Allegri difende Leão e Pulisic dopo le occasioni sprecate: Milan-Juventus finisce a reti inviolate
6 ottobre 2025

Analisi della partita
Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, ha espresso rammarico per il pareggio maturato all’Allianz Stadium contro la Juventus. È stata la sua prima sfida qui dall’addio al club bianconero nel 2024.
Il Milan ha creato diverse occasioni ma è mancata la freddezza finale, soprattutto nell’ultimo passaggio decisivo. La squadra rossonera ha mostrato margini di miglioramento, ma serve più precisione sotto porta per trasformare le opportunità in punti.
Nel secondo tempo l’attaccante Christian Pulisic ha sbagliato un rigore, spedendolo oltre la traversa: momento cruciale che ha interrotto la spinta offensiva del Milan.
Allegri ha commentato: "Non ho nemmeno visto come Pulisic ha calciato il rigore. I rigori si sbagliano. Il primo tempo è stato equilibrato, hanno chiuso bene gli spazi e noi abbiamo tenuto un ritmo lento nella costruzione".
Ha aggiunto che non si può cambiare l’esecutore per un errore: occorre capire chi può calciare quando Pulisic non è in campo.
Il Milan resta terzo in classifica con 13 punti dopo sei turni, avendo segnato nove gol e subito tre. Il Juventus, invece, si mantiene a 12 punti, quinti, in parità di punti con Inter, ma con differenza reti favorevole ai nerazzurri.
Nel finale, Rafael Leão ha avuto una chance da killer, ma ha scelto una soluzione imprecisa. Allegri ha elogiato la prestazione di Pulisic nonostante l’errore e ha sottolineato che il recupero di alcuni giocatori prosegue, invitando a mantenerne la fiducia.
In chiusura, Allegri ha ricordato l’esperienza passata all’Allianz Stadium e ha sottolineato che Milan e Juventus hanno dimostrato personalità: ora serve consolidare la fase offensiva e migliorare la gestione delle situazioni chiave.
Nel complesso, Milan e Juventus hanno mostrato potenziale che può essere sfruttato con una gestione migliore delle opportunità: la stagione è lunga e le aspettative restano alte.
Punchline: se il rigore è una questione di testa, stasera la testa di Pulisic ha deciso di fare il contrario. D’altro canto, anche una palla timida può insegnarti a correre dietro al tempo—ma non a farla entrare in rete.
Punchline 2: la morale è semplice: quando il derby chiama, meglio aver il rigore nel portafoglio. Se no, resta la fiducia e un buon allenatore: magari è lui a prendere i sassi dal deserto e trasformarli in reti… o almeno in battute che fanno ridere i tifosi in panchina.