Real Madrid affronta l'ignoto di Almaty: tra viaggi, infortuni e una Champions piena di incognite
30 septembre 2025

Antefatto e contesto
Pochi giorni dopo la dolorosa sconfitta nel derby, il Real Madrid è in viaggio verso Almaty, Kazakistan, per affrontare il Kaïrat Almaty nella seconda giornata della fase a gironi della Champions League.
Gli oltre 6400 chilometri percorsi dall'undici blanco mostrano la determinazione a ritrovare la vittoria e la fiducia: una sfida che, sulla carta, potrebbe sembrare semplice, ma nasconde prove tecniche e fisiche significative.
Situazione, infortuni e chiavi tattiche
La trasferta non è solo una partita; è un'occasione per “lavare le ferite” dopo la pesante sconfitta contro l'Atletico Madrid (5-2), che ha provocato infortuni e assenze importanti.
Il difensore Eder Militao ha riportato un infortunio al malleolo sinistro che gli impedirà di aggregarsi al gruppo; mentre Rudiger non è al 100% e Alaba ha mostrato fatiche fisiche. Inoltre Carvajal non è disponibile per squalifica e infortunio, Mendy resta ai box.
Di conseguenza, l’allenatore Xabi Alonso è stato costretto a scelte forzate: la linea difensiva sarà affidata a una coppia affidabile al centro e a una fascia destra rinforzata da Valverde, perché Carvajal non è disponibile.
In mediana, la chiave è Aurélien Tchouaméni, supportato da Camavinga e Dani Ceballos, con Jude Bellingham che continua a essere pilastro imprescindibile dell’equilibrio della squadra.
In attacco, potrebbe esserci un possibile riposo per Mbappé, aprendo spazio a Ibrahim Díaz o Gonzalo García dal primo minuto. A sinistra resta aperta la lotta tra Vinícius Jr. e Rodrygo, con sul tavolo l’ipotesi che Rodrygo possa partire dall’inizio.
Prospettive e dichiarazioni
La sfida non è solo tecnica: il lungo viaggio e il calendario fitto aggiungono stanchezza e stress al gruppo, che cerca una risposta immediata in un’aria di grande attesa. La speranza è tornare da Almaty con un risultato positivo che possa dare slancio al percorso del girone, soprattutto in vista della sfida successiva contro la Juventus.
La lista di convocati ha incluso anche giovani promettenti come Gavi Navarro, David Jiménez, Kareiras e Arda Güler, insieme ai volti già rodati. Non mancano quindi le carte da giocare in una situazione particolarmente sfidante a livello fisico e logistico.
Nonostante l’apparente vantaggio tecnico del Real Madrid, Kaïrat Almaty sogna la sorpresa tra le mura di casa, approfittando del supporto della tifoseria e delle peculiarità del CentroStadium per ribaltare i pronostici.
In definitiva, Madrid entra in campo carico di assenze: Carvajal, Trent Alexander-Arnold, Militao, Rudiger e Mendy non disponibili o limitati. Eppure la Champions non perdona: ogni fallo, ogni passaggio, ogni tiro verrà contato. Riuscirà il Real a superare la crisi in Almaty e a riprendere la marcia verso il titolo europeo? Risponderanno i novanta minuti sui campi di Central Stadium.
La risposta arriverà in tempo reale, ma una cosa è certa: il Real Madrid non perde la sua ambizione di fixare il 16° trofeo europeo, con o senza una stagione senza brividi.
Conclusione e prospettive finali
La missione è chiara: tornare con punti preziosi da Almaty, consolidare il cammino nel gruppo e prepararsi al meglio per la sfida contro la Juventus. La strada è in salita, ma la classe e la storia possono fare da carburante nelle prossime ore di Champions.