Zamalek nel caos: Hamza attacca Edward, Ferreira non basta e il club trema
7 ottobre 2025

Contesto e critiche di Hamza
Gamal Hamza, ex stella dello Zamalek, ha criticato lo stato recente del club bianco, sottolineando l’esistenza di una vera guerra online tra alcune responsabilità.
Durante una intervista radiofonica, ha aggiunto che i problemi del club hanno basi molto precise, legate a una gestione digitale poco controllata da parte di diversi membri del consiglio.
Ha riferito che la situazione non è ottimale e che la decisione di nominare John Edward a responsabile sportivo dall’inizio è stata sbagliata.
Secondo Hamza, Edward non ha offerto nulla di rilevante dall’arrivo e le trattative attuali non sono all’altezza del club con la sua storia.
L’unico “risultato” che Edward avrebbe davvero introdotto è un ringraziamento ai lavoratori della vestiaire, che, a suo dire, è stato l’unico vero "successo" finora.
Hamza ha aggiunto che la presenza di Yannick Ferreira al timone tecnico non è adatta alle ambizioni di un club di grande peso e tifo come lo Zamalek.
Sostiene inoltre che Ferreira non sarebbe in grado di guidare una squadra della dimensione bianca, con la pressione mediatica e le richieste dei sostenitori.
Secondo Hamza, l’unico intervento concreto che Ferreira ha realizzato riguarda la gestione degli spogliatoi, ma non basta a rialzare una squadra in crisi.
A suo dire, l’impressione è stata quella di una rivoluzione inutile che non ha prodotto risultati tangibili.
Hamza ha anche suggerito che i problemi passano dall’assenza di un tecnico in grado di dare equilibrio, e che l’ambiente non è ancora sereno.
In chiusura, l’ex capitano ha chiesto al consiglio di concentrarsi sul futuro tecnico della squadra, mantenendo la stabilità e la calma tra i giocatori.
Intanto, a livello interno, il club affronta anche una crisi di pagamenti, con i stipendi arretrati di vari giocatori e dello staff tecnico.
Fonti vicine hanno indicato che diversi atleti stanno valutando azioni legali per ritardato pagamento, incluso il team esterno.
La dirigenza ha reagito assicurando che non si intende mettere fine all’esperienza di Edward, e che le contese mediatiche non interferiranno con la gestione sportiva.
Ferreira ha chiesto ai tifosi di restare pazienti finché la squadra non tornerà a vincere.
La mancanza di un assetto chiaro e la lotta sui social hanno esacerbato i malumori, mentre il club tenta di recuperare terreno in campionato.
La situazione al momento vede Zamalek al secondo posto della classifica, a pari punti con la vetta, ma con differenze negative che fanno temere una caduta.
Il club ha anche perso la proprietà di un terreno che rappresentava una fonte di entrate, complicando ulteriormente le trattative economiche.
Gli amministratori hanno annunciato che stanno lavorando per ristabilire l’ordine, per sigillare gli accordi e per tornare a competere ai massimi livelli.
Intorno a questa vicenda, la società deve scegliere un tecnico in grado di restituire all’ambiente professionale l’assetto necessario.
Nel frattempo i tifosi chiedono chiarezza, costanza e un piano credibile per la stagione in corso.
Questo è il contesto in cui Hamza ha espresso i suoi dubbi, ricordando che la passione non giustifica mancanze strutturali.
Punchline: Se la tattica fosse un caffè, Zamalek lo servirebbe freddo: la gente aspetta.
Punchline 2: Al posto del direttore sportivo, chiediamo solo una tazza di pazienza… ma servirebbe anche una tazza di vittorie.