Pedri svela cosa è cambiato al Real Madrid prima del Clasico: tra risposte e riflessioni
25 ottobre 2025
Prima del Clasico
Lo spagnolo Pedri González, protagonista del Barcellona, valuta la stagione fin qui disputata dalla sua squadra in vista della partita di cartello contro il Real Madrid. Barcellona sarà ospite al Santiago Bernabéu, domenica, per la decima giornata della Liga. Pedri, durante un colloquio con DAZN, ha detto: «Abbiamo iniziato bene la stagione, ma ultimamente ci sono cose da migliorare; lo so e sappiamo esattamente cosa dobbiamo sviluppare».
Ha aggiunto: «Stiamo lavorando con lo staff tecnico per correggere gli errori che commettiamo; la mia valutazione della squadra ora è intorno a 6 o 7, ma spero di arrivare a 10 contro il Real Madrid». Ha osservato anche che ha visto alcune partite del Real Madrid: «è chiaro che sono cambiate alcune dinamiche, ora cercano di avere più possesso e controllare la partita».
Alla vigilia del match, i toni restano pragmatici: lo sguardo è rivolto al campo e alla necessità di trasformare le occasioni in risultati concreti, soprattutto in un match così carico di storia e rivalità.
Concludendo, Pedri ha sottolineato: «Cercheremo di essere la squadra dominante nella circolazione, mentre il Real Madrid potrebbe puntare sulle transizioni, sfruttando i movimenti di giocatori come Mbappé e Vinícius Júnior, che sanno sfruttare al meglio le ripartenze».
Il Real Madrid, dal canto suo, occupa la testa della classifica con 24 punti, tallonato dal Barcellona a quota 22. A ripercorrere i recenti verdetti, il Barcellona ha rifilato una prova importante all’Olympiakos (6-1) in una delle gare della fase a gironi, mentre il Real Madrid ha superato la Juventus 1-0 al Bernabéu nella stessa tornata.
Discorso simile sull’andamento reciproco: la stagione passata ha visto una serie di Clasico molto intensa tra le due formazioni, con la Dinamica della Liga e gli appuntamenti di coppa che hanno alimentato le discussioni tra tifoserie. Il Barcellona ha chiuso la Liga 2024-2025 in crescita, ma la memoria resta legata a sfide memorabili contro il Real, con diversi passaggi a vuoto da parte di entrambe le squadre e una volontà rinnovata di rivalsa per la stagione in corso.
Situazione e storia recente
Fin qui la Liga ha offerto una singolare alternanza di risultati tra le due squadre: Barcellona ha disputato nove incontri, con sette vittorie, un pareggio e una sconfitta, totalizzando 22 punti; il Real Madrid ha totalizzato 24 punti, mantenendo la vetta insieme a una serie di successi e una sconfitta pesante contro l’Atlético. Il Clasico del prossimo weekend si presenta quindi come una tappa decisiva per la classifica, con un Barcellona che cerca di avvicinarsi o sorpassare i rivali.
Nel racconto delle finali e degli incontri chiave della passata stagione, il Barcellona ha avuto momenti di grande dominio: una vittoria pesante in Liga, una Supercoppa Spagnola vinta in Arabia con un punteggio pesante, e una finale di Coppa del Re che ha aggiunto pepe alla rivalità. Si parla spesso della capacità del Barça di rispondere agli input del Real con una fase offensiva efficace, ma anche di dover controllare la fase difensiva quando il contropiede avversario è temibile. Il match di domenica rappresenta dunque una cartina tornasole importante per capire se entrambe le squadre hanno trovato stabilità e continuità.
In chiusura, si guarda ai prossimi giorni come a una finestra decisiva: la rivalità resta affilata, ma la tecnica e la tattica sono in continua evoluzione, e l’orizzonte di questa sfida regala sempre spettacolo e imprevedibilità.
Messa a fuoco finale
Lo spettacolo è garantito: il Clasico è una formula perfetta per misurare stati di forma, motivazioni e leadership di gruppo. E anche se la palla resta rotonda, in questo club è la testa a fare la differenza: allenatori, giocatori e tifosi aspettano una partita all’altezza delle fantasie più roventi.
Punchline Sniper n.1: la tattica è semplice: colpisci dove serve, ma falla arrivare nel momento giusto. Se serve una freccia in più, chiedi al tecnico di allenare anche la tua pazienza. Punchline Sniper n.2: se pensi che siano solo 90 minuti, felice chi si ricorda che in realtà sono 100… per chi guarda, perché la palla è rotonda e la suspense è infinita.