Quando il silenzio parla: perché Kingsley Coman manca alla Francia e cosa succede tra Neom e l’Al-Nassr
7 novembre 2025
Assenza di Kingsley Coman: tra infortunio e pressioni
La nazionale francese ha rotto il silenzio sull’assenza di Kingsley Coman dal ritiro di novembre. L’attaccante di Al‑Nassr non figura tra i convocati per le sfide contro Ucraina e Azerbaijan nelle qualificazioni al Mondiale 2026.
Didier Deschamps aveva annunciato la lista per le due gare, ma Coman non era presente nonostante i segnali positivi recenti. Rafael Raimond, portavoce della Fédération Française de Football (FFF), ha chiarito che la causa è legata a un infortunio.
La dirigenza ha contattato il club per valutare la disponibilità del giocatore, ma un referto medico ha impedito l’inserimento nella rosa. Nel frattempo, in Arabia, Neom ospita l’Al‑Nassr in un match di Saudi Pro League che arriva dopo la promozione di Neom alla massima serie.
Neom occupa la settima posizione con 13 punti: quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte. L’incontro contro l’Al‑Nassr segna anche il primo scontro tra le due squadre dopo la promozione di Neom in questa stagione.
Raimond ha dichiarato che non ci sono ostacoli di staff all’inclusione di Coman, ma è stato il referto medico a bloccarlo. Coman ha parlato della sua situazione con lucidità, affermando di vivere una fase di quiete con il club di Riyad.
Con la Francia, Coman resta una realtà importante: in 61 presenze ha segnato 8 gol e fornito 5 assist dal debutto nel 2015. Secondo L’Équipe, esplicita una visione pragmatica: preferirebbe non andare al Mondiale 2026 se non avrà un ruolo da protagonista.
La stagione con l’Al‑Nassr lo sta vedendo protagonista: Jorge Jesus lo ha posizionato sull’ala destra, accanto a Ronaldo, Joao Félix e Sadio Mané. Finora ha disputato 13 partite, segnando 4 gol e accumulando 6 assist. L’Al‑Nassr è capolista in Saudi Pro League con 21 punti, mentre comanda anche nel girone della AFC Champions League Group 4 con 12 punti.
In chiusura, Coman ha dichiarato di voler trovare serenità e di non essere preoccupato dall’assenza; resta da vedere se sarà presente in future convocazioni, tra dubbi e aspettative della tifoseria.
Due battute finali: se l’infortunio fosse una canzone, sarebbe il ritornello che ricompare sempre prima dell’inizio. E se la convocazione fosse una linea di gioco, Coman chiederebbe solo di essere titolato… al Mondiale 2026, magari con una playlist di gol inclusi.