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Courtois: la muraglia d’oro che sfida il tempo nel Real Madrid

6 ottobre 2025

Courtois: la muraglia d’oro che sfida il tempo nel Real Madrid
Courtois, la barriera d’acciaio del Real Madrid, in azione durante una stagione da ricordare.

La parata che cambia tutto

Il Real Madrid arriva da una sconfitta pesante contro l’Atletico Madrid, ma la fiducia nello spogliatoio resta intatta grazie al lavoro di squadra e, soprattutto, alle mani d’acciaio di Keylor—ops, di Thibaut Courtois, che continua a restare una barriera insuperabile per gli avversari. Dopo la débâcle, la stampa e i tifosi hanno occhi puntati su ciò che succede nelle partite successive, dove la parata giusta può cambiare l’inerzia della stagione.

La risposta di Courtois contro Villarreal

Secondo Marca, la risposta arriva contro il Villarreal: un intervento che entra a far parte della galleria delle parate leggendarie. Al 41° minuto, Real Madrid controlla la partita ma fatica a bucare la rete avversaria. Un’azione in profondità crea un immediato duello tra l’attaccante in campo e il portiere belga: il tiro arriva a tu per tu, ma l’estremo difensore si allunga e devia con una palmo di mano la conclusione, negando il gol a un avversario determinato. È una parata che eclissa la fase di stallo e ricompone lo spirito della squadra.

Dopo quell’episodio, il Real Madrid prosegue con una fiducia ritrovata, dimostrando che la presenza di Courtois va oltre le singole prodezze: è una vera e propria filosofia di gioco, una chiave difensiva che permette agli altri reparti di dormire sonni più tranquilli. Le ripercussioni si riverberano anche nelle fixture più difficili, dove le mani del belga hanno spesso deciso i destini delle partite.

Nel corso della stagione, la stampa cita spesso i super-interventi di Courtois non solo in campionato, ma anche in contesti internazionali. La sua influenza emerge non solo tra i pali, ma anche come punto di riferimento per compagni e tifosi, capaci di leggere il tabellone con una certa serenità quando la parata arriva all’ultima spiaggia.

Si ricordano quindi le finali europee recenti: nel 2022 contro Liverpool, Klopp avrebbe potuto gridare al miracolo, ma fu Courtois a spegnere le speranze avverse; nel 2024, la vittoria contro Borussia Dortmund è stata resa possibile anche grazie a interventi decisivi che hanno scritto la storia recente del club. E se nel Mondiale per Club 2025 si è vista un’altra dimostrazione di carattere, è stata la continuità della sua prestazione a guidare il Real Madrid verso i trionfi.

Ma la storia di Courtois al Real Madrid non è solo una sequenza di miracoli. Arrivato nell’estate 2018 dal Chelsea, dopo una trattativa lunga e intensa, ha trovato a Madrid una dimensione familiare grazie a una vita legata anche alla città e ai suoi affetti. In passato, infatti, aveva già dimostrato di conoscere bene l’istituzione merengue, con una carriera che lo aveva visto protagonista all’Atlético tra 2011 e 2014, una parentesi che aveva posto le basi per quel legame con la capitale spagnola che sarebbe maturato negli anni successivi.

La sua firma, intorno ai 35 milioni di euro, è stata descritta all’epoca come una scelta sensata: portiere di grande talento, capace di unire tecnica e leadership. L’esordio al Bernabéu è stato accompagnato da critiche iniziali, nate soprattutto dal confronto con Keylor Navas. Ma la fiducia dei tifosi e la costanza delle sue prestazioni hanno presto dissipato ogni dubbio, trasformando il portiere belga in una pedina imprescindibile per la conquista dei trofei.

Con il tempo, la sua figura è emersa come simbolo di una Real Madrid capace di riscrivere la propria stagione grazie a parate decisive, ma anche a una gestione equilibrata della pressione che ogni grande club regala ai propri portieri. Dalla conquista della Liga nel 2019-2020 fino ai fasti della Champions League, Courtois ha dimostrato che, a volte, il vero valore di una squadra si esprime tra i pali, dove un solo intervento può cambiare il corso dei titoli e delle storie.

