Calma d'acciaio prima del Clasico: Alonso guida il Real Madrid verso il Bernabéu tra silenzi e fuoco
25 ottobre 2025
 
            Prima del Clasico: Alonso calma e concentrazione
L’allenatore Xabi Alonso ha presentato una conferenza stampa dai toni morbidi ma taglienti, ricordando che il Real Madrid arriva al derby contro il Barcellona con la massima concentrazione e con tutti i giocatori disponibili al 100% per la sfida al Santiago Bernabéu, valida per la Liga. Una cornice di grande attesa: il pubblico madrileno vuole vedere la squadra rispondere presente, con calma ma determinazione, senza improvvisazioni.
Il tecnico ha ribadito che la missione è restare fedeli al proprio metodo, evitando qualsiasi siparietto extra-campo. Non è sfuggita la domanda sulle provocazioni provenienti dal Barcellona, soprattutto dopo le parole di Lamine Yamal; Alonso ha risposto con pacatezza, fin troppo chiaro: la discussione non serve e la cosa che conta è ciò che succede in campo.
«Non entrerò in questo dibattito», ha detto. «Le parole arrivano, ma sono i risultati sul campo a restare. Noi lavoriamo per essere pronti ad ogni situazione e per offrire una prestazione che rappresenti al meglio il nostro progetto.»
In un clima di cautela ma con grande energia, Alonso ha valorizzato l’apporto dei tifosi: «Il Bernabéu può essere un fattore decisivo. Il nostro obiettivo è sfruttare l’onda positiva della casa per spingere la squadra verso una prestazione di alto livello.»
Il tecnico ha sottolineato che il Clasico è, per definizione, una partita speciale, ma anche una grande opportunità per mostrare la crescita del proprio progetto. «Vogliamo sentire la potenza della nostra gente, percepire quella carica che può aiutarci a superare i momenti difficili e ad affrontare i nostri momenti di forza», ha spiegato con calma.
Non ha rivelato l’undici iniziale, spiegando che i giocatori convocati sono pronti, ma che la scelta finale dipenderà da valutazioni tattiche ed emotive fatte prima dell’avvio. «L’11 è in testa, ma la mente è ancora pronta a cambiare se serve per la partita», ha zittito eventuali dubbi.
Mbappé, forma e prospettive
Un altro tema chiave riguarda Mbappé, presentato dall’allenatore come uno dei motori della squadra. Alonso ha elogiato lo stato di forma del francese, definendolo tra i migliori periodi della sua esperienza al Madrid. «Si trova in un momento molto positivo, con una motivazione altissima e una consapevolezza totale delle proprie qualità», ha detto.
Il tecnico ha aggiunto che Mbappé deve essere decisivo non solo con i gol, ma con l’impatto complessivo sul gioco: la sua presenza deve allargare gli spazi, creare opportunità e guidare la manovra offensiva. «La sua efficacia va misurata anche attraverso la distrazione che porta agli avversari e al modo in cui trascina i compagni a dare di più», ha spiegato.
Le parole di Alonso hanno toccato anche il tema della dinamica offensiva: per la squadra contano i movimenti, i tempi di inserimento e la precisione delle verticalizzazioni. L’obiettivo è giocare una partita intelligente, senza perdere la solidità difensiva e con una pressione mirata nei momenti giusti.
Nel racconto delle settimane che hanno portato a questo Clasico, Alonso ha ricordato come il derby perso contro l’Atletico Madrid sia servito da insegnamento: «Abbiamo lavorato su alcuni dettagli e ora ci troviamo in una linea di crescita chiara. Siamo all’inizio di un nuovo progetto e vogliamo presentarlo al meglio ogni volta che scendiamo in campo.»
La filosofia di gioco resti chiara: guardare avanti, creare azioni con iniziativa propria e non solo reagire all’avversario. «Non giochiamo difensivamente per paura, ma con una mentalità proattiva: pianifichiamo ogni passaggio e cerchiamo di imporre il nostro ritmo nelle fasi chiave della partita», ha confermato.
Alla domanda se la presenza di Lamine Yamal o eventuali discussioni internazionali possano influire sull’umore della squadra, Alonso ha risposto che l’obiettivo è la capacità di restare concentrati e pronti alle sfide. «La partita è importante, ma ciò che importa è la qualità dell’esecuzione, non i rumori esterni», ha concluso con una nota di prudente ottimismo.
Con l’allenatore che chiude la conferenza con una frase-prima e una promessa: il Clasico sarà deciso dall’intelligenza collettiva e dalla fermezza delle azioni, non dalle parole. Il Real Madrid arriva al match con un senso di controllo, ma anche con la consapevolezza che il Barcellona non regalerà nulla. La scena è pronta per un clásico che promette tanto spettacolo.
Alla fine, Alonso ha concesso una battuta leggera per stemperare la tensione: «Se l’energia del Bernabéu fosse una moneta, sarebbero tutte difficili da cambiare», ha scherzato. Un altro sorriso è arrivato quando ha aggiunto che, se la partita fosse un esame, la classe sarebbe definitivamente sufficiente; ora si testa la pratica sul prato.
Punchline: se il calcio fosse una ricetta, il clasico avrebbe come ingrediente principale l’adrenalina… ma senza prendersi troppo sul serio, perché a fine serata conta la linea del risultato. Seconda punchline: Alonso non parla molto, ma quando parla fa pareggiare i cuori dei tifosi: calma, progetto e vittoria, senza suspense inutile.
 
             
                         
                        