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Taylor e Mourinho: tra fischi, riflessioni e una salute mentale in campo

10 ottobre 2025

Taylor e Mourinho: tra fischi, riflessioni e una salute mentale in campo
Taylor e Mourinho tra riflessioni sul VAR e insulti durante viaggi e incontri ufficiali.

Il peso del fischietto e la cultura della perfezione

Il fischietto internazionale inglese Anthony Taylor ha criticato quella che definisce una «cultura della perfezione attesa» imposta agli arbitri, sottolineando che la sua famiglia ha smesso di assistere alle sue partite a causa degli insulti che riceve.

In un’intervista rilasciata alla BBC, Taylor ha parlato per la prima volta della pressione e degli attacchi subiti dai tifosi della Roma durante il passaggio all’aeroporto con la sua famiglia, dopo la finale di Europa League del 2023.

Il 46enne ammette di provare talvolta una forte ansia di fronte a una percezione negativa del ruolo arbitrale e si chiede se tutto questo sia davvero necessario.

Taylor, che dirige in Premier League da circa quindici anni, ha anche diretto al Mondiale 2022 in Qatar e ha guidato le ultime due edizioni degli Europei, oltre a finali della Supercoppa europea e della Nations League.

Secondo lui, la mentalità di «vincere a ogni costo» ha un effetto nocivo sulla salute mentale degli arbitri e sulle loro prestazioni presenti e future.

Rievoca i momenti difficili: dopo la finale di Europa League 2023 ha incontrato Mourinho, l’allenatore della Roma, nei corridoi del stadio, dopo la sconfitta ai rigori contro Siviglia, situazione che ha attirato ulteriori polemiche.

Più tardi, mentre passeggiava all’aeroporto di Budapest con la famiglia, ha subito una valanga di insulti e urla da parte di tifosi arrabbiati.

Taylor descrive quel momento come uno dei più brutti della sua vita, sottolineando quanto l’odio online e offline possa influire sulla percezione pubblica del ruolo arbitrale e, di riflesso, sulla sua serenità personale.

“Anche in una partita importante, non c’è giustificazione per il modo in cui si parla agli altri”, afferma, aggiungendo che l’attacco ai familiari rende tutto più complicato da gestire.

Riguardo all’eventualità che il comportamento di Mourinho abbia influito sul pubblico, Taylor risponde in modo franco: se si è onesti, la risposta è sì.

Racconta inoltre di non utilizzare i social media per evitare di leggere commenti negativi o offensivi, preferendo proteggere la propria salute mentale.

Lo scorso anno è stata avviata un’indagine sulle insulti online diretti a lui, e Taylor sottolinea che essere costantemente considerati “non all’altezza” può incidere seriamente sulla salute mentale di chi è sotto i riflettori.

La cultura del calcio oggi è vista come un ambiente in cui si deve vincere a ogni costo; dopo le partite emergono spesso teorie del complotto e racconti fuorvianti che alimentano una negatività diffusa.

Taylor esprime preoccupazione anche per la gestione degli arbitri nelle categorie minori, dove ogni weekend un genitore sul lato prato urla contro un arbitro giovane, dimostrando che non esiste una giusta età per il canestro del dissenso.

Quando gli è stato chiesto se sia normale che i grandi arbitri subiscano un livello così alto di controllo, Taylor ha detto che è giusto ricevere critiche, ma non è giusto che il dibattito perda l’equilibrio: va premiato il lavoro positivo oltre al confronto sulle decisioni singole.

La Premier League ha istituito un team di psicologi che collaborano con Mind per offrire supporto psicologico continuo agli arbitri; è stato introdotto anche l’uso della VAR nel 2019, che però ha generato aspettative irrealistiche tra tifosi, media e allenatori.

Taylor ricorda che la tecnologia ha cambiato l’attenzione e la pressione sugli arbitri, ma non può garantire la perfezione: è necessario accettare dubbi e margini di errore per permettere agli arbitri di crescere in fiducia.

Durante l’estate, Taylor ha anche diretto partite al Mondiale per club negli Stati Uniti, dove le condizioni climatiche erano particolarmente dure. Ha riferito che le sessioni di preparazione fisica e ambientale hanno giocato un ruolo chiave nel mantenere alto il ritmo di gioco, nonostante la temperatura.

Con il Mondiale estivo in Nord America all’orizzonte, Taylor è fiducioso che, se tutti si prepareranno correttamente, non sarà un ostacolo insuperabile: la chiave è la prontezza fisica e mentale di ogni ufficiale di gara.

Punchline finale 1: se l’arbitro è un comico, le sue decisioni fanno ridere solo i replay—e a volte nemmeno loro.

Punchline finale 2: nel calcio come nella vita, c’è sempre una VAR in più da discutere al bar; solo che qui il bar è uno stadio intero e la discussione dura 90 minuti più recupero.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Chi è Anthony Taylor nel calcio internazionale?

È un arbitro inglese di livello internazionale che dirige partite in Premier League e competizioni internazionali.

Qual è stato uno degli episodi chiave menzionati nell’intervista?

L’episodio dopo la finale di Europa League 2023, dove Taylor fu oggetto di dure critiche e affrontò Mourinho nei corridoi, oltre alle provocazioni subite dai tifosi in aeroporto.

Come viene visto il VAR da Taylor?

Taylor ritiene che il VAR abbia creato aspettative di perfezione e che sia necessario ridurre la pressione sugli arbitri, promuovendo una cultura di crescita e fiducia.