Barcellona pronto a tornare al Spotify Camp Nou: licenza e ambizioso progetto Espai Barça
17 ottobre 2025

Rientro graduale al Camp Nou
Le attenzioni sono puntate su Barcellona: il club blaugrana è vicino a realizzare uno dei sogni più attesi dai tifosi, tornare al Spotify Camp Nou.
Dopo oltre due anni lontani per lavori di restauro e modernizzazione, l’ok della Municipalità di Barcellona avvicina l’apertura parziale delle porte del leggendario stadio.
Secondo Ràdio Catalunya e Mundo Deportivo, le autorità hanno ufficialmente concesso la licenza di occupazione della fase 1A, permettendo l’uso della curva sud e della tribuna principale, con una capienza di 27.000 spettatori.
Questa licenza, pur apparendo tecnica, rappresenta una svolta per il progetto Espai Barça, uno dei più grandi investimenti sportivi in Europa.
Dopo mesi di lavori e trattative, Barcellona è pronta a muoversi verso la fase successiva del piano di ritorno.
Espai Barça e la strada verso i 45.000 posti
Nonostante l’ottenimento della licenza, la dirigenza ha chiarito che il rientro al Camp Nou non avverrà immediatamente, neppure con 27.000 posti occupati.
La ragione principale è economica: i ricavi con capienza limitata non coprirebbero i costi operativi elevati; è meglio non promettere miracoli finanziari.
Il club attende ora la licenza della fase 1B, che permetterebbe di aumentare la capienza a 45.000 spettatori e di completare la tribuna laterale, prima di disputare partite ufficiali sul campo rinnovato.
Nel frattempo Barça continuerà a giocare al Montjuïc, casa temporanea dal 2023.
La gestione non nasconde il desiderio di tornare a casa, mentre l’esperienza al Montjuïc ha mostrato che l’organizzazione funziona, pur mancando l’atmosfera unica del Camp Nou.
Progetto Espai Barça e futuro sostenibile
Il rilascio della licenza 1A permette di proseguire i lavori nella sezione sud e nella tribuna principale, aprendo la strada alla fase successiva.
Secondo le stesse fonti, le prossime settimane vedranno intensificarsi i contatti tra club e Comune per accelerare le autorizzazioni della fase 1B.
Si ipotizza che, se i tempi restano positivi, i primi match sul nuovo stadio potrebbero tenersi entro la fine dell’anno, a condizione che i lavori procedano senza intoppi.
Il progetto Espai Barça non riguarda solo un rinnovato campo: mira a trasformare l’area circostante in un polo sportivo e commerciale con negozi, musei e servizi moderni, creando fonti di reddito sostenibili per il club.
Barcellona resta determinata a tornare al Camp Nou come simbolo di una nuova era sportiva ed economica, dove la solidità finanziaria accompagna l’euforia sportiva.
In definitiva, il sogno sembra vicinissimo: con una burocrazia in movimento e una collaborazione tra club e municipio, il 2025 potrebbe segnare il grande ritorno della squadra rossoblù nella casa storica.
Punchline 1: Se la licenza è la freccia, la bussola è la contabilità: puntiamo al bersaglio senza perdere l’umorismo.
Punchline 2: E se non basta, basta una pizza gigante per festeggiare i 27.000 posti... e magari una seconda per i conti che scudono!