Zamalek nel labirinto: la mossa FIFA di Tangier accende la crisi dei pagamenti
18 ottobre 2025

Contesto della controversia
L'Union Tangier ha scosso il mondo del calcio annunciando di aver portato davanti alla FIFA la questione dei compensi per l'acquisto di Abdel Hamid Maali, dichiarando che la controversia è stata elevata al massimo organo internazionale.
Una mossa che evidenzia la complessità della situazione, mettendo il club egiziano di fronte al rischio di sanzioni che potrebbero ostacolare i suoi piani futuri, in un contesto di continuo silenzio da parte della dirigenza del Zamalek.
Dinamiche e sviluppi
Il vicepresidente Essam Al-Tabli ha dichiarato in una intervista televisiva che il club marocchino è stato costretto a rivolgersi alla FIFA dopo che le trattative con Zamalek erano giunte a un punto morto, precisando che la decisione è stata presa dopo aver esaurito tutte le vie amichevoli per risolvere la questione.
Ha aggiunto che "abbiamo presentato una denuncia formale contro il Zamalek presso la FIFA dopo che si era giunti a un punto morto", esprimendo il suo grande rammarico per questo sviluppo.
Ha proseguito che la relazione tra club marocchino e club egiziano è sempre stata basata sul rispetto reciproco, ma ora le porte sembrano chiuse e i pagamenti non sono stati effettuati. Ha sottolineato che "la porta è ancora chiusa nelle trattative", segno delle difficoltà di trovare una soluzione.
"Silenzio della dirigenza del Zamalek aggrava la crisi."
Il vicepresidente ha espresso preoccupazione per la mancanza di contatti e risposte alle comunicazioni ufficiali nel periodo recente, sottolineando che Zamalek non ha risposto a nessuna delle comunicazioni, definendolo come un modo sfortunato di gestire le cose.
Ha precisato che il club marocchino ha tentato di contattare ufficialmente due volte, ma la risposta era sempre "attendere 10 giorni", poi cessò ogni contatto senza alcun pagamento.
Ha anche indicato che l'accordo sul trasferimento di Maali prevedeva due rate, ma Zamalek non ha versato alcuna rata finora, violando chiaramente il contratto.
Ha aggiunto che tale assenza di comunicazione e di pagamenti ha lesionato la fiducia tra le parti e creato una situazione molto scomoda.
Ha confermato che Union Tangier ha incaricato il proprio avvocato di presentare una denuncia ufficiale presso FIFA, spiegando che la vicenda ora sta per intraprendere la via legale, sottolineando che il club marocchino non cerca lo scontro, ma solo il rispetto dei contratti e degli obblighi finanziari.
Crisi in corso che tocca squadra e giocatori
Questo assetto legale mette Zamalek in un nuovo guado, soprattutto con i debiti accumulati e la minaccia di sanzioni che potrebbero includere il blocco del tesseramento, complicando la costruzione della rosa nelle future finestre. L’aspetto umano emerge anche nel contesto: esso coinvolge l’impatto sui giocatori, come Abdel Hamid Maali, che resta legato al club non solo sul campo ma anche sul piano finanziario e della stabilità familiare.
La questione di Chico Banza con Estrela da Amadora è un altro tassello della stessa tessera: Estrela ha presentato una denuncia ufficiale a FIFA per il mancato pagamento dell’accordo, nonostante la firma del giocatore per un quadriennale. Anche in questo caso, fonti vicine a Koora riferiscono che i tentativi di risoluzione non hanno avuto esito positivo e si è arrivati all’intervento federale.
In parallelo, Alexandra (Oleksandra) Ucraina ha presentato una denuncia contro Zamalek a FIFA per mancato pagamento legato all’ingaggio di Juan Alvina, che ha firmato con la società egiziana per quattro stagioni. Nonostante il rendimento di Alvina, i pagamenti non sono stati onorati, aumentando la pressione sull’amministrazione e mettendo in discussione la stabilità del club.
Queste evoluzioni indicano che la crisi finanziaria del Zamalek va oltre i debiti storici: le potenziali sanzioni FIFA potrebbero ostacolare le future firme e incidere sull’equilibrio psicologico dei giocatori attuali, con un impatto sull performance sportiva.
In sintesi, la dirigenza ha davanti a sé una prova ardua: intervenire rapidamente per evitare ulteriori danni legali e finanziari, tutelare i diritti dei giocatori e preservare la competitività del club sia a livello nazionale che continentale. E ora, la palla passa alla FIFA, ma finora sembra che la burocrazia stia giocando a porte chiuse.
Punchline 1: Pagare i debiti è come sparare con un fucile a salve: si sente il botto, ma la palla resta fuori porta.
Punchline 2: Se la contabilità fosse calcio, il Zamalek sarebbe già campione del mondo… delle sanzioni.