Salah tra Liverpool e il deserto: 150 milioni di sogni e rivalità sul mercato
30 ottobre 2025
La possibilità che Mohamed Salah, stella del Liverpool, possa trasferirsi in Arabia Saudita continua a circolare, anche se negli ultimi mesi sono emerse segnali che potrebbero aver allontanato l’ipotesi. Nonostante Salah abbia rinnovato il contratto con i Reds all’inizio della stagione, il richiamo del mercato saudita resta una opzione che fa discutere il mondo del calcio.
Punto di fermata
Secondo una lettura generale delle dinamiche di mercato, molte piste si sono alternate tra avvicinamenti e frenate. In questa situazione, Salah resta un uomo chiave sul tavolo delle trattative, con i club sauditi che valutano ogni possibilità ma che sanno bene di non poter forzare ciò che la società di Liverpool ritiene non prioritario in questo momento.
Secondo il giornalista britannico Graham Bailey, esperto di mercato su TBRFootball, l’idea di un passaggio di Salah in Saudi League “è ancora in piedi”.
Bailey ha scritto sui social che esiste una potenziale proposta di 150 milioni di sterline a stagione, accompagnata da una consistente lista di privilegi per il capitano della nazionale egiziana, tra cui un ruolo di ambasciatore del calcio saudita e un possibile partenariato con un club in seguito.
L’analista ha anche sottolineato che il trasferimento non è stato escluso e che Salah rimane aperto, in un arco di tempo non definito, all’idea di tornare a giocare nel Medio Oriente in una fase avanzata della sua carriera.
Inizio difficile
Nonostante il quarto posto nella classifica del Pallone d’Oro come miglior risultato di sempre in quell’annata, Salah sta vivendo un avvio di stagione complicato in Premier League. Si parla di quattro gol e tre assist in 13 partite tra tutte le competizioni, numeri lontani dal livello toccato nella stagione precedente.
La situazione del Liverpool sta influenzando le prestazioni del giocatore: la squadra sta attraversando momenti di difficoltà tattica, al punto che l’allenatore olandese Arne Slot ha preferito non schierarlo da titolare in alcune gare di Champions League prima di utilizzarlo a partita in corso in occasione della sfida contro l’Eintracht Frankfurt (5-1 il finale per i Reds).
In seguito Salah è tornato a partire come titolare in campionato, ma la squadra ha incassato una sconfitta 3-2 contro Brentford, con un gol dell’egiziano arrivato negli ultimi minuti come firma d’onore in una serata non particolarmente fortunata per i Reds.
La sofferenza di Liverpool e Salah
Secondo l’analista olandese Jimmy Floyd Hasselbaink, ex attaccante di Chelsea, Salah sembra attraversare una fase di frustrazione: non è più “l’uomo-immagine” della squadra e il Liverpool sta senza dubbio vivendo una fase di ricostruzione dopo i cambiamenti dei mesi precedenti.
Ne ha parlato Hasselbaink in modo approfondito, spiegando che, se da un lato Salah ha segnato quattro gol in 13 presenze, dall’altro i numeri dell’anno passato (34 gol e 23 assist in 52 match) mostrano un netto calo, frutto anche della contestualizzazione del rendimento del Liverpool nell’intera stagione.
Queste cifre hanno contribuito a creare una cornice diversa rispetto al periodo d’oro del club, che aveva vissuto un’annata fantastica sotto la guida di Slot, tra rinnovi contrattuali e successo in Premier League.
La stagione 2025-2026 ha registrato ulteriori segnali di calo, con quattro sconfitte consecutive in campionato e un’eliminazione prematura anche dalla Coppa di Lega dopo la débâcle interna contro Crystal Palace (0-3).
Salah non è più l’unico astro
Ha osservato Hasselbaink che in mezzo al campo l’equilibrio della squadra è in rifacimento e che l’assetto con i nuovi volti non è ancora stato trovato. «Slot sta ancora cercando la formazione ideale: la squadra sta vivendo una fase di re-building dopo cambiamenti significativi. Van Dijk non è al meglio, Konaté sta lottando ma non è stabile, e Cyril Kanté non si è ancora integrato. Bradley è giovane e non può essere caricato con la responsabilità di guidare la squadra», ha spiegato Hasselbaink.
«In mezzo al campo c’è una dipendenza da un vero regista creativo (numero 10), il che significa che il modo di giocare deve cambiare. Ci sono tante cose scorrette in Liverpool in questo momento».
Ha aggiunto che Salah appare un po’ insofferente: non è più l’unico astro della squadra, e i volti nuovi come Hugo Ekitike stanno cercando di assicurarsi una fetta di spazio da protagonisti. Salah, sostiene Hasselbaink, è spesso in possesso della palla, ma i nuovi hanno imparato a muoversi in modo più autonomo, provando a fare la differenza per conto proprio.
Conclude Hasselbaink: «La situazione attuale non sembra comoda per Liverpool: Slot ha davanti a sé una grande sfida per riportare l’equilibrio e finora non ha trovato la ricetta giusta».
Punchline finale: se Salah dovesse accettare l’offerta saudita, il deserto potrebbe diventare lo stadio più affollato del fine settimana: sabbia, luci e una pioggia di contratti. E se il contratto è da 150 milioni, i difensori potrebbero chiedere una 'licenza sabbiosa' permanente per rallentarlo. Punchline 2: magari la vera notizia non è Salah in Arabia, ma il fatto che finalmente sapremo cosa significa davvero ‘pagare per vederlo segnare’.