Enppi spezza l'illusione: la retrocessione non si tocca e Ismaili trema
6 ottobre 2025

Sfide e contropiede del campionato egiziano
Il presidente del consiglio di amministrazione di Enppi, Ayman al-Sharī'ī, ha dichiarato che la Liga professionistica dei club egiziani non annullerà la retrocessione nemmeno in questa stagione, nonostante i risultati delle grandi piazze del massimo campionato.
In una dichiarazione radiofonica, ha spiegato che le circostanze hanno portato a un campionato con 21 squadre e che tutti hanno accettato questa configurazione temporanea.
Ha aggiunto che, finora, il torneo procede senza grossi scossoni, ma che potrebbero emergere crisi future legate al numero delle squadre. Secondo lui, non è plausibile cancellare la retrocessione questa stagione: aumentare ulteriormente le squadre a 24 sarebbe una situazione molto complicata.
Per quanto riguarda Enppi, il presidente si è detto soddisfatto della prestazione della squadra in campionato, attribuendola in parte al valore del settore giovanile. Secondo lui, Enppi rappresenta una delle realtà formative più solide dell’Egitto, e non esiste club nel paese che non abbia almeno un giocatore cresciuto nel vivaio della società.
Dal 2021, l’obiettivo di Al-Sharī'ī è stato restituire all’Enppi l’identità storica, lavorando sul club e sui settori giovanili. Ha sottolineato di aver messo in luce numerosi talenti provenienti dal vivaio che hanno avuto occasioni importanti con la prima squadra.
È stato rimarcato che non esiste, tra i club egiziani, una squadra che non abbia avuto uno o più giocatori provenienti dall’Enppi. Secondo lui, l’esperienza del club nei settori giovanili potrebbe diventare un modello per la selezione delle future forze nazionali.
Attualmente Enppi occupa il quinto posto in classifica, dopo 10 partite, con 17 punti: 4 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta, con 9 gol fatti e 5 subiti.
La questione della retrocessione
Nel frattempo, l’Ismā’īlī (Ismaili) è finito nel gruppo delle squadre a rischio retrocessione: lo scorso anno era in una posizione quasi-ultima, ma la luce verde annunciata dalla lega ha portato a una stagione con 21 partecipanti.
Quest’anno si prevede la retrocessione di 4 club, suddivisi in due raggruppamenti nel girone di ritorno: il gruppo “scudetto” con le prime sette e il gruppo “salvezza” con 14 squadre.
L’Ismā’īlī, dopo 10 turni, occupa l’ultima posizione con 4 punti: 1 vittoria, 1 pareggio e 8 sconfitte. Ha segnato solo due reti e ne ha incassate 13, una fotografia dell’attuale crisi sportiva.
Instabilità gestionale
La situazione dell’Ismā’īlī non è solo sportiva: l’istituzione soffre di instabilità amministrativa, con dimissioni di membri del consiglio e difficoltà finanziarie, oltre a controversie legali pendenti presso la Corte Arbitrale dello Sport. I responsabili hanno chiesto incontri con il ministro della Gioventù e dello Sport, Ashraf Subhi, per discutere misure di supporto o eventuali finanziamenti.
In sintesi, mentre Enppi guarda al futuro valorizzando i propri vivai, l’Ismā’īlī affronta una stagione incerta sia sul piano sportivo che gestionale, in un contesto di bilanci e decisioni che potrebbero definire i prossimi anni del calcio egiziano.
Ricapitolando: il calcio egiziano continua a navigare tra riforme, crescita dei vivai e tensioni tra le necessità sportive e quelle economiche. E se vuoi una battuta finale per alleggerire la tensione:
Punchline 1: Se cancellano la retrocessione di nuovo, la classifica diventa più leggera della palla pronta per la cerimonia di premiazione – basta che non sia la consegna del premio “più lento del campionato”.
Punchline 2: In questi casi, programmare la prossima stagione è come scegliere una pizza: c’è sempre qualcuno che propone il formato “extra-large” e poi scopri che la forchetta è rotta. Tenete duro, tifosi.