale a più di un anno fa, con poche chance di rientro prima della chiusura del periodo internazionale.

Rooney è stato diretto nel valutare la situazione: nel suo programma televisivo ha detto che Grealish non rientrerà e che forse è meglio iniziare a fare le valigie per le vacanze estive. L’episodio si inserisce in un contesto dove un infortunio di Anthony Gordon non ha aperto una finestra reale di convocazione.

La stella di Everton è stata comunque protagonista in chiave positiva: i compagni e la dirigenza ne hanno elogiato caratteristiche tecniche, visione di gioco e leadership nello spogliatoio, elementi che non bastano però a garantire una chiamata in nazionale.

Rooney ha esteso la sua analisi oltre Grealish, criticando anche l’approccio di Tuchel all’attacco: in una recente sfida contro la Serbia, Kane è stato affiancato da un ruolo di “attaccante fantasma” per lasciare spazio ad altre soluzioni offensive.

“L’opportunità di questa pausa internazionale doveva servire a riflettere su chi possa ricoprire il ruolo di uomo-Centroavanti, ma sembra che Tuchel non voglia cambiare rotta,” ha dichiarato Rooney.

La discussione continua sul fatto che l’Inghilterra disponga di opzioni alternative come Marcus Rashford, Eberechi Eze e Morgan Rogers, con Kane che resta al centro del discorso tattico. Alcune valutazioni vedono anche Foden impiegato come attaccante non puro in determinate partite, sollevando dibattiti tra i tifosi.

Rooney ha sottolineato che Kane potrebbe prendersi una pausa per valutare altre possibilità e bilanciare la rosa, poiché non è indispensabile avere sempre il capitano in campo. La scelta di schierare un centravanti diverso potrebbe aprire orizzonti inaspettati.

Se Kane resta, l’allenatore dovrà gestire con attenzione i minuti a disposizione a seconda della forma e della disponibilità degli altri riferimenti offensivi, come Welbeck e Watkins, che offrono profili differenti dal vero centravanti.

Nonostante la distanza dalla nazionale, Grealish vive una stagione molto positiva con l’Everton, diventando una figura chiave nello spogliatoio e attirando l’attenzione dei media ovunque giochi. La sua personalità carismatica è descritta come un valore aggiunto in squadra.

Secondo alcuni compagni, Grealish è una presenza che trascina l’umore e l’attenzione, ma resta da capire se una convocazione possa davvero materializzarsi in vista dei Mondiali 2026.

In chiusura, Rooney ha ricordato che la gestione dell’attacco richiede equilibrio tra luci della ribalta e progresso tecnico: una rosa competitiva passa anche da scelte disciplined e test pre-competitivi.

Due battute finali: 1) Se il Mondiale fosse una selfie, Tuchel cercherebbe l’angolazione perfetta ma perderebbe la foto se mancano i giocatori giusti. 2) Grealish è una calamita per i riflettori: fa parlare di sé, ma serve che i gol arrivino davvero sul campo.