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Bellingham: mostrare la debolezza è la vera forza del calcio moderno

10 ottobre 2025

Bellingham: mostrare la debolezza è la vera forza del calcio moderno
Jude Bellingham parla dell'importanza della salute mentale nel calcio moderno

La pressione sui social e la salute mentale

Jude Bellingham, stella del Real Madrid e della nazionale inglese, ha affrontato pubblicamente le pressioni psicologiche che accompagnano gli atleti nell'era dei social media, sottolineando quanto sia importante la salute mentale e l'apertura nel diálogo dentro lo sport.

ha aggiunto che gli atleti dovrebbero essere esempi di empatia e riflettere su come l'immagine perfetta possa distorcere la nostra percezione di noi stessi, finendo per valutarsi in base ai commenti degli altri.

«Quando ero giovane a Birmingham», ha detto, «scrivevo il mio nome su Twitter e leggevo cosa si diceva di me. All'inizio era solo curiosità, ma ho capito presto che persino i commenti positivi potevano influenzare negativamente la mia autostima».

«Mi chiedevo a cosa servissero i commenti: se erano positivi o negativi, l'effetto era diverso ma sempre potenzialmente dannoso. Perché permettere a qualcosa di così effimero di influenzare la mia salute mentale?»

La conversazione ha poi riconosciuto i lati positivi dei social, come la possibilità di collegarsi direttamente ai sostenitori e di esprimere sentimenti in modo autentico, al di fuori di conferenze stampa e interviste tradizionali. Allo stesso tempo, però, si è evidenziato quanto possa essere oscuro anche il lato pubblico: la tentazione di ignorare i commenti negativi è forte, ma spesso non è necessaria né utile.

«Se una parola tagliente arriva, spesso non aiuta», ha ammesso. «Anche se oggi i commenti non mi feriscono come una volta, preferisco non vederli affatto».

Modelli di riferimento e bisogno di sostegno

Il capitolo successivo riguarda la necessità di figure di riferimento e di una cultura sportiva più empatica. Con l'evoluzione della tecnologia, sono emersi modi sempre più sottili per ferire qualcuno. Lo stigma sull'apertura riguardo alla salute mentale rimane, nonostante molti atleti soffrano di ansia o autostima fragile.

«Anche io ho attraversato momenti difficili e ho avuto bisogno di parlare con qualcuno», ha dichiarato. «Indossare l'etichetta del calciatore forte può farci nascondere le nostre vulnerabilità. In realtà serve supporto: esprimere ciò che si prova è fondamentale per stare bene».

Per Bellingham, la realtà è chiara: gli sportivi non sono invincibili, ma hanno una grande responsabilità nel mostrare che chiedere aiuto è normale. «Siamo esseri umani prima di tutto e dobbiamo essere pronti a chiedere aiuto e a offrirlo agli altri», ha ricordato.

«Viviamo spesso una vita apparentemente perfetta: soldi, fama, successo. Ma siamo comunque persone che soffrono, come chiunque altro. Se mostriamo la nostra debolezza, apriamo una conversazione che può aiutare milioni di persone in silenzio».

Un pezzo chiave dell'intervento riguarda la necessità di smantellare l'immagine dell'atleta muto: «L'idea che i calciatori debbano sempre tacere non è realistica. C'è tantissima ostilità, spesso legata a chi si tifa per una squadra o fa un errore in una partita. È essenziale porre limiti che proteggano gli atleti dall'abuso online».

È fondamentale, secondo il giocatore, avere una solida rete di supporto: nel Real Madrid, aggiunge, esiste un sistema di tutor e colleghi con cui parlare se si è giù di tono. Allenamento mentale e benessere psicologico dovrebbero essere parte integrante del training, tanto quanto la preparazione fisica. Non ha mai avuto una crisi grave, ma ha visto colleghi attraversarle, e vuole essere quel compagno su cui si possa contare.

«La fiducia è la chiave: quando la hai, puoi affrontare ogni sfida; quando manca, sembra tutto più duro. Riprendere fiducia significa lavorare sull'autostima e sull'accettazione di non essere perfetti sempre. Viverla senza ansia è una conquista quotidiana».

La potenza dello sport, conclude, va oltre i trofei: il calcio è una lingua universale capace di unire le persone. È una fonte di amicizie vere, una famiglia in cui trovare qualcuno con cui parlare quando le cose non vanno. La vera forza dello sport è questa comunità, non la sola vittoria sul campo.

Un messaggio per spezzare stereotipi

«L’immagine degli atleti come figure silenziose e invincibili non è più reale. L’amore e l’apprezzamento dei tifosi sono incredibili, ma esistono anche ostilità incondizionate a volte. È necessario mantenere confini che proteggano i giocatori dall’offesa gratuita e promuovere una cultura di supporto reale».

«La fiducia è il fondamento di tutto. Se hai fiducia, ti senti capace di affrontare qualunque sfida; se la perdi, anche correre diventa faticoso. Ricostruire la fiducia è un processo, ma è possibile con l’autonegazione positiva e l’accettazione di non essere perfetti».

La forza del calcio

«Il calcio, come altri sport, ha un magnetismo unico nel riunire le persone. Non è solo una partita: è condivisione, risate e relazioni umane. A volte trovi in squadra qualcuno con cui parlare quando la vita va storto. Questa è la vera forza: una seconda famiglia che capisce senza tante spiegazioni».

In chiusura, il calciatore ribadisce l’importanza della salute mentale e del supporto come parte integrante della carriera sportiva, auspicando un cambiamento continuo nel mondo del calcio e nelle sue comunicazioni.

Punchline 1: Se la testa fosse un difensore, la mia sarebbe sempre sull'attenti contro i like tossici.

Punchline 2: Se la pressione fosse una partita, la trasformo in rigore… a porta vuota e con una risata finale.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Qual è il tema principale dell'intervista di Bellingham?

La salute mentale degli atleti e l'impatto dei social media sulla percezione di sé.

Perché è importante parlare di debolezza nello sport?

Per ridurre lo stigma, promuovere il supporto e mostrare che anche gli atleti hanno bisogno di aiuto.

Qual è il ruolo della fiducia e del supporto nelle squadre?

Una rete di sostegno e allenamento mentale possono fare la differenza nel benessere e nelle prestazioni.