Quando il missile tattico sbanda: Ferdinand invita a tornare al 4-2-3-1, Manchester United in crisi
29 septembre 2025

Contesto e critica all’approccio tattico
Il Manchester United attraversa una delle fasi più buie della sua storia recente. Da quando Rubén Amorim è stato nominato allenatore nel novembre scorso, la critica al suo stile tattico e alle scelte tecniche non si è mai placata.
Con una serie di risultati deludenti, è toccato a una delle icone del club, Rio Ferdinand, lanciare un messaggio tagliente contro l’insistenza dell’allenatore sul 3-4-2-1 e chiedere il ritorno al classico 4-2-3-1 che, secondo lui, meglio corrisponde alle possibilità attuali della squadra.
Conseguenze e analisi sulla domanda tattica
Da quando è subentrato, Amorim ha imposto un 3-4-2-1; in 33 partite di Premier League, ha perso 17 gare, vinto 9 e le altre sono finite in pareggio. Questo rendimento ha trascinato lo United al 15° posto nel campionato scorso, la peggior posizione di sempre in Premier League, e ha amplificato la pressione dopo la finale europea persa contro il Tottenham.
Neanche questa stagione pare offrire una luce: tre sconfitte nelle prime sei partite e l’eliminazione precoce dalla Coppa di Lega contro il Grimsby Town hanno alimentato il timore di un tracollo già in atto.
Riflessioni di Ferdinand e potenziali vantaggi del 4-2-3-1
Di fronte a questo scenario cupo, Ferdinand, 46 anni, ha parlato con toni sicuri nel proprio podcast, ritenendo che la crisi sia prima di tutto tattica. «Se giocassero in 4-2-3-1, credo che tutti i giocatori sarebbero in ruoli confortevoli», ha spiegato. Ha aggiunto che due vertici di centrocampo come Casemiro e Ugarte, più un trequartista dentro al trio offensivo, potrebbero sostenere al meglio Bruno Fernandes e i compagni in avanti.
Conclude Ferdinand: «Non credo sia una questione di scienza missilistica. Penso che tutti la vedano nello stesso modo».
Tra i vantaggi del 4-2-3-1, Ferdinand sottolinea una migliore copertura difensiva grazie a una coppia di mediani affidabile e a una linea offensiva flessibile che potrebbe ricavare spazio per i movimenti di Bruno Fernandes in zona centrale, dove i suoi numeri sono spesso strabilianti.
In una partita contro il Chelsea, ad esempio, l’attacco ha trovato più impulso non appena Bruno è avanzato, contribuendo al vantaggio e rafforzando l’idea che la collocazione corretta di Bruno possa essere la chiave per tornare a vincere.
Risposta della tifoseria e prospettive future
La tifoseria non nasconde più la frustrazione: i risultati fin qui non rispecchiano la storia del club. La dirigenza si trova tra l’urgenza di valutare senza spezzare rapidamente il progetto e la necessità di non compromettere i risultati e la sostenibilità economica, soprattutto con la prospettiva di una prossima stagione europea incerta.
Le dichiarazioni di Ferdinand rispondono alle voci di supporters e analisti: la linea attuale non sembra adeguata al livello della Premier League né al potenziale dei giocatori. Non si tratta di una semplice “scienza missilistica”, ma di una scelta tattica tradizionale che potrebbe risollevare un club storico.
Il futuro è incerto
Rimane la domanda chiave: Amorim è disposto a rivedere le sue certezze e tornare al 4-2-3-1 per tentare una risalita, oppure la sua ostinazione lo trascinerà in una sequenza di battute d’arresto che rischiano di minare l’intero progetto? Le settimane che verranno saranno decisive per il destino del tecnico portoghese e per la stagione dei Red Devils.
In conclusione, tra dubbi, speranze e un pubblico pronto a sostenere o punire l’evoluzione tattica, la situazione resta tesa e affascinante da seguire. E se non fosse questa la vera sequenza da seguire, beh, almeno il caffè del quartier generale del club non manca mai di scaldare la giornata. Punchline finale: se questa tattica è un missile, è stato lanciato senza bersaglio, ma con una severe dose di pubblico che applaude l’imperfezione. Seconda punchline: se Amorim non si schiarisce le idee, forse è meglio tornare al 4-2-3-1… o al meno al 4-2-3-1 del bar: qui almeno si ordina la birra prima dei cambi.