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Milano-Cortina 2026: tra cantieri, ghiaccio artificiale e una sfida olimpica che accende l'inverno

28 ottobre 2025

Milano-Cortina 2026: tra cantieri, ghiaccio artificiale e una sfida olimpica che accende l'inverno
Dubi presenta la strategia per Milano-Cortina 2026

Milano-Cortina 2026: tra ambizioni e cantieri

Di fronte alle incertezze sul futuro delle Olimpiadi Invernali, Christophe Dubi, direttore esecutivo delle gare per il CIO, ritiene che il successo di Milano-Cortina 2026 sia essenziale.

Dopo le Olimpiadi estive di Parigi 2024, Milano-Cortina ospiterà anche molte manifestazioni in sedi sparse nel Nord Italia e tra le Dolomiti.

Dubi ha rilasciato un'intervista all'AFP con osservazioni chiave, tra cui la domanda: "A meno di tre mesi dall'inaugurazione, Milano-Cortina è pronta?"

Tra l'inizio e la consegna dei giochi, c'è una fase non semplice per gli organizzatori e per il CIO, soprattutto per la formazione dei volontari.

Nella "Arena Santa Lucia" (sede temporanea che ospita le partite di hockey su ghiaccio a Milano), i lavori terminano il 15 dicembre; fino ad allora ci sono circa 800 persone impiegate ogni giorno. È sorprendente, ma l'operazione avanza; finché i lavori non sono completi resta una priorità.

Dopo Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022, quale impatto lascerà Milano-Cortina nella storia delle Olimpiadi? Secondo Dubi, l'infrastruttura predisposta, con strade, ferrovie, funivie, parcheggi e tunnel, va sfruttata senza ostacolare lo sviluppo del turismo alpino.

La frase chiave è che si cercano soluzioni che consentano di utilizzare ciò che è già presente, puntando su sistemi operativi efficienti e su esperienze tecnologiche avanzate. La rete Milano-Cortina si estende su sette assi e, per il 2030, oltre 500 chilometri legano l'area tra la Valle di Susa e il Mare Mediterraneo; l'obiettivo è offrire un'esperienza unica agli atleti.

La cerimonia di apertura vedrà quattro sedi: lo stadio San Siro di Milano, con sfilate a Predazzo, Livigno e Cortina, offrendo a tutti gli atleti la possibilità di assistere all'inizio dell'evento, forse per la prima volta.

Ogni sera ci sarà una zona dedicata agli "eroi" dell'evento a Milano, Bormio e Val di Fiemme, per far sentire a casa chiunque, ovunque si trovi.

Per chi vivrà l'evento, giornalisti e spettatori, sarà fondamentale la pianificazione: spostarsi da Milano a Cortina non avverrà tramite un semplice treno ad alta velocità. E lo stesso valga nel 2030 e 2038 se i giochi si svolgessero in Svizzera.

Questo paragrafo prosegue e descrive l'idea di offrire un'esperienza testata e guidata da tecnologie immersive, affinando l'organizzazione per i futuri Giochi.

Prospettive e clima: cosa cambia per il 2030?

Si ipotizza che l'esito di Milano-Cortina non modificherà il numero di operatori o il piano principale; l'esperienza consiste nel testare l'evento in contesti urbani e montani, con tecnologie come la realtà aumentata 3D e altre innovazioni.

Alla fine del 2023, il CIO stimava che solo dieci paesi avrebbero potuto ospitare i Giochi Invernali entro il 2040. Il tema climatico resta centrale: la temperatura e la gestione del ghiaccio sono nodi cruciali, con riflessioni sull'uso di ghiaccio artificiale sviluppato da una compagnia svizzera.

Per le discipline legate al ghiaccio, si esplorano alternative e nuove idee, come piste e tecnologie capaci di ridurre l'impatto ambientale, trasformando l'esperienza estiva in praticabile anche senza raffreddare ogni pista.

Paralimpiadi Invernali 2026: circa 600 atleti parteciperanno a 79 competizioni in 6 sport. Le Paralimpiadi celebrano i 50 anni della manifestazione e segnano il ritorno in Italia, dopo Torino 2006. Si introdurrà una medaglia nuova nel curling su sedia a rotelle misto per la prima volta in questa edizione.

La cerimonia di chiusura si terrà il 15 marzo 2026 al campo da curling di Cortina, luogo storico della Winter Games 1956, recentemente rinnovato.

Punchline 1: se tutto va liscio, Milano e Cortina firmeranno un patto per dividere equamente ghiaccio e caffè degli spettatori. Punchline 2: se il meteo tradisce, non temete: il ghiaccio artificiale è l'eroe che scivola sul palco mentre noi restiamo in piedi… almeno finché non inciampiamo sui souvenir!

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Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Chi è Christophe Dubi?

Responsabile della gestione olimpica al CIO, interviene per definire l'importanza dell'evento.

Qual è l'obiettivo principale di Milano-Cortina 2026?

Garantire il successo dell'evento e creare un modello operativo anche per il 2030 e oltre.

Quanti atleti parteciperanno alle Paralimpiadi Invernali 2026?

Circa 600 atleti in 79 competizioni in 6 sport.

Quali sfide climatiche e tecnologiche sono in campo?

Gestione della temperatura, produzione di ghiaccio e possibili soluzioni di ghiaccio artificiale.