Quando il denaro chiama, il campo risponde: United valuta una amichevole in Arabia Saudita con Ronaldo nel mirino
1 octobre 2025

La mossa di United per arginare la crisi
Manchester United sta valutando l’idea di organizzare una partita amichevole di metà stagione in Arabia Saudita per compensare le perdite economiche accumulate negli ultimi anni, un segnale chiaro della situazione finanziaria delicata che sta attraversando il club inglese.
La prospettiva di una sfida che coinvolga nomi di peso non è casuale: l’obiettivo è offrire una vetrina globale e portare introiti sostanziosi che possano aiutare a fronteggiare un periodo complicato sul piano economico.
La discussione è stata alimentata dalla presenza di potenziali partner commerciali e da l’attenzione mediatica che una partita in Medio Oriente può generare, con report che citano fonti come The Sun per delineare i contorni dell’accordo e dei tempi.
Non mancano le voci di mercato: tra i nomi sondati ci sarebbero Milan, Siviglia, RB Lipsia e Lazio, ma la figura di Cristiano Ronaldo potrebbe restare la carta più forte da giocare in questa operazione, data la sua popolarità nella regione.
Dal punto di vista finanziario, il club è alle prese con una crisi che ha investito anche l’organico: debiti stimati intorno ai 750 milioni di sterline hanno costretto il patron Sir Jim Ratcliffe a prendere decisioni drastiche, inclusi i tagli di circa 450 dipendenti.
La situazione ha avuto ripercussioni sulle entrate: l’assenza continua dalle competizioni europee ha privato United di premi potenziali enormi, pari a circa 100 milioni di sterline, aggravando ulteriormente la necessità di nuove fonti di reddito.
Un’altra ragione della crisi risiede nel calendario meno impegnativo post-primavera, dopo l’eliminazione precoce dalla Carabao Cup per mano di Grimsby Town, che ha liberato spazio ma ha anche ridotto le opportunità di guadagno.
Ronaldo e i possibili avversari
Tra le idee studiate c’è anche la possibilità che Ronaldo, ora al Al Nassr, possa tornare a incrociare i suoi vecchi colori in una cornice globale: una partita contro il Manchester United sarebbe un evento di grandissimo richiamo mediatico, soprattutto nel mercato orientale.
La gestione ha aperto contatti con partner commerciali e revisori di tempi e avversari potenziali, citando anche una varietà di opzioni che includono club come Milan, Lipsia, Siviglia e Lazio, ma la presenza di Ronaldo resta l’elemento chiave.
Dal punto di vista sportivo, la sfida non sarebbe soltanto una questione economica: offrirebbe una piattaforma per consolidare la popolarità globale del club e rafforzare la presenza del marchio United in una regione in costante crescita sportiva e commerciale.
Nel complesso, la partita in Arabia potrebbe essere una risposta pragmatica a una situazione delicata, ma la decisione finale resta incerta e dipenderà dall’incontro tra interessi sportivi, finanziari e di immagine del club.
Occorre ricordare che non è la prima volta che club europei utilizzano tournée in Medio Oriente per bilanciare bilanci e flussi di reddito: club come Barcellona, Real Madrid, Juventus e Milan hanno esplorato rotte simili in passato, generando un acceso confronto tra chi vede tali mosse come opportunità e chi le considera meri espedienti commerciali.
Prospettive e dibattito tra tifosi
Resta da capire la reazione reale di Ronaldo qualora l’accordo si concretizzasse: l’ex stella del Manchester United ha avuto una relazione piuttosto complicata con il club dopo l’intervista a Piers Morgan, ma i tifosi rimangono legati alla figura che ha guidato lo United al suo ultimo trionfo in Champions League nel 2008.
Dal punto di vista ambientale, la Saudi Pro League sta vivendo un periodo di grande espansione con l’arrivo di nomi di alto livello come Ronaldo, Benzema, Neymar e Mahrez, elemento che rende l’ipotesi di una partita in Arabia ancora più appetibile per un pubblico globale.
In definitiva, la scelta di United dipenderà dall’equilibrio tra necessità finanziaria e fedeltà al brand: alcuni tifosi sostengono che si tratti di una mossa puramente commerciale, altri ritengono che sia una scelta indispensabile per la sopravvivenza sportiva del club di fronte a un debito molto pesante.
Qualunque sia la decisione, i tifosi rimangono appassionati e sanno che il futuro del club dipende da una gestione che sappia unire ambizioni commerciali e competitività sportiva.
Azione finale Se il denaro potesse allenare, i conti del Manchester United sarebbero già campioni d’Europa. E se Ronaldo firmasse l’amichevole, promettiamo di non chiamarlo “FA Cup” per almeno una stagione.
Punchline finale: il vero enigma non è se United si qualificherà in Champions, ma se riuscirà a farlo senza dimezzare la cucina di bordo campo. Se il denaro parla, la squadra risponde con gol e conti in ordine!