Convocazioni al fulmicotone: la nazionale egiziana cambia volto tra infortuni, richiami e sogni africani
9 novembre 2025
Convocazioni e cambiamenti nella nazionale egiziana
Il tecnico della nazionale egiziana guidata da Hossam Hassan ha annunciato cambiamenti nella lista che preparerà la squadra per un ritiro in Emirati Arabi Uniti, con inizio previsto per domani. L’attenzione è centrata anche sulla finale della Supercoppa tra Al Ahly e Zamalek giocata al Mohammed bin Zayed Stadium di Abu Dhabi, che ha visto prevalere l’Ahly per 2-0.
La squadra affronterà una amichevole contro l’Uzbekistan il giovedì successivo, seguita da un impegno contro Iran o Capo Verde il 18 novembre. Il percorso è finalizzato alla preparazione della Coppa delle Nazioni Africane (AFCON) che si disputerà in Marocco dal 21 dicembre al 18 gennaio, un torneo in cui l’Egitto cerca di ritrovare la vittoria dopo l’ultimo titolo nel 2010.
Il tecnico Hassan è noto per la sua energia e la sua leadership, e il club vuole trasmettere questa grinta anche ai giovani che faranno parte del gruppo per la prossima manifestazione continentale.
Infortuni, richiami e piano di squadra
Infortunio di Ibrahim Adel: il giocatore del Al Jazira ha segnalato un problema recente e non potrà prendere parte al ritiro. Inoltre è stato comunicato che Mohamed Lashine, centrocampista del Pyramids, è indisposto per una lesione che richiede circa 10 giorni di recupero.
Il tecnico ha annunciato che Taher Mohamed Taher dell’Al Ahli e il centrocampista Nenbil/Donja (Emad “Donja” Nabil) sono stati richiamati in occasione del ritiro di novembre, sostituendo l’indisponibilità dei due prima citati. Inoltre è previsto un controllo medico su Mahmoud Hassan “Trezeguet” e su Mohamed Ismail, difensore dello Zamalek, per confermare la loro partecipazione al raduno.
La lista ufficiale comprende 26 giocatori convocati: tra i portieri Shomaa, i difensori, i centrocampisti e gli attaccanti, con osservazioni specifiche su chi potrà essere disponibile alle sessioni di allenamento e chi potrebbe unirsi al gruppo solo in seguito agli impegni delle rispettive squadre di club.
Chiudendo il capitolo convocazioni, si è sottolineato che Mohamed Salah e Omar Marmoush dovrebbero essere disponibili entro le fasi finali del ritiro, dopo aver disputato recentemente partite di Premier League. L’intenzione è coordinare al meglio i tempi di ingresso in gruppo con le esigenze dei rispettivi club, tra discussioni mediatiche e diplomazia sportiva.
Il conglomerato di nomi della rosa mostra un equilibrio tra continuità e innovazione: l’Egitto resta uno dei club nazionali più titolati del continente, con 7 titoli AFCON, l’ultimo nel 2010, e con una storia che abbraccia momenti di grande successo e periodi di rinnovamento. Si intravedono pathos e responsabilità nello stesso tempo: un’eredità che spinge la squadra a competere ad alti livelli e a cercare nuove gioie per i tifosi.
La figura di Hassan, noto come l’“Ammiraglio”, viene citata come motore principale del cambiamento: caparbio, autoritario ma anche capace di ispirare una nuova generazione di giocatori, pronti a portare la maglia egiziana a competere nelle V-Nazioni Africane e oltre.
In conclusione, la nazionale egiziana resta una delle colonne portanti del panorama calcistico africano, a caccia di gloria e di un’altra celebrazione che possa riaffermare la potenza del calcio egiziano a livello internazionale.
Perfino sul piano tattico, l’obiettivo è chiaro: riportare la squadra sul palcoscenico continentale, dove la storia recente ha già mostrato momenti di grandezza, aprendo nuove strade per il futuro.
Se questa convocazione fosse una mira, l’obiettivo è la Coppa: altrimenti, la storia resterà piena di capitoli aperti ma di trofei ancora assenti. E se la linea di tiro si rivela stretta, la colpa non è della sorte, ma della precisione: che arrivi il botto in Marocco!