Quando i conti contano quanto i gol: la verità dietro la sospensione FIFA dello Shabab
11 novembre 2025
La decisione FIFA e la risposta del club
Il club Al Shabab ha rivelato le ragioni della decisione della FIFA di sospendere l'iscrizione dei propri giocatori, annunciata negli ultimi giorni.
Con un comunicato ufficiale, la società ha confermato che la sospensione è legata a debiti verso Dynamo Kyiv per una somma di 500 mila dollari.
Questi importi derivano dal trasferimento del portiere ucraino Georgiy Bushan al club, somme dovute a seguito della firma del contratto tra le parti.
Al Shabab ha spiegato che la dirigenza ha già avviato le misure per saldare l'importo con urgenza e che mirano a revocare la sospensione non appena il pagamento sarà completato, permettendo ai giocatori di essere registrati durante la finestra di mercato invernale.
L'amministrazione segue tutte le controversie in corso contro la società e lavora per gestirle una per una secondo le norme ufficiali, per garantire la regolarità dell'assetto legale del club.
La trattativa Georgiy Bushan e l'impatto sull'organico
Lo Shabab aveva annunciato l'ingaggio del portiere ucraino Georgiy Bushan dal Dynamo Kyiv durante il mercato invernale scorso.
La scelta è stata preferita a quella dell'ungherese Peter Gulacsi, che era stato tra i nomi monitorati in quel periodo.
La firma mirava a sostituire l'assenza del portiere coreano Kim Seong-gyu, rimasto fuori per infortunio al crociato durante la ottava giornata del campionato.
La presenza di Bushan in Arabia Saudita è stata la sua prima esperienza al di fuori dell'Ucraina; successivamente è stato prestato al Polissia in Ucraina per una stagione nell'ultimo mercato estivo.
Questa mossa è stata consigliata dall'allenatore spagnolo Emmanuel Alguacil, che ha dato il via libera all'amministrazione per chiudere rapidamente la pratica dopo la valutazione delle prestazioni del portiere.
Bushan ha disputato 13 gare con lo Shabab nella stagione scorsa, subendo 28 gol e senza una clean sheet, un dato che ha accelerato la sua partenza.
Crisi finanziaria e prospettive future
Al Shabab è uno dei club più antichi della capitale Riyad, con 43 titoli, ma da anni convive con una crisi finanziaria che ha portato a sospensioni delle iscrizioni e a difficoltà nel mercato, limitando la capacità di restare al passo con i grandi della Saudi Pro League.
Il ministero dello Sport saudita è intervenuto con 130 milioni di riyal per sostenere il club e rafforzare la sua posizione finanziaria, permettendogli di gestire le attività amministrative e sportive prima dell'inizio della stagione.
Attualmente la squadra è 13ª in Roshen Saudi League con 7 punti (1 vittoria, 4 pareggi, 3 sconfitte).
In Coppa del Re, lo Shabab ha superato Abha ai calci di rigore 4-2 dopo un 2-2 nei tempi regolamentari, e ha sconfitto Al-Zulfi 1-0 nel turno successivo.
La sorte in vista degli ottavi di finale: sfiderà l'Unione (Al-Ittihad), detentrice del titolo, in una sfida molto attesa data la rivalità storica tra i club.
Abdo Atif, ex stella della nazionale, ha espresso preoccupazione per il calo dei risultati e ha chiesto cambiamenti sostanziali nel mercato di gennaio; ha inoltre rifiutato l'idea di esonerare l'allenatore, ritenendolo necessario finché non verrà rivoluzionato l'organico per circa il 70%.
Morale finale: se le casse fischiano più forte del fischio dell'arbitro, allora il vero calcio è segnato sul libro paga. E se la tua difesa è in rosso, è ora di far entrare anche il contabile sul campo.