Ottobre decisivo per l’Arabia Saudita: a un passo dal Mondiale tra vittorie e incognite
5 ottobre 2025

Record notevole
La nazionale saudita è a due passi dal qualificarsi per il settimo Mondiale, prima delle due sfide contro Indonesia e Iraq nello spareggio che assegna la partecipazione al torneo.
I giocatori sperano di ottenere un risultato positivo nelle due gare che potrebbe regalare loro la vetta del gruppo e l’accesso diretto, evitando scenari più intricati.
Ottobre si è rivelato un mese chiave, con una sequenza di successi significativi ma anche qualche passo falso che ha acceso discussioni.
Un cammino storico verso il Mondiale
Seguendo le orme della qualificazione al Mondiale 2022, la nazionale saudita guidata dall’allenatore francese Hervé Renard sogna di guidare la squadra verso il Mondiale 2026 negli Usa, Canada e Messico.
Record notevole: la squadra ha una storia di ottobre davvero ricca.
La nazionale Saudita ha disputato in ottobre 108 incontri, vincendone 52, pareggiando 29 e perdendone 27.
La percentuale di vittorie è 48,15%, i pareggi 26,85% e le sconfitte 25%. In ambito offensivo hanno segnato 193 reti e incassato 111.
Secondo il sito ufficiale della nazionale Saudita, la Verde conquistò la prima vittoria di ottobre contro la Siria il 22 ottobre 1957, durante i Giochi Arabi ospitati dal Libano, con 3-1.
La sconfitta iniziale fu contro la Giordania 1-0, dopo un pareggio contro il Libano 1-1.
Inizio preoccupante
Nelle qualificazioni mondiali disputate in ottobre 1989, l’inizio fu difficile: la Cina vinse 2-1 dopo che la Verde aveva ottenuto un vantaggio su un rigore; l’unico successo fu contro la Corea del Nord 2-0, mentre la squadra perse contro la Corea del Sud 0-2 e pareggiò con Qatar e Emirati Arabi Uniti 1-1 e 0-0.
La storia continua con altre tappe che mostrano alti e bassi tipici di una corsa epica verso il Mondiale.
La via per la Francia
Se l’ottobre 1989 fu shock, l’edizione successiva delle qualificazioni fu molto migliore. Nel 1993 la nazionale saudita iniziò con un pareggio con il Giappone, poi batté la Corea del Nord 2-1 e restò in scia con Corea del Sud e Iraq 1-1, prima di imporsi sull’Iran 4-3 in una sfida decisiva.
Nella partita storica, la squadra trovò protagonisti chiave che permisero di volare verso il Mondiale successivo, mostrando una crescita pronta a brillare anche agli Europei del 1994.
Sotto la guida dell’allenatore Mohammed Khraishi, l’Arabia Saudita trovò la strada verso la Coppa del Mondo e stupì il mondo con la cavalcata che li portò al torneo USA 1994.
Prospettive per il Mondiale 2026
Da quel punto, l’accesso al Mondiale è diventato quasi una routine. Nei Mondiali di Francia 1998, Corea–Giappone 2002, Germania 2006, Brasile 2014 e Russia 2018 la squadra ha saputo raccontare una lunga storia di ambizioni e traguardi, anche se i giorni migliori hanno sempre dovuto convivere con momenti meno brillanti.
Allo stato attuale, l’obiettivo è guidare l’Arabia Saudita verso il Mondiale 2026 in USA, Canada e Messico, con una serie di partite chiave in programma tra ottobre e la fine delle qualificazioni asiatiche.
La strada resta lunga ma promettente, e l’entusiasmo non manca tra tifosi e addetti ai lavori. Ah, e se l’allenatore chiede calma, rispondiamo con una vittoria: la calma è sopravvivenza per chi gioca il pallone, la vittoria è una pizza dopo la partita. Fine della novella.