Osimhen e Mbombo guidano Nigeria e Camerun verso la battaglia definitiva a Rabat
12 novembre 2025
La svolta di Rabat
Victor Osimhen e Bryan Mbombo guidano Nigeria e Camerun nel tentativo di ottenere una delle due postseason mondiali through un mini-spareggio africano che si svolge a Rabat, capitale del Marocco, tra il 13 e il 16 novembre. Le due semifinali mettono di fronte Nigeria contro Gabon e Camerun contro la Repubblica Democratica del Congo, con le vincenti che avanzeranno a una finale prevista per domenica prossima sempre a Rabat. Il vincitore della fase ridotta accede a un ulteriore playoff internazionale in marzo, dove si contenderanno due posti per il Mondiale USA-Messico-Canada 2026.
La fase di qualificazione ha visto le due nazionali chiudere seconde nei rispettivi gruppi, alle spalle di Sudafrica e Capo Verde, e ora sperano di ribaltare la classifica attraverso i playoff. Nigeria e Camerun vanno quindi a Rabat con l’obiettivo di non fallire un nuovo tentativo di andare al Mondiale. La palla rotonda e il destino sono dalla loro parte, ma la posta in palio resta alta, e una vittoria non garantisce nulla senza la definitiva ratifica a marzo.
Nel dettaglio, chi vincerà il mini-torneo di Rabat si dedicherà a un altro playoff internazionale che vedrà partecipare sei nazionali a marzo, per decidere i due posti rimanenti al Mondiale nordamericano. Nigeria e Camerun cercheranno dunque di trasformare i margini in opportunità e di riscattare un’annata in cui il salto diretto è sfuggito per pochi punti o per dettagli arbitrali.
Osimhen, protagonista in patria e in Europa, resta al centro delle attenzioni: la sua tripletta contro il Benin e l’ampia prestazione con l’Ajax hanno rafforzato la sua leadership nella corsa ai gol decisivi e hanno acceso nuovamente le speranze azzurre della Nigeria. Mbombo, dall’altra parte, è reducesi da una stagione recente con ottimi segnali di forma al Manchester United, marcando gol importanti e prendendo la scena come uno dei volti chiave per l’attacco dei Lions Indomptables.
La coppia d’attacco è supportata da un commissario tecnico, che ha riconosciuto pubblicamente la necessità di una prestazione all’altezza in Marocco, pur ammettendo che il cammino sarà lungo e difficile. L’entusiasmo dei tifosi è palpabile, ma restano dubbi su equilibrio e continuità di rendimento delle due squadre nel formato a eliminazione diretta.
Aperture tattiche e scenari
La Nigeria ha dovuto superare tensioni interne: uno strappo tra federazione e giocatori ha generato momenti di incertezza durante la preparazione, incluso un episodio di satire pubblicato da una stella della nazionale. Questi episodi hanno messo in luce fragilità strutturali che la squadra dovrà gestire per rimanere concentrata sui propri obiettivi. Dall’altra parte, la Gabon – che cerca il primo grande trionfo storico – porta il peso di essere la testa di ponte di una squadra seconda classificata con buone performance ma meno continuità rispetto ai big della competizione.
Nel dossier degli assi offensivi, la Nigeria può contare su Osimhen e sul talento degli attaccanti del campionato italiano, mentre la Camerun guarda all’apporto di Mbombo, reduce da una sequenza di gol decisivi con club di Premier League e a una rinvigorita fiducia sotto la guida tecnica di Marc Brys. La formula del playoff resta una porta stretta ma non chiusa verso l’obiettivo: la finale di Rabat determinerà una delle due squadre che voleranno a marzo per un piazzamento nello spareggio mondiale.
Conto finale e prospettive
La squadra che uscirà vittoriosa da Rabat affronterà un mini torneo internazionale che includerà sei squadre e, in base al risultato, garantirà uno dei due posti disponibili a marzo. Non si tratta di un percorso semplice, ma Nigeria e Camerun hanno dimostrato di saper reagire nelle occasioni giuste e di possedere giocatori in grado di cambiare le sorti delle partite in pochi minuti.
In conclusione, la semifinale di Rabat rappresenta una svolta decisiva per le ambizioni dei due grandi del calcio africano, con Osimhen e Mbombo chiamati a portare in alto le bandiere di Nigeria e Camerun in una stagione che può ancora riservare un lieto fine mondiale.
Se Rabat sorride a una delle due squadre, la palla continuerà a rotolare: e se tutto va storto, beh, si canta lo stesso: la prossima partita è alle porte e la passione non si spegne mai.