San Siro non è più solo: Inter e Milan disegnano un nuovo capitolo insieme
1 octobre 2025

La rinascita di San Siro e la nuova era di Milan e Inter
Era quasi l’alba a Milano, eppure le luci di Palazzo Marino restavano accese. Non si trattava di una semifinale di tennis o di un’asta stravagante: era una scelta che avrebbe rimodellato il volto sportivo della città.
Nel salone storico, si è deciso di vendere lo stadio San Siro, di proprietà comunale, alle due società milanesi: Milan e Inter. L’obiettivo è costruire un nuovo gigante accanto all’originale, mantenendo la magia del quartiere ma modernizzando l’impianto per decenni a venire.
Secondo The Athletic, nonostante la stanchezza di alcuni consiglieri visibilmente assonnati, la vendita è stata approvata con 24 voti favorevoli e 20 contrari, tra astensioni e sorprese di posizione. Eppure l’alba ha portato con sé una certezza: l’inizio di una nuova era per il teatro calcistico milanese.
Le pareti di San Siro raccontano una storia: dieci Coppe dei Campioni, l’epoca del Catenaccio, leggende come il “Sagittario” del Milan e l’Inter delle triple con Mourinho, la dinastia Maldini, e momenti di abbracci tra le torce sotto i riflettori. Ma ora si guarda avanti, non indietro, con nostalgia e fiducia insieme.
Con l’Europeo 2032 organizzato dall’Italia in collaborazione con la Turchia, il progetto prevede un nuovo stadio da 71.500 posti, costruito accanto all’attuale impianto. Il futuro manterrà Milano al centro delle gare, ma con un impianto verde e moderno al posto del grigio cemento di ieri.
Questo piano è visto come la scelta migliore rispetto all’ipotesi di trasferire le squadre o di costruire stadi separati in località differenti. Le voci cittadine hanno giustificato la svolta: unire passato e futuro è una scommessa che puòRestituire competitività e redditività ai due club.
Al centro di tutto resta la memoria del San Siro: il progetto non rinuncia all’emozione storica ma la integra con un design contemporaneo firmato dagli studi Foster + Partners e Manica. L’aspetto economico resta cruciale, con un investimento stimato attorno a 1,2 miliardi di euro e una progettazione che inizierà nel 2027 per essere pronto in tempo per Euro 2032.
Il nuovo teatro calcistico dovrà garantire visibilità e accessibilità da ogni posto, offrire tariffe equilibrate e aumentare i ricavi dei due club. L’obiettivo è restituire competitività a Milan e Inter e riconquistare posizioni di primo piano tra i giganti d’Europa.
Il presidente dell’UEFA Aleksander Čeferin ha sottolineato che, pur avendo idee vincenti, l’Italia necessita infrastrutture all’avanguardia. Il focus resta sulle strutture: senza impianti moderni, una città potrebbe rischiare di perdere terreno rispetto a Premier League, Liga e Bundesliga.
Oltre al vecchio sito, l’orizzonte del calcio italiano guarda al futuro: tranne alcuni impianti storici, molti stadi italiani hanno bisogno di aggiornamenti strutturali per restare competitivi a livello continentale.
San Siro potrebbe chiudere per l’ultimo capitolo di una stagione, mentre Milano guarda avanti con l’ambizione di ospitare eventi mondiali come Milano-Cortina 2026. Il progetto della “Cattedrale” ha attraversato pandemia e ritardi politici, ma oggi prende forma grazie alla collaborazione tra studi di architettura globali e investitori internazionali.
Maldini, nel 2020, ricordava che giocare a San Siro è meraviglioso ma che l’impianto è ormai vetusto rispetto alle ambizioni moderne. L’obiettivo è colmare il gap economico con i club più ricchi d’Europa, dimostrando che una leggenda può camminare al passo con l’innovazione.
La differenza di introiti tra l’Italia e le realtà del Regno Unito spiega parte delle difficoltà delle squadre italiane nel contesto europeo. Eppure l’Inter è arrivata in finale di Champions League più di una volta negli ultimi anni, un segnale di resilienza nonostante i conti non siano semplici.
Con l’approvazione finale alle porte, il progetto prevede la vendita dello stadio per 197 milioni di euro, con i lavori che inizieranno nel 2027 e la meta del 2032. Milan e Inter continueranno a giocare a San Siro fino al completamento, mantenendo una porzione degli spalti nel nuovo piano che, da solo, varrà circa 1,2 miliardi di euro.
Il nuovo stadio offrirà due tribune principali per una visione perfetta da ogni posto, accessibilità superiore e prezzi accessibili per diverse categorie di tifosi. Il progetto permetterà ai club di aumentare i ricavi e di trattenere i propri talenti per competere di nuovo con i club più forti d’Europa.
“Una decisione storica e decisiva per il futuro delle squadre e della città”, hanno sintetizzato in una nota congiunta Milan e Inter.
Punchline 1: se il cemento è vecchio ma l’umorismo resta, è qui che si costruisce il futuro: tra una tribuna e una risata, Milano non dorme. Punchline 2: promettono un campo verde: speriamo che il prato sia davvero soffice, così i rivali scivolano meglio quando cercano di imitare la leggenda di San Siro.