Spagna travolge la Georgia: occhi sul Mondiale 2026 e sogni a quota 15
15 novembre 2025
La partita
La nazionale spagnola ha travolto la Georgia per 4-0, sabato sera, durante la quinta giornata delle qualificazioni europee al Mondiale 2026, allo stadio Boris Paichadze di Tbilisi.
La gara è iniziata con una Spagna decisamente dominante: la squadra ha preso in mano le redini sin dai primi minuti, controllando il possesso e costruendo azioni pericolose.
La doppietta arriva in rapido crescendo: al 11 e al 22 minuto, Mikel Oyarzabal segna in due occasioni diverse, sfruttando movimenti studiati e la precisione collettiva del reparto avanzato.
Successivamente, al 34 minuto, Ferran Torres va a segno su assist di una combinazione efficace tra i centrocampisti: la difesa georgiana è sembrata incapace di arginare la capacità di lettura offensiva della Roja.
Nel secondo tempo, al 63 minuto, arriva il quarto gol con una testa precisa di Oyarzabal su cross molto bene calibrato da Torres, chiudendo virtualmente la pratica. Georgia ha comunque lottato, ma la profondità degli spagnoli ha reso superflua qualsiasi tentativo di rimonta.
La partita ha evidenziato un dominio netto della Spagna nelle fasi di gioco, con una difesa solida e un attacco capace di capitalizzare al primo spazio utile. Un segnale importante in vista delle prossime sfide di qualificazione.
Nel pre-partita, De La Fuente aveva cercato di tenere salde le energie mentali della squadra nonostante le tensioni con alcuni club. Le sue parole hanno messo in chiaro l’obiettivo principale: qualificarsi per il Mondiale senza farsi condizionare dalle statistiche di classifica.
In campo, l’allenatore ha ribadito che la relazione con le squadre spagnole è costruttiva, con la necessità di proseguire un percorso di crescita collettiva e di prepararsi al meglio per la sfida decisiva che li attende nella corsa al Mondiale.
Nella conferenza successiva, De La Fuente ha confessato preoccupazioni reali per gli infortuni e per l’intensità del calendario, ma ha anche sottolineato che la fatica è parte integrante del gioco e che tutte le squadre sono chiamate a gestirla nel contesto attuale.
Martin Zubimendi, a margine, ha rimarcato che l’obiettivo immediato è il passaggio del turno, non una corsa singola al Mondiale. La sua visione resta chiara: la forza del gruppo è la chiave per superare le avversità e mantenere il livello alto nei match decisivi.
In chiusura, l’intervista post-gara ha valorizzato la coesione della squadra e la necessità di restare concentrati: la strada verso la finale è ancora lunga e richiede continuità.
Punchline finale: che le frecce di Oyarzabal siano sempre scoccate ad altezza porta, così non servono né occhiali né alibi per chi cerca di fermare la Roja. E se la squadra avanza, meglio non ricordare agli avversari che hanno perso una partita: hanno già perso il Wi-Fi del wifi, perché hanno la rete della Roja in casa.
Un'altra battuta: l’unico corridoio che resta aperto è quello della qualificazione; per il resto, la Georgia può guardare a casa e chiedersi se forse ce l’avrebbe fatta con una previa compra di una mappa tattica migliore. L’allenatore avrà tempo di rifinire tutto per le prossime sfide, ma la trama rimane chiara: Spagna avanti, Georgia a fare da lepre a tempo debito.