Manchester United: Amorim svela il piano di gennaio tra minuti per Mino e ritorno in Europa
1 novembre 2025
Prepararsi al mercato invernale
Il portoghese Ruben Amorim, allenatore del Manchester United, ha espresso fiducia nel fatto che la squadra possa essere rinforzata durante il mercato di gennaio, sottolineando che la fase che segue richiederà innesti di qualità per restare competitivi a livello europeo.
Assenze chiave e impatto sul turnover
Si prevede che l’assenza di due dei principali attaccanti, Amad Diallo e Bryan Mbombo, peserà sulla rosa: mancheranno alla squadra a metà dicembre per partecipare alla Coppa d’Africa, in programma fino al 18 gennaio 2026, riducendo le opzioni offensive disponibili.
Questo sarà senza dubbio una sfida reale per lo staff tecnico guidato da Amorim, soprattutto in un periodo di calendario particolarmente impegnativo tra partite festive e impegni continentali.
Investimenti passati e la pressione del presente
Manchester United ha speso circa 225 milioni di sterline durante l’estate su quattro acquisti principali, come parte di un progetto di rilancio della squadra dopo una stagione deludente.
Nonostante ciò, il direttore del calcio Jason Wilcox ha ribadito che la finestra invernale resta ancora aperta: il club continua a investire, alimentando le aspettative di ulteriori rinforzi a gennaio.
Koby Maino, tra promesse e minuti
Amorim ha anche parlato di Koby Maino, giovane centrocampista formatosi nell’academy, che aveva chiesto una cessione in prestito nelle ultime settimane di mercato estivo, ma la richiesta è stata respinta.
Finora Maino ha totalizzato solo 138 minuti in Premier League, tutti provenienti dalla panchina, senza avere ancora una reale opportunità di giocare dall’inizio.
La visione di gioco e la pianificazione a lungo termine
In una dichiarazione riportata dal tabloid The Sun, Amorim ha sottolineato la necessità di tornare a competere in Europa, perché tutto ciò che riguarda il club è legato all’obiettivo europeo. Per KoBy Maino, serve continuo utilizzo per inserirlo nel sistema di rotazione, con una o due partite settimanali non sufficienti per inserirlo a regime.
Queste parole riflettono una realtà familiare a United in questa stagione: bilanciare l’asticella delle ambizioni giovanili con la necessità di risultati immediati è una sfida complessa ma cruciale.
Prospettive di gennaio e possibili mosse
Non è escluso un cambiamento di roster durante la finestra invernale: alcuni giocatori potrebbero chiedere la cessione per garantire minuti regolari prima della prossima Coppa del Mondo, mentre la dirigenza valuta opzioni in grado di integrarsi nel nuovo progetto tecnico.
Il tecnico portoghese ha aggiunto: “Possono succedere molte cose dentro al club. Abbiamo la Coppa del Mondo all’orizzonte e alcuni giocatori non giocano molto, quindi potrebbero chiedere di andar via. Devo gestire tutto questo e bilanciare le esigenze del team con le aspirazioni individuali.”
Ha poi insistito sulla necessità di acquisire giocatori in grado di restare a lungo termine: “Non cerchiamo semplicemente un acquisto per riempire una casella, ma elementi che possano contribuire al progetto nel tempo.”
Verso il ritorno in Europa e le possibili uscite
Secondo diverse fonti, l’attaccante olandese Joshua Zirkzee potrebbe lasciare Old Trafford a gennaio per cercare minuti… magari non in caffè ma sul campo. Il futuro di alcuni jolly della panchina resta incerto, mentre la società punta a contenere i costi e a riequilibrare la rosa.
In definitiva, Amorim proietta United verso il ritorno in Europa come parte integrante della stabilità sportiva ed economica del club. “Dobbiamo tornare in Europa. Non è solo una questione di storia: partecipare è essenziale per la salute del progetto.”
Se il mercato di gennaio porta rinforzi mirati e una gestione migliore delle rotazioni, i RED DEVILS potrebbero ritrovare la strada giusta. E se in questo periodo dovessero nascere nuove formule tattiche, che sia per una vittoria o per una risata, ricordate che la panchina non è un locale di degustazione: è la palcoscenico dove si costruiscono sogni e, talvolta, si sorride di gusto. Punchline finale: se i minuti contano, Mino ha già vinto la gara della panchina; è diventato campione dell’impegno silenzioso. Seconda punchline: in questa stagione la panchina è una palestra… solo che qui i pesi sono la tattica e il calendario, e magari l’abbonamento è a tempo pieno.