Retroscena di una scelta
Il brasiliano Roberto Firmino, ex stella del Liverpool e, al momento della sua uscita dall’Europa, protagonista della scena in Arabia, ha rivelato a TNT Brasil cosa c’era dietro la sua scelta. Secondo lui, tra l’interesse del Real Madrid e un’offerta altrettanto allettante dall’Al Ahli Saudi, il contesto a quel tempo ha pesato tanto quanto i nomi delle grandi squadre.
Firmino ha raccontato che c’era indubbiamente un interesse da parte del Real Madrid, ma che la trattativa non era sullo stesso piano delle altre opportunità. L’attenzione del club spagnolo non è mai diventata una priorità assoluta per lui, soprattutto perché l’immagine di una scelta clamorosa non può basarsi solo sul nome, ma anche sul contesto e sulle prospettive a medio-lungo termine.
“C’era davvero qualcosa in più che mi ha fatto riflettere”, ha spiegato il brasiliano. “Ma a quel punto c’era anche un grande progetto in Arabia che non potevo ignorare.”
La decisione che ha cambiato tutto
Nel periodo estivo del 2023 Firmino ha deciso di accettare l’offerta dell’Al Ahli Saudi, mettendo fine a una lunga avventura a Liverpool. Il nuovo capitolo non è stato solo una sfida economica: ha offerto al giocatore la possibilità di continuare a competere ai massimi livelli e di guidare un club con ambizioni importanti sia a livello nazionale che continentale.
Con l’Al Ahli, Firmino ha vissuto una stagione di successo: ha segnato 21 gol e fornito 17 assist in 65 apparizioni tra tutte le competizioni, contribuendo a dare al club una tessera tecnica e una leadership di alto livello, utile per la crescita di compagni più giovani.
Nonostante l’afflusso di stelle e i cambi di mercato, l’ex Bielsa e Klopp ha dimostrato una continuità importante: la sua leadership si è fatta sentire dentro e fuori dal campo, con un impatto non soltanto in fase offensiva ma anche come punto di riferimento per i compagni.
La partenza dall’Europa, però, non è da intendersi come una rinuncia al sogno: Firmino ha spiegato che Real Madrid era un club enorme, ma al tempo non era la scelta giusta per lui, né come momento né come contesto sportivo. L’interesse è rimasto, ma la decisione è stata guidata dalle opportunità offerte dall’Al Ahli e dalla possibilità di crescere in un campionato diverso.
“Real Madrid è un club gigantesco, sarebbe stato un onore vestirne la maglia”, ha detto Firmino in chiusura di intervista. “Ma ho scelto un progetto che mi ha dato la possibilità di contribuire in modo tangibile e di continuare a crescere come giocatore.”
Nel periodo in cui Madrid ha chiuso una fase cruciale con l’addio di Karim Benzema, lo scenario offensivo dei blancos era meno ricco di opzioni, e la decisione di Firmino è stata anche una risposta alle necessità di Manchester Culture: una scelta dettata non solo dal prestigio, ma anche dall’opportunità di un ruolo chiave in una squadra in forte sviluppo.
In parallelo, il testo ricorda che Benzema è passato all’Al Ittihad, segnando una fase di riorganizzazione nel calcio saudita che ha aperto a nuove opportunità per altri big, inclusi i talenti europei. Firmino ha però ribadito che la sua missione non era un “salto di prestigio di lancio”: era una scelta consapevole di continuità di impatto e di valore per la squadra.
Durante la sua seconda parte della carriera in Arabia, Firmino ha anche contribuito a rafforzare l’immagine della lega e a guidare una squadra con obiettivi di alto livello. La sua esperienza è stata utile per migliorare le dinamiche offensive e la gestione del pressing, offrendo un modello di professionalità davanti agli occhi di giovani talenti.
In conclusione, Firmino ha ricordato i suoi trascorsi: 111 reti in 362 partite con il Liverpool, 49 gol in 153 presenze per Hoffenheim, e una carriera che ha toccato il massimo livello del calcio europeo. Oggi, pur continuando a muoversi tra club internazionali, la sua influenza resta significativa per i filoni tattici e per la cultura del lavoro che ha instillato nei suoi team.
Una firma brasiliana – Firmino resta un’eccellenza rapida, capace di giocare in varie funzioni, offrendo qualità, visione e un’alchimia con i compagni che va oltre i numeri. Il suo profilo è quello di un leader tecnico, capace di cambiare ritmo e di creare opportunità in spazi anche compressi.
Fine esperienza europea – Con l’addio al gigante europeo, Firmino ha intrapreso una nuova strada in Qatar con il Al Sadd, affrontando nuove sfide in un contesto diverso e continuando a dimostrare la sua versatilità. Il capitolo attuale è ancora in corso, ma resta chiaro che la sua carriera rimane una storia di scelte coraggiose, di adattamento e di grande tecnica.
L’epilogo di questa storia resta aperto: Firmino continua a essere un esempio di come l’autoironia e la professionalità possano coesistere con una carriera di alto livello e con una curiosità autentica per il gioco. E se qualcuno si chiede se sia meglio il Real Madrid o l’Al Ahli, la risposta è semplice: l’importante è avere la palla tra i piedi e una buona dose di humour per tenere vivo il momento. E ora la battuta finale: Se Firmino segna contro il Real, è una coincidenza. Se segna contro il Deserto, è una rivoluzione – perché nel deserto, pure la sabbia fa goal.”