Oggi, guardando al passato e al presente, è chiaro che la percezione di Courtois sia mutata radicalmente: non è più solo un portiere affidabile, ma una vera e propria firma del Real Madrid, capace di trasformare una partita da rischio a sicurezza. E se il futuro riserva nuove sfide, la domanda resta: chi può frenare, se non la barriera di Courtois?

Il percorso di Courtois con il Real Madrid parte nell’estate del 2018, dopo una stagione di successo al Chelsea che ne aveva già fatto uno dei migliori sul mercato. La trattativa è stata lunga e complessa, ma la volontà del giocatore di tornare in Spagna e di stare vicino alla famiglia ha giocato un ruolo decisivo. In quel periodo, Madrid aveva bisogno di un portiere capace di assorbire la pressione di un club che vive di alti e bassi, ma che punta sempre ai massimi livelli.

Il background di Courtois va ricostruito: cresciuto in Belgio, era già passato per l’Atletico Madrid tra il 2011 e il 2014, ottenendo titoli domestici e partecipazioni importanti in Europa. Quell’esperienza lo ha forgiato come giocatore capace di affrontare le grandi serate, magari senza la pretesa di essere sempre al centro dell’attenzione, ma con la certezza di poter decidere le partite più delicate.

L’annuncio ufficiale della sua firma ha segnato l’ingresso in un progetto che mirava a rinforzare la difesa e a dare stabilità mentale al reparto arretrato. Con sei anni di contratto, Courtois ha avuto modo di conoscere la tifoseria, il campo e le aspettative del Real Madrid, costruendo una relazione che si è rivelata più forte di qualsiasi critica iniziale.

L’inizio non è stato semplice: le prime annate hanno portato risposte contrastanti e l’etichetta di “ritorno di fiamma” è stata appiccicata ad ogni errore. Tuttavia, la costanza delle sue prestazioni ha presto allontanato i dubbi e ha reso evidente che la porta del Real Madrid potesse riposare in mani affidabili in ogni frangente di stagione.

La successiva maturazione ha portato a una stagione 2019-2020 da protagonista assoluto, con una serie di interventi decisivi che hanno contribuito al ritorno del club al titolo di Liga. È nel 2022, però, che Courtois diventa una leggenda: la sua performance in Champions League contro Liverpool rimane una pietra miliare della sua carriera e della storia del club. Klopp non ha nascosto la sua ammirazione quando ha evocato la famosa espressione “siete maledetti, Courtois” per descrivere quegli interventi decisivi.

Nel 2024 il Real Madrid chiude un nuovo capitolo di successo in finale contro Dortmund, con Courtois a guidare la difesa in una serata che resterà nella memoria collettiva. E se nel Mondiale per Club 2025 arriva un’altra prova di carattere, è l’intera stagione a confermare la fiducia in un giocatore che ha saputo trasformare le difficoltà iniziali in una fase di grande continuità e rendimento.

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Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Qual è stato il momento chiave descritto dall’articolo?

La parata di Courtois al 41° minuto contro Villarreal, che ha fermato un attacco pericoloso e ha riacceso la fiducia della squadra.

Da dove arriva Courtois e come è arrivato al Real Madrid?

Proviene dall’esperienza al Chelsea e si è trasferito al Real Madrid nell’estate 2018 per circa 35 milioni di euro, dopo una trattativa lunga e intensiva.

Quali sono alcuni dei contesti in cui Courtois ha segnato la differenza?

Nei finali di Champions League 2022 contro il Liverpool, 2024 contro il Dortmund e altri appuntamenti chiave, dove i suoi interventi hanno deciso l’esito delle gare.

Qual è il contesto storico di Courtois con il Real Madrid?

È diventato una pedina centrale nella rinascita del club, contribuendo a successi come la Liga 2019-2020 e i trionfi europei, consolidando una leadership difensiva.