Quando il VAR arriva al Clasico: due errori corretti e una fiducia rinnovata
28 ottobre 2025
Analisi VAR sul Clasico: due decisioni corrette dal video
La Commissione tecnica degli arbitri spagnola, nel programma settimanale Time Review, ha confermato che l’uso del VAR nel Clasico tra Real Madrid e Barcellona allo stadio Santiago Bernabéu è stato corretto. L’arbitro principale Sotogrado ha commesso due errori evidenti nelle fasi più controverse e il VAR è intervenuto per correggerli.
Nella prima azione, al minuto due, tra Lamine Yamal e Vinícius Júnior, la Commissione spiega che il Barcellona ha superato il difensore ma Vinícius ha toccato la gamba in fase di tiro. La giocata è stata molto rapida, l’arbitro ha pensato che Yamal fosse l’autore dell’errore e ha assegnato un rigore a Real Madrid. La Commissione ritiene che la decisione iniziale fosse errata e che l’intervento del VAR fosse giustificato da un chiaro errore di valutazione.
Nella seconda situazione, all’inizio della seconda frazione, dopo un duello tra Jude Bellingham ed Eric García, la Commissione osserva che il difensore non aveva una possibilità reale di giocare la palla in modo regolare, ha mosso braccio in modo evidente per allontanare la palla. L’arbitro non lo ha visto e ha concesso una rimessa laterale. Ma il movimento era intenzionale e non naturale per ingrandire la figura, quindi la decisione originale era sbagliata e l’intervento del VAR era giustificato.
Ed è stato Javier Iglesias Vilaplana, ufficiale VAR, a supportare Sotogrado dalla cabina VAR, essendo uno degli arbitri specializzati in VAR e regolarmente assegnato alle gare di Primera División.
La Commissione ha elogiato la performance di Iglesias Vilaplana, affermando che il suo intervento è stato decisivo nel correggere le decisioni di Sotogrado durante il match, chiudendo così la querelle attorno ai momenti chiave del Clasico.
Il Barcellona vive una fase delicata dopo la sconfitta nel Clasico, ma nel club non c’è panico. C’è piena fiducia nel tecnico Hans Flick e nel progetto che tutti credono possa restituire equilibrio e ritrovare il cammino delle vittorie.
Nonostante un’immagine recente meno brillante, ci sono segnali e fattori che danno motivi di ottimismo: secondo il quotidiano Sport, i sentimenti all’interno della società oscillano tra preoccupazione e fiducia nel progetto, e Barcellona potrebbe essere vittima del successo rapito della scorsa stagione, quando l’inizio fu travolgente sotto Flick con un pressing intenso e una difesa avanzata.
Le vittorie consecutive, la forma apparente e la felicità in Catalunya avevano fatto pensare a una marcia verso la vetta d’Europa, ma quel successo ha alzato di molto le aspettative, rendendo ogni rallentamento pareggiante a una crisi potenziale.
Tuttavia, la stampa sostiene che quanto ottenuto da Flick con una rosa giovane meriti ora più che mai riconoscimenti: ha sviluppato i giovani e dato loro fiducia per mostrare il proprio valore.
Con il tempo, gli avversari hanno studiato bene lo stile di Flick, e la difesa alta è diventata a volte una debolezza anziché un’arma, come accadeva in passato.
Rischi difensivi e infortuni pesanti
Non è una novità che Barcellona stia affrontando più pericoli offensivi quest’anno rispetto al passato: l’approccio offensivo audace di Flick comporta rischi, ma in passato ha portato benefici maggiori.
Il tecnico tedesco lavora da settimane per correggere questa falla senza rinunciare alle sue idee, ma la struttura non è ancora al cento per cento efficiente.
Inoltre, gli infortuni hanno complicato la situazione: Barcellona è partito al Clasico con assenze pesanti rispetto al Real e questo ha limitato le opzioni tattiche.
La panchina a disposizione era limitata al Bernabéu, con pochi titolari freschi, e dunque il tecnico ha dovuto fare affidamento sul ritorno dei già infortunati per riempire i ruoli e dare profondità all’organico.
Rafinha: energia mancante in attacco
La lista degli indisponibili non riguarda solo il reparto difensivo: fuori sono Lewandowski, Dani Olmo, Rafinha e la porta giovane che era tra le promesse estive. L’assenza di Olmo e Rafinha ha indebolito l’attacco, ma non è una scusa per una prestazione non all’altezza: i giocatori disponibili devono offrire un calcio piacevole, aderente all’identità del club.
A proposito di Yamal
Tra i fattori di preoccupazione c’è lo stato di Lamine Yamal, apparso lontano dal suo ritmo abituale nel Clasico: un infortunio all’adduttore/inguine limita le sue accelerazioni e la creatività. Il recupero completo è necessario prima di tornare sui campi. Flick ritiene che la pazienza con lui sia obbligatoria, anche se significa un mese di assenza per garantirne la piena forma all’inizio del nuovo anno.
In conclusione, non mancano segnali di ottimismo nonostante le difficoltà. Il Barcellona ha tutte le carte per ritrovare rapidamente la forma, contanto su giovani talenti e una gestione accurata del recupero.
Punchline 1: se il VAR fosse un cecchino, non sbaglierebbe una mira: due replay e la scena è chiusa in un lampo. Punchline 2: quando l’arbitro sbaglia, c’è sempre il VAR che arriva in tempo per salvare la serata… o almeno il replay!