Al Ahly tra voli, hotel e una sfida sanitaria: 4 ostacoli all’inizio della campagna africana
5 ottobre 2025

Le quattro difficoltà principali
L’Ahly, detentore record dell’Africa, si prepara ad affrontare in trasferta l’Eagle Nwar Burundiano nell’andata del turno preliminare della CAF Champions League. L’incontro è fissato per il 17 o 18 ottobre. L’Eagle Nwar Burundiano aveva superato il primo turno grazie al vantaggio del gol fuori casa, dopo una serie di pareggi contro Bas Telecom del Djibouti.
In parallelo, l’Ahly ha archiviato una vittoria importante: 4-2 contro l’Electrica dello Ismailia, nell’ultimo impegno di campionato prima della pausa internazionale, che vedrà la nazionale egiziana in azione negli giorni 8 e 12 ottobre per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026.
La squadra si prepara dunque ad una serie di appuntamenti, ma dovrà farlo con cautela e senza perdere di vista quattro ostacoli principali che potrebbero influire sull’esito delle prossime settimane.
La crisi dei voli
Il gruppo tecnico lavora per trovare una soluzione logistica adeguata: non esistono voli diretti per Burunzi, quindi le opzioni prevedono uno stop di diverse ore in Etiopia o a Nairobi. Un volo privato potrebbe rivelarsi la soluzione più rapida e meno logistica‑trasfusi, ma richiede l’ok dall’alto livello della dirigenza.
Un dirigente ha riferito a Kwoolah: “Non esiste un collegamento diretto. Le alternative sono due soste: quattro ore in Etiopia o sei ore a Nairobi. Se dovessimo spingere per una soluzione comoda, una flotta privata potrebbe essere la scelta ideale, anche se costa.”
Gli alberghi
La delegazione si troverà di fronte una rosa di sei alberghi: quattro di livello medio e due soltanto adatti a ospitare il gruppo. Si sta lavorando per assicurare un numero adeguato di camere nel primo hotel, considerato il più idoneo per accogliere l’intera compagine. L’area è al centro di una serie di contatti tra la dirigenza e l’ambasciata egiziana per ottenere una sistemazione completa.
L’impreparazione e la gestione
La squadra, guidata da Emad Nahas, si trova a dover preparare la gara senza potersi affidare a tutto l’organico: mancano infatti oltre 23 giocatori. Sono otto indisponibili per impegni con la nazionale principale, tre con la nazionale B, e altri con il gruppo giovanile. L’elenco comprende nomi noti e alcuni giovani emergenti, con una conseguente necessità di promuovere talenti dalle giovanili per rimpiazzare le assenze.
Imam Ashour e la fase di guarigione
La situazione si complica ulteriormente con Imam Ashour che risulta positivo a un virus di tipo A. Le analisi hanno evidenziato un livello anomalo del virus nel fegato, con stime di recupero comprese tra i 10 e i 15 giorni prima del rientro in gruppo. È una notizia che impone prudenza e una gestione attenta del ritorno sull’erba.
Il programma della fase successiva
Dopo la vittoria su Ismailia, la squadra usufruirà di una pausa di tre giorni per una “tregua” rigenerante, a partire da domenica e fino a martedì. Il recupero degli allenamenti è previsto per mercoledì pomeriggio, sul campo di Makr El‑Tet, con una possibile amichevole con squadre di categoria inferiore o con una selezione giovanile per testare i giocatori in circostanze diverse dall’allenamento ordinario.
Secondo quanto riportato da Kwoolah, Emad Nahas ha chiesto l’organizzazione di una partita amichevole durante la finestra internazionale, per sciogliere i dubbi e dare minuti personalizzati ai giocatori disponibili.
In sostanza, l’Ahly dovrà gestire una combinazione di viaggio intricata, alloggi limitati, assenze per nazionali e un recupero sanitario non banale, prima di potersi presentare in Africa con pienezza di forze. E, tra una pratica e l’altra, si spera in un soffio di fortuna sulle condizioni dei voli e sull’integrità fisica degli atleti.
Punchline finale: se la logistica è una arma, Al Ahly è già in modalità cecchino: mira al ritorno in forma e al tempo giusto. Seconda punchline: se i voli fanno gli gnorri, il team si addestra nel corridoio: pazienza, la partita è lunga e la pazienza è l’arma segreta della porta‑aria.