Rybakina doppia freccia: sconfigge Paolini e riaccende la corsa alle Finals di Riyad
18 ottobre 2025

Semifinale femminile a Nanjing: la vittoria di Rybakina
Elena Rybakina ha superato Jasmine Paolini 6-3, 6-2 nella semifinale della Nanjing Open, riaccendendo le speranze di qualificazione alle Finals di Riyad. L’incontro è stato segnato da una gestione solida del ritmo e da scambi intensi, con la tedesca di alto livello che ha imposto la sua potenza dall’inizio.
La corsa alle Finals di Riyad: regole e prossimi appuntamenti
La vittoria di Paolini avrebbe garantito l’accesso immediato a Riyad, ma la vittoria di Rybakina ha rimandato il verdetto di poche ore. Secondo le regole attuali, la situazione resta legata alla posizione nella Race e agli esiti dei tornei di Tokyo: se Rybakina perde la finale di Nanjing, dovrà vincere Tokyo per qualifiarsi; se invece arriva in finale a Nanjing e poi raggiunge i quarti o le semifinali a Tokyo, potrebbe ottenere l’ingresso. In caso contrario, Andreeva potrebbe trasformarsi nell’alternativa primaria.
In questo quadro di tenuissime differenze tra numeri e regolamenti, la semifinale ha comunque mostrato una Rybakina in gran forma, capace di chiudere in 1 ora e 29 minuti dopo scambi lunghi e decisioni precise al servizio.
La vincitrice ha poi dichiarato che sapeva quanto Paolini avesse qualità questa stagione, ma ha mantenuto la concentrazione fino al termine, riuscendo a capitalizzare le fasi decisive contro una avversaria molto in forma.
Finale femminile e confronto diretto: chi aspetta Rybakina?
Rybakina affronterà in finale Ekaterina Aleksandrovà, che ha superato Diana Shnaider 6-3, 6-4 nel secondo dei due tabelloni di semifinali. Aleksandrovà guida ora i confronti diretti contro la russa, con un 3-1 complessivo favorevole nel computo recente, nonostante l’ultima sfida risalga ai primi giorni del 2024.
Almaty, la corsa continua: Medvedev in finale e la sfida con Moutet
Nel singolare maschile, Daniil Medvedev continua l’assalto al finale di stagione: conquista la finale dell’Almaty Open battendo James Duckworth 6-7, 6-3, 6-2. Con questa finale, Medvedev ottiene la sua 40ª finale in carriera sul circuito, diventando solo il secondo giocatore attivo dopo Novak Djokovic a riuscire in questa impresa.
Medvedev ora è 13° nella corsa diretta verso Torino e punta al primo titolo sul cemento dall’annata 2023 di Roma. In finale affronterà Corentin Moutet, che ha eliminato Alex Michelsen 7-5, 6-4, in una sfida che ha visto l’italiano Bleu in crescita costante durante la stagione.
Secondo le parole del russo riportate dalla ATP, il livello di gioco odierno è stato di alto livello, soprattutto nei momenti chiave, e si annovera la capacità di mantenere la calma nelle fasi decisive. Medvedev ha anche evidenziato quanto l’epilogo di questa stagione possa aprire nuove opportunità per chi vuole chiudere l’anno al meglio.
Statistiche chiave delle semifinali
Medvedev ha mostrato una marcia di servizio molto efficiente, con 15 ace e una percentuale di prime palle vinte notevole (circa l’85% sui secondi colpi). Con questa prestazione, ha consolidato la sua posizione come uno degli atleti più consistenti della stagione, confermando anche una certa confidenza sui palloni d’attacco a partita in corso.
Numeri e storia
A 40 finali in carriera, Medvedev si colloca tra coloro che hanno passato la soglia delle 40 finali in carriera sul circuito, un traguardo che segna una costanza rara nel panorama odierno. Duckworth resta una storia affacciata: la sua corsa al bis in Astana nel 2021 si è conclusa con un leggero calo di posizione, ma continua a essere una presenza utile nel circuito internazionale.
La sfida tra Medvedev e Moutet segna anche un capitolo inedito per la scena francese: Moutet ha raggiunto il miglior ranking della sua carriera, posizionandosi al numero 36, e ha collezionato 30 vittorie in questa stagione, una cifra storica per un giocatore transalpino nel 2025.